Il Gargano disse che

Morto Padre Massimo, frate cappuccino legato al teatro e alla storia di Vico La sua era diventata la voce narrante di secoli


Morto Padre Massimo, frate cappuccino legato al teatro e alla storia di VicoLa sua era diventata la voce narrante di secoli e vicissitudini spesso non tramandate nei libri ma nascoste in documenti dimenticati in archivi, in iscrizioni, in dipinti custoditi in piccole chiese che lui riusciva a trovare e a portare alla luce
Il rigore della sua formazione legata al mondo del teatro l’aveva applicato allo studio della storia di Vico del Gargano. Il frate cappuccino della provincia di Sant’Angelo Massimo Montagano, era senza dubbio il principale esperto.La sua era diventata la voce narrante di secoli e vicissitudini spesso non tramandate nei libri ma nascoste in documenti dimenticati in archivi, in iscrizioni, in dipinti custoditi in piccole chiese che lui riusciva a trovare e a portare alla luce. Con la sua morte, avvenuta questa notte, Vico del Gargano piange una delle figure principali del suo contesto culturale e storico, un ricercatore attento e preciso.
Era riconosciuto come un punto di riferimento e numerose sono state le pubblicazioni a sua firma di rilevanza locale e provinciale. Una vera istituzione. Da sempre aveva coltivato la passione per lo studio della storia del teatro dove nulla era lasciato al caso o al sentito dire.La sua scomparsa lascia un profondo dolore nella comunità. Nessuno si aspettava che fra Massimo ponesse fine ai suoi giorni in maniera così inaspettata. Fra Massimo era una figura importante nel contesto culturale e storico del nostro comune, era molto attivo in tutte le iniziative che riguardavano la storia di Vico del Gargano.La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per la comunità. Alla sua famiglia, e a tutta la sua famiglia cappuccina porgo le più sentite condoglianze.(Enzo Azzarone, 28 gennaio 2021)