Il Gargano disse che

Manfredonia, «vendiamo al Comune le nostre abitazioni» Per il progetto dell’amministrazione Rotice i residenti non hanno nessuna


Manfredonia, «vendiamo al Comune le nostre abitazioni» Per il progetto dell’amministrazione Rotice i residenti non hanno nessuna voce in capitolo e sono destinati a soccombere nella totale indifferenza delle istituzioni     
  362524 Aprile 2022 di Stefania Troiano    Dura la provocazione lanciata da alcune famiglie residenti a Borgo Mezzanone che hanno perso ormai la speranza di un futuro migliore e della riqualificazione della borgata del comune di Manfredonia. «Nulla è previsto per migliorare la nostra situazione: servizi, decoro urbano, pubblica sicurezza e via dicendo. E allora vendiamo al sindaco le nostre case, permettendogli di realizzare il progetto della sua giunta». Non si arresta l'onda di reazioni all'infelice fuorionda su Borgo Mezzanone dell'assessore del Comune di Manfredonia, Libero Palumbo, durante il consiglio comunale di giovedì scorso. A ritenere gravissime le sue affermazioni sono alcuni abitanti di Borgo Mezzanone che, per dirla con le parole dell'assessore, già da parecchi anni «hanno fatto una brutta fine» tra narcolessia istituzionale, degrado e isolamento. «Da cittadino di Borgo Mezzanone mi sono sentito offeso dalle parole di un rappresentante istituzionale – afferma Michele - il fuorionda è l'espressione reale di ciò che per lui è Borgo Mezzanone. Un posto dove esiliare come forma di punizione, dove ci sono i ''neri'' che sono uomini con tante problematiche che noi del Borgo ci accolliamo e gli amministratori si prendono i meriti nelle sale istituzionali». Stanchi e frustrati questi residenti del Borgo non chiedono scuse da parte dell’amministrazione comunale, non sanno cosa farsene, ma azioni concrete finalizzate a ripristinare la dignità, la vivibilità e il decoro in un territorio ferito e martoriato dall’illegalità. Ad onor del vero, la battuta indelicata dell'assessore Palumbo è stata la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso già colmo di malumori scaturiti dall’avviso pubblico emanato dall’amministrazione Rotice su di un progetto di infrastrutturazione sociale da realizzare nei locali dell’ex circoscrizione, in viale del Mezzogiorno, proprio a Borgo Mezzanone, finanziato con i fondel Pnrr. Un progetto fuori da ogni logica, per i residenti, atteso che a 1 chilometro dal centro cittadino sta per sorgere una foresteria ad opera della Regione dove sono stati destinati 53 milioni di euro. «Nessuno ci ha parlato di questa iniziativa del Comune. Se vogliono trasformare Borgo Mezzanone in un mega centro d'accoglienza multifunzionale ce lo dicessero chiaramente così da poter rilanciare, noi residenti, una proposta interessante per il sindaco Rotice», dichiarano alcuni cittadini esasperati, che sottolineano: «Vendiamo tutte le nostre case al sindaco per permettere all’amministrazione di ospitare i senza dimora con un grosso risparmio e lasciamo per sempre il Borgo, tanto il messaggio è chiaro: noi residenti non abbiamo nessuna voce in capitolo, destinati prima o poi a soccombere nella totale indifferenza delle istituzioni» e concludono con una massima: «È facile fare i buonisti sociali sulle spalle di noi cittadini».