Mattinata/ Un traliccio della telefonia svetta sulla necropoli-santuario
Si può permettere uno scempio simile? Evidentemente si e non è un caso raro, purtroppo, nel Foggiano e più in generale in Ialia, il Paese che raccoglie il 50% del patrimonio artistico mondiale e che non sempre dimostra di apprezzarlo, proteggerlo e saper prendersene cura. Sulla vetta di Monte Saraceno che sovrasta la «farfalla bianca» ossia di il centro abitato di Mattinata (così chiamato perché dall’alto se ne scorge lo sviluppo urbanistico che preso forma di una farfalla ad ali spiegate) c’è una necropoli-santuario; eppure svetta un traliccio della telefonia mobile, posizionato nei pressi del rudere di una vecchia casa rurale.La denuncia è delle guardie ambientali di Manfredonia, coordinate dal responsabile Alessandro Manzella, dopo quanto scoperto nel corso dei rituali controlli sul territorio per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente che hanno interessato l’agro di Mattinata. Le guardie volontarie hanno deciso di fare un sopralluogo a piedi lungo il sentiero che conduce alla necropoli dell’antica Daunia risalente al mille avanti Cristo, trovando il ponte ripetitore. «Sicuramente l’opera è stata realizzata da tempo ma ci chiediamo come sia stato possibile autorizzare l’installazione di un traliccio per la telefonia in un luogo di importanza paesaggistica ed archeologica, mentre nel frattempo la necropoli-santuario è in uno stato di abbandono» dice Manzella; «il sito conserva testimonianze dei Dauni: una civiltà pacifica, dedita all’agricoltura, alla caccia ed alla pesca, chiusa nell’intimo tribale fino all’autoestinzione».Nell’area archeologica si intravedono, in serie pressoché continua, almeno 500 tombe incavate nella roccia calcarea che ospitavano, secondo i riti delle zone di origine auroasiatiche, la salma rannicchiata; poco distante, all’estremità del Monte Saraceno si può percorrere la millenaria via Sacra dei Dauni che gli abitatori di questi luoghi, presumibilmente sbarcati dalla vicina Illiria, avevano tracciato per collegare l’altura con il sottostante mare. La necropoli è un cammeo tra le rocce e la macchia mediterranea del Promontorio, un sito di grande valore archeologico sul quale dovrebbero attentamente sorvegliare i moderni abitanti di queste zone.A.M. V.