Il Gargano disse che

Manfredonia, il sindaco Rotice con i balneari: «Quaranta imprese rischiano la chiusura» Contro la decisione del governo


Manfredonia, il sindaco Rotice con i balneari: «Quaranta imprese rischiano la chiusura» Contro la decisione del governo sulla futura gestione balneare delle spiagge l'impatto sarebbe devastante anche per il tessuto socio-economico     
  536013 Marzo 2022 di Natale Labia    Il mare da risorsa a problema: quello che dovrebbe essere il vero e proprio motore dell’economia di Manfredonia sta diventando un dramma sia per gli operatori del settore che per le istituzioni, con inevitabili riverberi su tutta l’economia cittadina. E di conseguenza i lavoratori protestano. Dopo la contestazione dei pescatori per l’impennata dei prezzi del gasolio ieri l’altro, anche i balneari lo scorso mercoledì hanno fatto sentire la loro voce a Roma, nella piazza Santi Apostoli, per dire no all’emendamento al ddl concorrenza che, tra le altre novità per il settore, impone di mettere a gara le concessioni demaniali entro la fine del prossimo anno, così come previsto dalla cosiddetta direttiva europea Bolkestein. Un’eventualità che potrebbe compromettere molte aziende, alcune anche a conduzione familiare, con la perdita del loro posto di lavoro. Per evitare che questo pericolo si realizzi, i gestori degli stabilimenti costieri si sono riuniti per chiedere al Governo che venga modificata in più parti quella che loro definisco ormai come «legge vergogna». Modiche che devono partire, secondo i balneari aderenti a Sib-confocommercio e Fiba-confesercenti, proprio dal rinvio delle gare e dal riconoscere una serie di tutele «a partire dal diritto di prelazione per gli attuali concessionari» una volta indetti gli incanti. Dalla parte dei balneari sipontini, così come a sostegno dei pescatori, anche l’amministrazione comunale, con il sindaco Gianni Rotice che ha definito «gravi le ripercussioni sociali ed economiche» che potrebbero crearsi in un settore importante per l’economia manfredoniana. Secondo il primo cittadino sipontino, «va tutelato il valore delle aziende balneari, occorrono norme transitorie per permettere agli imprenditori di programmare, capendo anche le modalità di applicazione delle leggi in base ai territori. L'impatto su Manfredonia, che conta una quarantina di imprese balneari a cui è legato un ampio indotto, sarebbe devastante per il tessuto socio-economico. Il nostro territorio, che ha scelto in maniera inequivocabile di puntare sul turismo come asset strategico di sviluppo e le Istituzioni a tutti i livelli devono creare i presupposti affinché le aziende possano investire e crescere, aumentando la qualità dei servizi e la possibilità di lavoro per le maestranze».