Il Gargano disse che

VICO DEL GARGANO, SINDACO NEL MIRINO PER IL TAGLIO DELLE TAMERICI DI SAN MENAIO


VICO DEL GARGANO, SINDACO NEL MIRINO PER IL TAGLIO DELLE TAMERICI DI SAN MENAIO: “SONO LA NOSTRA IDENTITA’
Verrebbe da dire “Sindaci del Gargano taglia alberi”. Dopo i tagli di alcuni pini marittimi a Vieste per il rifacimento di una piazza, anche a Vico del Gargano, il sindaco Michele Sementino nell’occhio del ciclone per il taglio di 40 tamerici sul lungomare di San Menaio. Un gruppo di “cittadini del Gargano”, così si sono definiti, hanno scritto al sindaco, contestando l’azione messa in atto.“Siamo un gruppo di cittadini del Gargano che ha a cuore la salute, il decoro urbano e il verde pubblico. Siamo interessati alla salvaguardia degli alberi, immenso patrimonio della nostra città, che ha bisogno della nostra e della Sua attenzione e tutela. Desideriamo sottoporLe le nostre osservazioni e richieste di chiarimento in merito a quanto sta accadendo a SanMenaio. Secondo noi l’identità culturale di San Menaio è a rischio. Gli alberi sono intimamente legati alla memoria storica della città e dei cittadini.Gli alberi, questo immenso patrimonio, hanno il grande potere di contrastare le emissioni di CO2, assorbire i gas tossici e gli altri inquinanti dell’aria, filtrare il particolato fine, prevenire il dissesto idrogeologico e la perdita di biodiversità. Svolgono un’efficace azione diclimatizzazione: un albero in estate può ridurre le temperature dai 2 agli 8 gradi. Costituiscono una vera e propria barriera antirumore: è noto che disponendo, lungo una via congestionata dal traffico, un’ampia barriera vegetale di alberi si può abbattere il rumore fino a una decina di decibel.Infine, non dimentichiamo, che gli alberi generano l’ossigeno necessario per la vita umana. Una pianta di medie dimensioni produce giornalmente ossigeno per la respirazione di 4 persone ed elimina l’anidride carbonica prodotta da 1000 metri cubi di volume abitativo.Un albero costituisce un patrimonio insostituibile: tagliarlo quando è nel pieno del suo vigore sostituendolo con una giovane pianta (se viene fatto) non garantisce la compensazione di tutti i vantaggi ecologici perduti.Pertanto, siamo contrari al taglio indiscriminato di alberi sani senza una puntuale specifica e regolare perizia che attesti dettagliatamente il tipo di pericolosità per ogni singola pianta chel’Amministrazione Comunale voglia abbattere. Al contempo intendiamo portare avanti osservazioni di più ampio respiro e non la sola problematica sugli abbattimenti; Tutto ciò premesso Le chiediamo di:bloccare immediatamente il taglio delle tamerici previsto lungo la strada Lungomare S.S. 89 dal n. civico 31 in poi poiché, come appare dalle foto allegate, le piante tagliate non presentano alcun segno di malattia tale da determinarne necessariamente l’abbattimento e la loro posizione non limita il transito lungo il marciapiede di disabili o carrozzine; rendere pubblici il progetto che Lei cita nel suo comunicato su FB, la relazione tecnica, l’attestazione che certifica la necessità dell’abbattimento delle tamerici ed ogni altro atto utile a comprendere le motivazioni dell’abbattimento delle tamerici; rendere pubblico il Regolamento del Verde Urbano, il censimento degli alberi, il piano del verde urbano; se i documenti richiesti al punto precedente non fossero esistenti, si chiedeprovvedere ad adottare tutti gli atti necessari affinché l’Amministrazione si doti, nel più breve tempo possibile, di tali fondamentali strumenti per la gestione del verde pubblico; chiediamo di adottare ogni atto necessario a tutelare la restante alberatura di tamerici che si estende dalla località Murge Nere fino al num. Civico 31 della stradaLungomare – SS89 e di avviare contestualmente la procedura di riconoscimento di alberatura di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico eculturale ai sensi dell’art. 7 della Legge 14 gennaio 2013, n. 10;Inoltre, ai sensi di quanto stabilito dallo Statuto Comunale, auspichiamo che il Comune intraprenda un costruttivo dialogo con i cittadini, al fine di stabilire un rapporto di fiducia traIstituzioni e cittadinanza. Vorremmo che l’Amministrazione iniziasse un percorso di ascolto e partecipazione, coinvolgendo professionisti, associazioni, comitati presenti sul territorio ecomuni cittadini, in merito alla gestione del verde pubblico attivando un Tavolo Permanente sulla materia in oggetto”.