Il Gargano disse che

Puglia, effetto riaperture da zona gialla: tutto esaurito sulle spiagge


Puglia, effetto riaperture da zona gialla: tutto esaurito sulle spiaggeI ristoratori: ci sono i primi pienoni, ma mancano i turisti soprattutto in Salento Redazione cronaca23 Maggio 2021   
foto di repertorio   AAA    La curva discendente dei contagi si accompagna in Puglia con i segnali positivi per il settore dei bar e della ristorazione, nonché con l’assaggio alle spiagge lungo tutte le coste. «Questo fine settimana tanti titolari registrano il tutto esaurito grazie a prenotazioni e presenze»: il report è di Nicola Pertuso, dirigente della Fipe, in prima linea dall’inizio del Covid nella interlocuzione con le istituzioni a sostegno della categoria. «Il riscontro dei colleghi è univoco - aggiunge -. I pugliesi hanno voglia di tornare nei ristoranti e di tornare a vivere le città. C’è preoccupazione per le pregresse difficoltà economiche, ma chi ha spazi all’aperto è in sold out, soprattutto nel Barese e nella Bat». Non sono però tutte rose. Ci sono le spine: «Le difficoltà più rilevanti emergono soprattutto nelle città turistiche salentine: da Ostuni a Otranto si registra un arretramento o una partenza a singhiozzo perché mancano gli ospiti da fuori regione. L’anno scorso le località balneari turistiche iniziarono a fare risultati positivo dopo il 10 luglio. Adesso speriamo che con la riduzione del coprifuoco tutto possa sbloccarsi prima». I ristoratori sono attrezzati per ottemperare agli obblighi sanitari: «Investimenti per la sicurezza? Li abbiamo fatti già nel marzo 2020: disponiamo di spazi ampi e i clienti non devono avere timori. Tutti hanno speso almeno due-tremila euro per i divisori e per i materiali igienizzanti e la segnaletica». C’è anche una rilevante carenza di personale: «Tanti operatori o camerieri nei mesi di chiusura hanno cambiato mestiere e non si sono più riposizionati nel settore, impoverendolo di esperienza. Il reddito di cittadinanza poi dissuade e impigrisce chi prima svolgeva lavori part time…». Infine «c’è il problema dei giovani imprenditori che avevano aperto nel 2019-20. Non avendo beneficiato di ristori, si sono trovati indebitati per il lockdown. Secondo uno studio del centro studi Fipe, in Puglia scompariranno 2000 imprese della ristorazione, bar e pub, soprattuto quelli che non hanno spazi all’aperto. E per molti la riapertura dei locali al chiuso il primo giugno, con la calura pugliese, sembra davvero una beffa», conclude Pertuso. Sul fronte spiagge, Fabrizio Mancarella, titolare del Lido omonimo di San Cataldo registra per oggi il tutto esaurito delle prenotazioni. Fabrizio Santorsola del Fiba Confesercenti: «Molti titolari aprono oggi, altri il 29 maggio. C’è però tanta voglia di mare tra i pugliesi, che cercano di prenotare lettini e ombrelloni»