Il Gargano disse che

Oggi le Isole Tremiti festeggiano la loro «indipendenza» Oggi le Isole Tremiti festeggiano la loro «indipendenza» I novant'anni


Oggi le Isole Tremiti festeggiano la loro «indipendenza» 
 I novant'anni di autonomia amministrativa: il Comune arrivò subito dopo le leggi razziali01 Marzo 2022 Antonio D'Amico     ISOLE TREMITI - Ricorre oggi ricorre un anniversario importante nella vita di questa comunità: l’elevazione a Comune con Regio decreto legislativo convertito in legge il 1° marzo 1932. Una data da non dimenticare per l’arcipelago, il più giovane ente amministrativo della provincia di Foggia. Era il 1932 e il regime fascista strizzava sempre più l’occhio a questo lembo di Italia, un gruppo di allora sei isole (Pelagosa faceva ancora parte dell’arcipelago prima di essere consegnata alla ex Jugoslavia come pegno di guerra alla fine del secondo conflitto mondiale). Nel 1937, le isole sarebbero balzate agli onori della storia: l’Italia applica le leggi razziali e diventano il confine per decine di omosessuali. Un primo step per la memoria storica di quel momento l’ha data Michelangelo De Meo (cultore della storia dell'arcipelago). Una data molto importante che dovrebbe essere ricordata anche come l'inizio della nuova «vita libera», dell'arcipelago fino a quel momento famoso solo per essere stata - come già riportato - colonia penale dei Borboni (da qui l’accento ischitano degli isolani) e poi per aver ospitato i deportati libici portati in Italia dopo la rivolta del 1912 contro l’occupazione italiana che aveva fatto di quel paese una colonia.Di recente sono stati anche recuperati gli atti parlamentari con i quali si procedeva alla «Conversione in legge del r.d.l. 21 gennaio 1932, n. 35, concernente la costituzione in Comune autonomo del gruppo delle Isole Tremiti». Il tutto, ricorda De Meo, avvenne a votazione segreta alla presenza di 234 deputati: 232 votarono a favore, 2 contro. Un passato glorioso e burrascoso, di cultura e prigionia che sarà raccontato nell'evento «Antiquarium Tremiti». Sarà organizzato a luglio dal Laboratorio del Ma.Re. che da tempo lavora per la valorizzazione storica e culturale delle Diomedee. «Gli atti parlamentari che sono stati recuperati - commentano i ricercatori - testimoniano tutti i passaggi e la votazione a scrutinio segreto per la conversione in legge del regio decreto legge n. 35 del 21 gennaio 1932. Un documento unico e di grande valore storico che merita di essere letto integralmente, anche nelle parti non riguardanti le Tremiti».«Prima della nomina del direttore della Colonia che esercitava le funzioni di amministratore locale e ufficiale amministrativo, le Tremiti erano possedimento demaniale ed erano comprese nel mandamento di Serracapriola che dipendeva dal distretto di San Severo a sua volta legato alla Capitanata provincia del Regno delle Due Sicilie. Nel 1861, dopo l'Unità d'Italia, sono sempre rimaste colonia penale in base alla legge sul brigantaggio», conclude De Meo. Non c’era il sindaco dunque: fino al 1° marzo 1932 sulle isole comandava il direttore della colonia. Dal 1932 furono nominati diversi commissari prefettizi. Il primo podestà fu Carlo Delli Santi (1936); il primo sindaco post guerra si chiamava Pietro D’Amato: era il 1946.