Il Gargano disse che

Aule vuote: “La scuola è un pilastro troppo importante per demolirlo”


Aule vuote: “La scuola è un pilastro troppo importante per demolirlo”Pubblicato il17 Marzo 2021Categorie Tags
Zona rossa, gialla o arancione, la scuola è un pilastro troppo importante nella società, per ridurla pezzo colorato d’una mappa multicolore dello Stivale. E così i comitati a difesa delle aule piene si sono rivolti direttamente al primo cittadino Decaro con una lunga e sentita missiva. Per chiedere, nel suo ruolo di presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani, di fare propria la lettera del presidente Anci/Toscana sindaco di Prato, chiedendo un’altra riflessione sulla chiusura delle scuole, quanto meno per la fascia che va dai nidi alle scuole medie inferiori. A un anno dall’inizio della pandemia riecco la sospensione delle lezioni in presenza, nonostante i rigidi protocolli attuati negli istituti, la vaccinazione del corpo insegnante e di tutto il personale scolastico, i numeri di casi dentro le scuole che resta sempre fortemente ridotto in percentuale al totale dei positivi. Ebbene, la chiusura totale della scuola danneggia il tessuto sociale e mina le basi del rapporto tra generazioni. La didattica a distanza non sostituisce la didattica in presenza, anche per i genitori pugliesi non può compensare la mancanza di relazioni e aumenta il divario nell’apprendimento, oltre ad avere conseguenze devastanti sul piano sanitario e sociale Un dato per tutti: sul nostro territorio sono triplicati gli accessi alla neuropsichiatria infantile e al pronto soccorso da parte di giovani adolescenti. Vi è poi un aspetto prettamente economico. La chiusura di nidi, scuole dell’infanzia e primarie mette in difficoltà migliaia di genitori lavoratori che non svolgono attività adatte al telelavoro e che in alcun modo possono usufruire di congedi parentali. Questo non riguarda solo sanitari e forze dell’ordine, ma anche gli addetti alla grande distribuzione, i liberi professionisti, gli autisti del trasporto pubblico locale, solo per citarne alcuni e l’elenco sarebbe lungo. Ecco dunque l’appello del Comitato per il diritto a salute e istruzione, prendendo spunto da altri comitati di priorità alla scuola presenti in tutta Italia, mettendo peraltro in rilievo che la campagna vaccinale ha coinvolto il personale scolastico e ora un’altissima percentuale dei lavoratori e lavoratrici del mondo della scuola è già vaccinata. La sospensione della didattica in presenza per i servizi educativi e dei cicli inferiori (nidi, infanzia, primaria, secondaria inferiore) e superiori è una misura che calpesta le vite dei più piccoli e dei loro familiari. , si legge nelle lettere inviate a sindaci, presidenti e responsabili del sempre più martoriato pianeta/scuola. La scuola è un pilastro della vita sociale: non va chiusa; non deve essere di nuovo la prima a chiudere; caso mai l’ultima, nel malaugurato caso di un “lockdown” totale. Antonio De Luigi