Il Gargano disse che

I Giardini pubblici di Manfredonia A cura di Pasquale Ognissanti (Archivio Storico Sipontino)


I Giardini pubblici di ManfredoniaA cura di Pasquale Ognissanti (Archivio Storico Sipontino)
VILLA COMUNALE MANFREDONIA, ARCHIVIOAUTOREAdolescenti, subito dopo la fine del 2° conflitto mondiale, quando giocavamo nei giardini pubblici di Manfredonia, resi deserti e spogli per la lunga incuria, ci siamo sempre chiesti chi e come si erano formati quei giardini e quel fossato, specie in riguardo alle vecchie favole dell’orca ivi regnante (Nannurche abbascj’a ll’urte).Sono passati degli anni, molti anni e, finalmente, rovistando tra gli archivi comunali, una domanda ha trovato la sua risposta; in vero, abbiamo rilevato un provvedimento deliberativo, del 1877, con il quale si decide di formare, su un terreno posto presso il castello, una coltivazione ben curata. Avremmo potuto farne un sunto, ma abbiamo preferito riportare i brani più salienti del deliberato per conservare e proporre il fascino dell’antico.… il sig. Presidente ha svolto il seguente oggetto Espropriazione …di terreno per causa di pubblico utile… svolge la proposta dicendo che in Piazza Castello e propriamente in quella parte di corso Manfredi interessato da via porto, vi è una lingua di terra che dalla cinta del porto circonda il fossato, e viene intersecata dalla strada Castello./ Parallela e collimite ad esso vi è un’altra lingua di terreno appartenente a questo Municipio, e confina con la strada porto, e col corso Manfredi.Il primo suolo appartiene al ragguardevol’ Orfanotrofio Militare, e presso, o lo destina a cultura, ed a pascolo e quindi succede che in punto principale della Città o si vedon pascolare gli animali. o si vede intercettato il pubblico transito da un brevissimo tratto di seminato./ Oltre a tal inconveniente molti soglion servirsi di quel suolo o per far occuparlo, o per estrarre la terra, e quindi in un punto principale della Città, o si veggono ignobili occupazioni, ovvero si osserva un terreno tutt’avallato.Questo Municipio tolse in fitto una parte di quel fondo e vi effettui una piantagione di alberi, la quale sebbene ripetuta è stata sempre distrutta./ E siccome a tutte queste ragioni si aggiunge che l’Orfanotrofio militare ne ricava ben poco utile, ed invece il Municipio vorrebbe farvi una flora contomata di viali alberati, e quindi l’igiene e l’edilità comune verrebbero a vantaggiare immensamente, così la Giunta propone l’espropriazione per causa di pubblica utilità, ed a tal’ uopo a fatt’elevare il progetto di massima, e la relazione sommaria dall’ingegnere sig. Murgo.Ed il Consiglio Comunale Per alzata e seduta ha deliberato ad unanimità di approvare la relazione ed il piano di massima per l’ esecuzione di una flora contomata di alberi in piazza Castello, e di domandare dalla competente autorità la dichiarazione di utile pubblico, onde possa far provvedere all’espropriazione coattiva del suolo in caso che si rifiutasse dal proprietario l’amichevole accordo, prescritto dalla succitata legge del 25 giugno 1865.Nella foto, in primo piano la fontana; perché non rimetterla in funzione?