Il Gargano disse che

VIESTE – Lavori di restauro alla cattedrale, in ristrutturazione il tetto e il soffitto dipinto a tempera


VIESTE – Lavori di restauro alla cattedrale, in ristrutturazione il tetto e il soffitto dipinto a temperaIl Mar 2, 2021 185Condividi
Sono cominciati da alcuni giorni i lavori di restauro e messa in sicurezza della cattedrale di Vieste, relativi al risanamento conservativo delle coperture e alla ristrutturazione del bellissimo   soffitto di  stile barocco napoletano dipinto a tempera, dove sono poste tre grandi tele raffiguranti la Madonna Assunta in cielo, San Michele arcangelo e San Giorgio Martire. I lavori, resisi indispensabili (specie per quanto riguarda il tetto), per via di evidenti infiltrazioni di acqua piovana che rischiavano di compromettere la bellezza del soffitto, sono finanziati con fondi del ”8 per Mille” (il tetto), e con contributo della Regione Puglia (plafone e tele). Il tutto per una somma complessiva di circa 600 mila euro, utili a ridare sicurezza all’antico tempio e a renderlo ancora più bello e ammirevole. Progettista e direttore dei lavori è l’architetto viestano, Pasquale Del Giudice, mentre l’impresa esecutrice della parte relativa alla struttura esterna del tetto, è la “Ingcra Costruzione Srl”, con sede in Afragola (Na). Il restauro del soffitto e delle tre tele, invece, è curato dall’equipe della dottoressa Felicia La Viola, che conosce molto bene la nostra cattedrale per aver restaurato altre opere d’arte ivi collocate, tra cui la bellissima “pala”, opera cinquecentesca dell’artista genovese, Michele Manchelli, posta nella cappella della Madonna del Rosario. Secondo quanto previsto dal cronoprogramma, i lavori dovrebbero concludersi entro sei mesi ma, è probabile, che vengano portati a termine anche prima, durante l’estate. La basilica, in ogni caso, fa sapere don Gioacchino Strizzi, parroco e vicario episcopale, rimarrà sempre aperta per tutto il periodo dei lavori, per cui dovrebbero svolgersi regolarmente anche le prossime novene relative alle feste di San Giorgio e di Santa Maria di Merino, nel rispetto, in ogni caso, delle prescrizioni in tema di pandemia.