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Il cardinale Semeraro alla Gazzetta: «Anch’io sorpreso...» Al telefono con la Gazzetta, un’ora dopo l’annuncio di Papa Francesco


Il cardinale Semeraro alla Gazzetta: «Anch’io sorpreso...»Al telefono con la Gazzetta, un’ora dopo l’annuncio di Papa Francesco alla Preghiera dell’Angelus, Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi Giuseppe De Tomaso26 Ottobre 2020  
AAA Eminenza, la sua nomina a cardinale era nell’aria, ma ieri lei si attendeva l’annuncio del Pontefice?Al telefono con la Gazzetta, un’ora dopo l’annuncio di Papa Francesco alla Preghiera dell’Angelus, Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi (incarico ricoperto da Becciu), manifesta la sua sorpresa: «Immaginavo che la nomina fosse legata all’ufficio che mi era stato affidato, ma non immaginavo che il Santo Padre l’avrebbe annunciata all’Angelus. Non ne sapevo nulla. Anche io ho appreso la notizia sentendo in diretta le parole del Papa».Originario di Monteroni, 73 anni il prossimo 22 dicembre, Marcello Semeraro, che diverrà ufficialmente cardinale nel concistoro del 28 novembre, si è formato nel Pontificio seminario regionale pugliese Pio XI di Molfetta (dove ha anche insegnato), per poi perfezionare gli studi di teologia nella facoltà di teologia della pontificia università lateranense (P.U.L.) di Roma, dove ha conseguito i gradi accademici della licenza e del dottorato in teologia sacra. Vescovo di Oria il 25 luglio 1998, nel 2004 alla Chiesa Suburbicaria di Albano, il 15 ottobre scorso era stato nominato Prefetto della Congregazione della cause dei Santi.Eminenza, la sua nomina costituisce un riconoscimento, e un motivo di orgoglio, per il mondo cattolico pugliese...«Sono originario del Salento, e ho studiato a Molfetta. Tutta la mia vita è legata in modo trasversale all’intera Puglia, regione cui sono molto legato. Ho stretto legami in tutti i luoghi della regione in cui sono stato, e di tutti i posti conservo un ricordo particolare. In Puglia, nella diocesi di Brindisi-Oria, ho iniziato il mio incarico vescovile». La Chiesa non attraversa un periodo facile. Oltre alle note vicende che hanno toccato il cardinale Becciu, c’è fermento attorno all’enciclica del Papa.«Il titolo dell’enciclica ha il segno di Francesco d’Assisi, il più santo degli italiani e il più italiano dei santi. L’enciclica Fratelli tutti è un inno alla fratellanza. Il suo significato è semplice: le ragioni economiche non devono prendere il sopravvento nell’esistenza dei figli dell’unico Dio. È una preghiera in cui possono riconoscersi tutti i credenti, non solo i cristiani. La Chiesa ha bisogno di qualche correzione e di trovare forza nel Signore».Semeraro è il nuovo Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi e, ovviamente, il suo pensiero non può non correre verso la figura di don Tonino Bello, di cui la Congregazione ha già avviato il processo di beatificazione.Eminenza, ci sarebbe anche la richiesta di beatificazione per Aldo Moro. «So che la pratica è agli inizi, la seguirò con attenzione». La breve intervista è agli sgoccioli, ma non può ignorare un faro, una figura decisiva nella vita di Semeraro: l’arcivescovo di Lecce, Cosmo Francesco Ruppi, morto il 29 maggio 2011.«È stato mio professore e mio vescovo - ricorda il neocardinale - conservo di lui una memoria particolare, atti di umanità, di affetto, di vicinanza, che non potrò mai dimenticare. Io mi trovavo fuori Lecce. Mi disse di non preoccuparmi. Fu lui a portare, da me, mio padre morto. Sono gesti che lasciano un segno d’amore indelebile. Mi piace, infine, ricordare la dedizione, l’affetto di Don Cosmo per la Gazzetta. Lui ci teneva tantissimo a dire di essere scrittore e giornalista della Gazzetta».