Il Gargano disse che

Gravina, «Caro Babbo Natale dai medaglie ai bimbi guariti» Sono le parole della letterina


Gravina, «Caro Babbo Natale dai medaglie ai bimbi guariti»Sono le parole della letterina imbucata dalla piccola sotto l’Albero di Natale allestito nel centro della sua cittàmarina dimattia17 Dicembre 2020Share4
AAAGRAVINA - «Caro Babbo Natale, quest’anno mi piacerebbe che donassi una medaglia a tutti i bambini che hanno sconfitto il Covid. E pure alle bambine. Ce ne sono tante». Firmato: Caterina, 7 anni.È lei la piccola gravinese dalla grande sensibilità che ha riempito di tenerezza il cuore della città. Nelle sue parole, la spontaneità di uno dei tanti «piccoli principi» della città murgiana, quel bambino che anche ogni adulto dovrebbe risvegliare dentro di sé di tanto in tanto.Anche se non sarà semplicissimo assecondare la richiesta, vista la necessità di tutelare i dati sensibili dei bambini aggrediti dal virus cattivo che ha pure chiuso i cancelli delle scuole, e considerate le lungaggini burocratiche che metterebbero il freno alle buone intenzioni di un qualsiasi nonnino, per il panciuto vecchietto di rosso vestito, abituato a un certo tipo di acrobazie, la missione sarà portata a compimento.Parola del sindaco Alesio Valente che, evidentemente delegato da Babbo Natale, dopo aver letto e accolto con favore il desiderio messo per iscritto da Caterina nella letterina imbucata nell’apposita cassetta sotto l’albero natalizio di piazza Scacchi, ha incontrato da remoto il canuto giramondo, strappandogli la promessa.Così, dalla sua gelida scrivania in una imprecisata città del Polo Nord, Santa Claus si è lasciato andare a un fiducioso «Sì». Caricando di aspettative la giovanissima mente dell’iniziativa e i suoi coetanei chiusi per il momento nella sicurezza delle mura domestiche.«Faremo nostra questa proposta - ha assicurato il primo cittadino al suo pubblico social -. Troveremo il modo perché questo desiderio possa essere esaudito. Affinché il nostro Natale, il Natale di tutti, anche nel tempo della pandemia, possa essere un Natale vero. Chiederemo aiuto alla Asl e distribuiremo queste medaglie a quei bambini guariti che hanno dato coraggio e forza di andare avanti alle famiglie. In realtà la medaglia la regalerei a tutti i bambini, perché ci state riempiendo il cuore di amore e sensibilità».Oltre alla letterina di Caterina, nella primissima tornata di richieste già prese in carico da Palazzo di città, con l’intenzione di pubblicarle tutte, significativo e pieno di maturità è anche il messaggio-insegnamento di Francesco, scritto in collaborazione con il suo fratellino Giacomo. «È vero, mi manca la mia vita - si legge nella lettera -, ma sono al calduccio con la mia famiglia che mi vuole bene. E i miei amici li vedo in videolezione. Mia madre mi ha insegnato a vedere sempre gli aspetti positivi delle cose».>