Il Gargano disse che

Vico del Gargano, le fiamme hanno distrutto 500 ettari di bosco e macchia mediterranea Occorrono più finanziamenti regionali per


Vico del Gargano, le fiamme hanno distrutto 500 ettari di bosco e macchia mediterraneaOccorrono più finanziamenti regionali per la prevenzione degli incendi redazione on line14 Luglio 2021   
  AAA    FOGGIA - «Da prime stime fornite dai Vigili del fuoco, pare che nel rogo siano andati distrutti circa 500 ettari tra macchia mediterranea e bosco». Lo ha detto il sindaco di Vico del Gargano, Michele Sementino, che sta monitorando costantemente il grosso incendio divampato in località Mannarella tra Ischitella e Vico del Gargano. «Ora - ha aggiunto - le operazioni di spegnimento sono quasi completate: i canadair stanno facendo lanci di acqua mirati per bonificare la zona. Le fiamme hanno danneggiato ben due attività: un frantoio e una farmacia agricola. Il rogo non ha intaccato le strutture ma - ha concluso il sindaco - ha distrutto tutto il materiale stipato nel magazzini». Le drammatiche immagini del Gargano che brucia, Vico in particolare, e gli appelli disperati delle comunità interessate fanno tornare alla mente il terribile luglio del 2007, Peschici devastata e ferita per sempre, la fuga di migliaia di turisti e residenti, le vittime. In queste ore, il primo pensiero e apprezzamento va rivolto a tutti quelli che si stanno impegnando allo stremo delle proprie forze per arginare e spegnere le fiamme altissime alimentate anche dalle temperature elevate e dal vento di scirocco: lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis.  «Auspico e sollecito - prosegue - al fine di evitare di ripetere gli errori del passato, uno stanziamento straordinario di risorse stornate dal bilancio autonomo dell’ente da parte dell’esecutivo regionale per garantire vicinanza concreta e ristori agli imprenditori e agli agricoltori colpiti, per sostenere immediatamente l’economia e il turismo con la stagione estiva ormai entrata nel vivo. E ancora, va fatta chiarezza sul ruolo della Protezione Civile regionale, la cui sede operativa - conclude - era stata annunciata da un anno all’aeroporto Gino Lisa di Foggia, ma tutto sembra essere rimasto ancora sulla carta».