Il Gargano disse che

Lascia tutto e gira l’Italia a cavallo, sul Gargano la storia di Cristian Moroni e della sua Furia. “Ero schiavo del denaro”


Lascia tutto e gira l’Italia a cavallo, sul Gargano la storia di Cristian Moroni e della sua Furia. “Ero schiavo del denaro” Di Saverio Serlenga 17 Marzo 2022 Apertura “La routine quotidiana mi stava uccidendo, avevo molta voglia di viaggiare. Il lavoro non mi dava più soddisfazioni e poco guadagno”Condividi suFacebookTwitterInvia per emailUn viaggio lento e meraviglioso lungo tutta la penisola. È il giro d’Italia a cavallo che Cristian Moroni, 39enne romano di origini sarde, sta compiendo da alcuni mesi in compagnia di Furia, una cavalla maremmana di 16 anni. In questi giorni l’arrivo in Puglia: prima tappa Peschici, ospite della famiglia D’Amato, dove lo incontriamo per farci raccontare la sua avventura.“L’idea l’ho avuta qualche anno fa, ero stanco di fare le solite passeggiate a cavallo, anche di molti aspetti della mia realtà e ho deciso di fare qualcosa che nessuno avesse mai fatto prima d’ora: seguire il perimetro dello stivale a cavallo. Quel giorno ero molto triste, la routine quotidiana mi stava uccidendo, avevo molta voglia di viaggiare, un lavoro che non mi dava più soddisfazioni e poco guadagno. Praticamente ero schiavo del denaro. Ho sempre sognato di visitare alcune grandi città come Venezia ma venivo bloccato dal fattore denaro. Non potevo permetterlo, ma con la mia Furia senza spendere un euro ho coronato il sogno di visitare Venezia. Anche senza il Dio denaro si può essere felici, e io grazie a Furia lo sono. Senza spendere soldi sto effettuando un viaggio che me resterà impresso per sempre. Grazie anche a tanta brava gente come Stefano D’Amato che mi sta ospitando qui a Peschici, sto scoprendo che l’Italia è una famiglia meravigliosa. L’accoglienza che ho ricevuto qui a Peschici non ha uguali, domani mi recherò a Vieste, poi Mattinata e San Giovanni Rotondo, una visita a Padre Pio non me la toglierà nessuno”. All’inizio la mia idea era molto più strutturata, pensavo che fosse necessario fammi seguire da un veterinario, da un veicolo per cavalli in caso di sicurezza e da un Videomaker, purtroppo le persone e le aziende soprattutto, non mi hanno preso sul serio e non hanno voluto supportarmi, così ho deciso di partire lo stesso, senza sponsor, senza supporti, solo io e Furia.