DA MERINO A VIESTE QUALI IMPRONTE HA LASCIATO CELESTINO V ? il 13 dicembre 1294, quattro mesi dopo la sua incoronazione e nonostante i numerosi tentativi per dissuaderlo avanzati da Carlo d'Angiò, Celestino V, diede lettura della propria rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice. « Ego Caelestinus Papa Quintus motus ex legittimis causis, idest causa humilitatis, et melioris vitae, et coscientiae illesae, debilitate corporis, defectu scientiae, et malignitate Plebis, infirmitate personae, et ut praeteritae consolationis possim reparare quietem; sponte, ac libere cedo Papatui, et expresse renuncio loco, et Dignitati, oneri, et honori, et do plenam, et liberam ex nunc sacro caetui Cardinalium facultatem eligendi, et providendi duntaxat Canonice universali Ecclesiae de Pastore. »« Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della plebe, al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all'onere e all'onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale. » Undici giorni dopo le sue dimissioni, il Conclave, riunito a Napoli , elesse il nuovo papa nella persona del cardinal Benedetto Caetani, nato ad Anagni. che assunse il nome di Bonifacio VIII.
DA MERINO A VIESTE QUALI IMPRONTE HA LASCIATO CELESTINO V ? il 13 dicembre 1294, quattro mesi dopo la sua incoronazione
DA MERINO A VIESTE QUALI IMPRONTE HA LASCIATO CELESTINO V ? il 13 dicembre 1294, quattro mesi dopo la sua incoronazione e nonostante i numerosi tentativi per dissuaderlo avanzati da Carlo d'Angiò, Celestino V, diede lettura della propria rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice. « Ego Caelestinus Papa Quintus motus ex legittimis causis, idest causa humilitatis, et melioris vitae, et coscientiae illesae, debilitate corporis, defectu scientiae, et malignitate Plebis, infirmitate personae, et ut praeteritae consolationis possim reparare quietem; sponte, ac libere cedo Papatui, et expresse renuncio loco, et Dignitati, oneri, et honori, et do plenam, et liberam ex nunc sacro caetui Cardinalium facultatem eligendi, et providendi duntaxat Canonice universali Ecclesiae de Pastore. »« Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della plebe, al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all'onere e all'onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale. » Undici giorni dopo le sue dimissioni, il Conclave, riunito a Napoli , elesse il nuovo papa nella persona del cardinal Benedetto Caetani, nato ad Anagni. che assunse il nome di Bonifacio VIII.