Il Gargano disse che

Per i papà tornano le emozioni della sala parto, a Foggia potranno di nuovo assistere alla nascita dei figli. C’è il protocollo


Per i papà tornano le emozioni della sala parto, a Foggia potranno di nuovo assistere alla nascita dei figli. C’è il protocollo  Di Michele Iula 28 Maggio 2021 Apertura  La dirigente Sponzilli: “Vengono garantiti dispositivi di protezione individuali adeguati e un doppio percorso per le mamme positive al virus”     Condividi su FacebookTwitterInvia per email
Finalmente i papà potranno assistere alle nascite e accedere alle stanze di degenza al Policlinico ‘Riuniti’ di Foggia. Lo stop a causa della pandemia Covid durava da oltre un anno. Con i contagi in discesa e la campagna vaccinale che prosegue a ritmi serrati, ai partner è di nuovo permesso vivere appieno l’emozione del momento. “Abbiamo lavorato dall’inizio di maggio per approntare un protocollo operativo, da un paio di settimane è concesso accedere al parto – spiega Cristina Sponzilli, dirigente medico della direzione sanitaria -. Tutto è regolato nel pieno rispetto delle norme anti Covid e sono assolutamente vietati assembramenti nelle stanze di degenza”. Le regole sono chiare: il papà, previa richiesta della mamma, può assistere anche al parto dopo essersi sottoposto a tampone molecolare (o antigienico in caso di urgenza). “Va considerato che oltre alla sicurezza teniamo in considerazione la privacy – continua Sponzilli -, valutiamo l’opportunità secondo il numero di parti contemporanei previsti. Vengono garantiti dispositivi di protezione individuali adeguati e un doppio percorso per le mamme positive al virus. Ne abbiamo avute diverse – aggiunge -, per gran parte asintomatiche. I partner, se non hanno disposizioni di isolamento dell’Asl, possono essere presenti”.  Tutto torna quasi come prima, dunque. Certo i vigilantes eviteranno assembramenti in reparto. Per le visite, possibili durante orari prestabiliti, è prevista una limitazione del tempo di permanenza in stanza. “Dobbiamo adottare parametri rigidi perché in sala parto abbiamo numeri importanti, con una ripartizione pressoché identica tra notte e giorno – conclude la dirigente -. Comprendiamo l’attesa e l’emozione per l’evento nascita, ma auspichiamo sempre la collaborazione e la comprensione da parte dei cittadini”.