Il Gargano disse che

Ecco il Recovery plan targato Puglia: 150 interventi per il 2026.


Ecco il Recovery plan targato Puglia: 150 interventi per il 2026. 
  La bozza predisposta dalla Regione per pianificare la ripresa dopo i danni dell’epidemia. Un pacchetto dai 15 ai 17 miliardi. Industrie, turismo, commercio e ambiente. La grande scommessa della Puglia che vuole ripartire è sintetizzata in una lista che contiene le opere strategiche finanziate dal Recovery Fund: infrastrutture (strade, porti, aeroporti), tecnologia verde, ambiente e cultura. Un pacchetto dai 15 ai 17 miliardi che costituirà l’ossatura dell’economia dei prossimi anni. Allo stato attuale la lista, predisposta dalla Regione, è solo una bozza. Ma è comunque un punto di partenza per fissare le priorità. Si tratta di un documento da oltre 150 interventi che raggruppa progetti già in cantiere la cui realizzazione è prevista per la maggior parte tra il 2021 e il 2026. LE AREE INDUSTRIALI Si parte con una programmazione sulle aree industriali da 350 milioni. Anche per questo la Regione sta accelerando il processo per realizzare la riforma dei consorzi come previsto da una bozza presentata la scorsa settimana dall’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci. Le risorse andrebbero a innovare l’offerta diretta alle imprese brevettando nuovi modelli gestionali (stesso discorso vale per le aree artigianali e produttive). Piatto forte è il rifinanziamento delle misure per la liquidità. Puglia Sviluppo dovrà gestire un altro miliardo fino al 2023, mentre sarà lanciata una nuova tipologia di contratti di programma. È un «maxi contratto» con una dotazione di un altro miliardo riservato ai settori trainanti dell’economia (aerospazio, farmaceutico, logistica, agroalimentare e automotive). Ancora: un altro miliardo sarà destinato alle start-up e alle piccolissime imprese per il processo di digitalizzazione, mentre 200 mila euro vanno ai «basket bond di filiera». Si tratta di strumenti (titoli di credito sostenuti dalla Regione) che andrebbero a migliorare la formulazione dello strumento avviato pochi mesi fa. Infine, sempre Puglia Sviluppo gestirà 100 mila euro per contrastare la crisi delle aziende con l’arma del riposizionamento competitivo. IL COMMERCIO Si passa poi al commercio con le Fiere: da Foggia a Bari la strategia è potenziare i quartieri con l’ammodernamento di strutture e padiglioni. Per l’ente espositivo barese, che è differente dalla società che gestisce gli eventi, ci sono risorse indirette per la conclusione di un progetto su cui la Regione punta molto: «Il polo delle arti, della cultura e del turismo» pari a più di 1,1 miliardi. IL TURISMO Sempre in tema di turismo ci saranno 100 mila euro per l’incoming aeroportuale con nuove rotte. Custodiamo il Turismo-Puglia365 sarà rifinanziato con 50 milioni e ben 150 milioni sono destinati alle campagne di comunicazione regionali. L’aerospazio punta agli eventi di filiera. La prima edizione del settore (che si sarebbe dovuta tenere a Grottaglie) è saltata per via del Covid-19, ma la Regione non molla. Così l’Apulia International Aerospace Exhibition (a carattere biennale) avrà a disposizione un budget di 10 milioni. L’AMBIENTE Per la rivoluzione verde spiccano 1,5 miliardi diretti alla transizione nelle città di Taranto e Brindisi con il monitoraggio della qualità dell’aria e altri 2 miliardi per droni di telerilevamento e 1,7 miliardi per la qualità delle acque marine. Sugli acquedotti 145 milioni andranno alla riduzione delle perdite, 160 milioni agli impianti di depurazione, 100 milioni all’ammodernamento di impianti irrigui, 180 agli acquedotti rurali e 45 milioni al rimboschimento del territorio. Per gli aeroporti 50 milioni al centro logistica del «Gino Lisa» di Foggia, 130 milioni alla zona industriale del «Marcello Arlotta» di Grottaglie, mentre per le ferrovie 185 milioni finanzieranno la sicurezza di Ferrotramviaria, 345 milioni le Ferrovie Sud Est, 80 milioni le Ferrovie del Gargano, 127 milioni le Appulo Lucane. Per il porto di Bari ci sono 35 milioni della camionale, mentre per Brindisi 100 milioni per il rifacimento delle banchine di Capobianco e i dragaggi dei fondali e 80 milioni Vito Fatiguso corrieremezzogiorno