NUOVE RISORSE IDRICHE PER LA PROVINCIA DI FOGGIA DAL PATTO CON IL MOLISE
L’acqua dal Molise alla Provincia di Foggia per l’approviggionamento attraverso un’opera da 20 milioni della Regione Puglia. “Un’infrastruttura davvero strategica, paragonabile a nessun’altra. Non esiste al momento un’opera più importante realizzabile.” Cosi il vice- presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, alla sua prima uscita al Consorzio per la Bonifica della Capitanata nella qualità di assessore alle Risorse Idriche. Il progetto riguarda una condotta dalla diga del Liscione a Finocchito che convoglierebbe, in provincia di Foggia, l’acqua che il Molise butta in mare, attraverso un tubo di appena dieci chilometri. Cosi si ridurrebbe l’emergenza idrica della provincia di Foggia dotando alla provincia di una disponibilità media di 50 milioni di metri cubi d’acqua da erogare negli impianti; dall’altra, i molisani potrebbero ridurre gli sprechi e ottimizzare l’investimento infrastrutturale contando sul ristoro riconosciuto da Bari. Sui ristori, al momento, l’ipotesi più accreditata è che si possa chiudere a 7 centesimi per metro cubo, con un costo complessivo annuale di circa 5 milioni di euro. Ma anche su questo bisognerà raggiungere una intesa. “Questo è un Consorzio che da diversi anni è il vanto della Regione – ha commentato l’assessore con delega alle Risorse idriche Piemontese -, tutti gli altri ad eccezione della Capitanata e del Gargano che si auto sostengono, sono commissariati. L’acqua è la nostra principale ricchezza. I nostri tecnici sono già al lavoro per portare in provincia di Foggia da 40 a 70 milioni di metri cubi d’acqua che oggi sono di fatto dispersi in Molise. Con una infrastruttura potranno arrivare all’impianto di potabilizzazione dell’Acquedotto pugliese di Finocchito. Questo come impatto immediato avrà l’immissione nella rete idrica di Foggia città e della provincia di una importante quantità di acqua potabile nelle case. Inoltre, l’infrastruttura consentirà all’invaso di Occhito di ‘liberare’ risorse da destinare all’agricoltura”.