Il Gargano disse che

Per un Natale della cura, auguri Nella creazione è l’uomo che viene fatto a somiglianza di Dio.


Per un Natale della cura, auguriNella creazione è l’uomo che viene fatto a somiglianza di Dio. Nell’Incarnazione è invece Dio che vuole assomigliare all’uomo.
Nella Veglia pasquale nella Notte santa, Papa Francesco eleva un inno alla vita, che Dio fa uscire “persino dalla tomba” (fonte image www.vaticannews.va)“Lo depose in una mangiatoia”. Così dice il vangelo!Per il credente, il Natale è un mistero grande. Immenso. Che non si può spiegare. Il Dio in cui egli crede si spoglia della sua divinità per vestire i panni dell’umanità. Non è l’uomo a celebrare Dio, ma, al contrario, è Dio a celebrare l’uomo. Lo onora. Quasi si inchina di fronte alla sua bellezza mista a fragilità. Entra nella sua forma, quella che Egli stesso ha creato.Perfino l’ateo J. P. Sartre se n’è accorto, quando mentre era prigioniero nel 1940, durante la Seconda guerra mondiale, scrivendo un bellissimo testo sul Natale, dal titolo “Bariona”, ha affermato: “Questa carne divina è la mia carne. È fatta di me, ha i miei occhi e questa forma della sua bocca è la forma della mia. Mi rassomiglia. È Dio e mi assomiglia”.Nella creazione è l’uomo che viene fatto a somiglianza di Dio. Nell’Incarnazione è invece Dio che vuole assomigliare all’uomo.E per noi, che forse siamo stanchi dell’uomo, il quale, come ebbe a dire il filosofo E. Cioran, sta passando di moda, questa di certo è una bella provocazione. Per credenti e non.“Lo depose in una mangiatoia”. Così dice il vangelo! “Deporre”: gesto materno che significa poggiare con delicatezza e infinita tenerezza.E così a Natale vediamo un Dio deposto in una culla prima di esserlo da una croce. Un Dio deponente e non tanto un Dio Onnipotente.. Esposto anch’egli alla fragilità di un gesto che ha la cifra dell’accoglienza. Anche Dio chiede due braccia che lo sostengano e un seno su cui adagiarsi. Un volto su cui perdersi e una voce che lo riconosca.Dio chiede a noi quella tenerezza che Lui stesso ci ha donato. Chiede cura, Lui che è il Dio della cura.Si, il Dio della cura chiede cura, perchè è la cura che ci definisce. Perchè prendersi cura di Dio è prendersi cura dell’uomo. Di ogni uomo!E allora, auguri a tutti. Che questo Natale sia un Natale della cura! Per tutti . Nessuno escluso!