Il Gargano disse che

“Sacrifici, no licenziamenti”, Giuliani rilancia Casa Sollievo


“Sacrifici, no licenziamenti”, Giuliani rilancia Casa Sollievo: “Interessi da gruppi internazionali, ma vogliamo il nuovo ospedale di San Pio” Di Michele Iula 14 Novembre 2021 Apertura  Il dg: “Non bisogna perdere tempo, la proprietà (il Vaticano) è convinta del valore del presidio e non è intenzionata a cedere di un millimetro”    Condividi su FacebookTwitterInvia per email
Taglio dei posti letto (-20%) nonostante un numero di prestazioni ritornato al periodo pre Covid. Con il nodo di una profonda crisi scaturita (anche) dal mancato riconoscimento di tutte le attività sospese durante l’emergenza che ha di fatto portato l’ospedale di San Pio nella crisi più profonda dalla fondazione. Finora mancano all’appello circa 100 milioni di euro non fatturati dall’ospedale privato, che la Regione Puglia, malgrado l’accordo sottoscritto qualche mese fa, non può liquidare prima dell’ok del Mef, il ministero dell’economia e delle finanze. “Sono risorse che ogni anno vengono destinate all’Irccs per le attività ordinarie, che tuttavia sono state quasi completamente sacrificate per l’emergenza pandemica”, sottolinea il direttore generale Michele Giuliani.Ma questo è solo uno dei problemi che il manager, da 15 anni ai vertici di Casa Sollievo, dovrà risolvere nei prossimi mesi. Una gimcana di decisioni determinanti per le sorti di uno dei pochi poli del sud che riescono ancora ad attrarre pazienti da altre regioni. “Passata la tempesta, siamo tornati ad un tasso di riempimento che sfiora il 100% – spiega Giuliani -, tarando le nostre attività verso l’alta complessità. È questo uno dei perni dell’accordo che abbiamo siglato in Regione alla presenza del governatore Michele Emiliano, ma continuiamo a scontrarci con situazioni paradossali, come la richiesta di prestazioni ambulatoriali per pazienti di Taranto. Così il sistema non può reggere”.