Il Gargano disse che

COVID – “Situazione critica a Vieste”, la dottoressa Giuffreda (stasera nel Tg Gargano) lancia l’allarme


COVID – “Situazione critica a Vieste”, la dottoressa Giuffreda (stasera nel Tg Gargano) lancia l’allarme Ultimo aggiornamento Nov 9, 2020  1.836Condividi 
La dott.ssa Annamaria Giuffreda, medico di medicina generale (che stasera sarà ospite del nostro Tg)  in un post inviato ai propri assistiti (ma che, chiaramente, è rivolto a tutti), evidenzia la criticità della situazione Covid19 a Vieste.  L’invito è quello di attenersi scupolosamente alle prescrizioni e di non sottovalutare il momento grave che stiamo attraversando.  Di seguito il testo del post della dott.ssa Giuffreda: “A che punto siamo? Ad un punto critico. Il contagio è esploso anche qui e va molto al di là dei numeri ufficiali. Le telefonate che ricevo per sintomi compatibili con la Covid19 sono in continuo aumento e la mole del mio lavoro sta aumentando giorno per giorno. Per ciascuna delle telefonate che ricevo devo richiedere l’esecuzione del tampone, monitorare il sospetto, mettere in quarantena i contatti stretti e sorvegliarli. Tutto questo richiede tempo e in questi giorni a me sembra che il tempo non basti mai.Però, non ci sono solo pazienti covid o sospetti covid, ci sono tanti altri pazienti che hanno altri problemi di salute altrettanto gravi e che hanno bisogno di aiuto. (…) Noi ce la stiamo mettendo tutta ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Vi chiedo di evitare di venire in ambulatorio se non dopo aver prenotato una visita telefonicamente e di venire sono se indispensabile. Se non rispondiamo immediatamente vuol dire che siamo impegnati; insistete e pazientate. Per le prescrizioni di terapie croniche non venite e soprattutto non portate i “talloncini”; anche lo scambio di carte può essere un motivo di contagio. Usate il telefono, la mail, whatsapp…i segnali di fumo! Il mio telefono è sempre acceso. Dobbiamo usare tutte le precauzioni necessarie e questo vale anche per tutte le altre azioni di vita quotidiane. Usciamo solo se veramente necessario ed evitiamo di avere contatti al di fuori della nostra cerchia famigliare stretta. A noi medici attendono giorni ancora più difficili perché quando arriverà l’epidemia influenzale sarà complicatissimo gestire le due epidemie contemporaneamente. Aiutateci ad aiutarvi. Aiutiamoci tutti.”