Il Gargano disse che

Procedure più veloci per tornare in edicola «Dopo anni di tribolazioni e sacrifici dei lavoratori» Il comitato di redazione


Procedure più veloci per tornare in edicola«Dopo anni di tribolazioni e sacrifici dei lavoratori» Il comitato di redazione01 Agosto 2021   
  AAA    BARI - La Gazzetta del Mezzogiorno non chiude, ma interrompe - speriamo sia un periodo il più breve possibile - le pubblicazioni in attesa di tornare dai nostri lettori più forte e rinnovata. Non essere in edicola domani - a causa della mancata accettazione della proroga dall’editore affittuario, ultimo capitolo di una vicenda travagliata iniziata circa tre anni fa tra procure e tribunali - rappresenta un impoverimento culturale del diritto costituzionale all’informazione dei cittadini di Puglia e Basilicata, un vulnus storico che non si era registrato nemmeno durante le due guerre mondiali. Il comitato di redazione auspica che, nelle more dei tempi della procedura fallimentare nella quale è coinvolta la testata e la società editrice, alla quale afferiscono i giornalisti e tutti i lavoratori della Gazzetta, siano perseguite dal Tribunale di Bari e dalle curatele di Mediterranea e Edisud tutte le strade possibili per garantire ai cittadini pugliesi e lucani il più rapido ritorno dell’informazione della Gazzetta nelle edicola. Come? Approntando, grazie a procedure evidentemente straordinarie, la formula necessaria sul piano giuridico per un immediato ripristino della produzione, che garantisca la presenza della testata nelle edicole del territorio. Dopo ormai anni di incertezze e tribolazioni, nonché di stipendi non ricevuti e di una sostanziale precarizzazione dell’esistenza dei giornalisti del Gazzetta, l’unica via per il rilancio della testata passa dal completamento della procedura fallimentare nel minore tempo possibile, affinché l’aggiudicazione della testata consenta ad una compagine imprenditoriale di garantire i livelli occupazionali e salariali dei giornalisti, la continuità del giornale e un serio piano di rilancio. L’invito è quindi ad accelerare, ove possibile, i tempi sia del completamento delle varie tappe della procedura fallimentare sia della predisposizione delle formule adatte al ritorno temporaneo del giornale nelle edicole: ottemperando a questi due passaggi si darebbe una prospettiva alle 140 famiglie di giornalisti e lavoratori del nostro e vostro giornale. I lavoratori hanno subito l’ennesima tegola sulla testa con la beffa di apprendere, a poche ore dalla scadenza del contratto di affitto, la notizia della fine imminente delle attività editoriali. Riteniamo sia arrivato il tempo di dare certezze al giornale e di pretendere verità e correttezza da parte di tutti gli imprenditori interessati a rilevare la testata. Federazione nazionale della Stampa Italiana e Associazioni di Stampa di Puglia e di Basilicata ribadiscono la necessità di moltiplicare gli sforzi da parte di tutti affinché la Gazzetta del Mezzogiorno torni al più presto in edicola.Nel rispetto delle procedure di legge, il sindacato dei giornalisti ritiene indispensabile verificare senza indugi ogni possibilità e prendere in considerazione tutte le proposte utili a consentire la ripresa delle pubblicazioni. In queste ore, infatti, non sono mancate manifestazioni di disponibilità per assicurare la sopravvivenza del giornale fino alla definizione della procedura fallimentare. Come già in passato, i giornalisti sono pronti a fare sacrifici mettendo a disposizione il loro lavoro pur di garantire la continuità dell'informazione in Puglia e Basilicata. Tocca al tribunale e alle curatele fallimentari verificare la fattibilità di soluzioni ponte dopo il diniego della Ledi alla prosecuzione dell'affitto. Riportare la gazzetta in edicola deve essere una priorità assoluta. Ogni giorno senza il giornale rappresenta un danno non soltanto per i giornalisti e le maestranze, ma anche e soprattutto per le comunità alle quali la Gazzetta dà voce da 134 anni.