Il Gargano disse che

Bici, sentieri e commercio. La triade del verbo di Merla a San Marco in Lamis La programmazione dello sviluppo locale secondo il


Bici, sentieri e commercio. La triade del verbo di Merla a San Marco in Lamis   La programmazione dello sviluppo locale secondo il sindaco «Sul mercato settimanale deluso dalle opposizioni»     
  27157 Maggio 2022 di Maurizio Tardio    Odoacre Chierico batte Luis Suarez. Dovesse semplificarsi così la vicenda del mercato settimanale, sarebbe una sfida tra calciatori, il primo più tecnico e temporeggiatore, il secondo più irruento e capo polo. Insomma, una sfida che si è giocata all’interno di un’aula consiliare, dopo le scommesse in piazza, sulla pelle degli ambulanti e del popolo sammarchese nella provincia di Foggia. Non lo confesserà mai, ma sul mercato settimanale è sua la vittoria. Michele Merla, un tempo Chierico per il colore dei suoi capelli, ha vinto tenendo botta a ogni colpo che riceveva da una opposizione un po’ arruffona, populista e orientata più ad alzare polvere, magari sperando in una crepa nel blocco amministrativo, che a cercare vere soluzioni al problema. Che poi la soluzione era una sola; come aveva fatto intendere anche la Prefettura: il mercato non poteva più svolgersi in quelle condizioni e su quei presupposti d’insicurezza pubblica. Sindaco sul mercato non ti sei piegato? «Non la metterei in questi termini, non era una questione di braccio di ferro, ma di buonsenso, quello che è mancato nei rappresentanti delle opposizioni» Deluso del loro atteggiamento? «Amareggiato dal comportamento di alcuni che speravo non si facessero condizionare dal populismo e da proposte avanzate senza una ragionevole riflessione, con soluzioni irricevibili che avrebbero aggravato il problema che dev’essere risolto su altre basi». Quali? «Bisogna mettere mano all’intero settore del commercio ambulante e delle concessioni. Siamo obbligati a farlo dalle norme e soprattutto dalla necessità di adeguare i tributi fermi da troppo tempo. Non si può continuare a non sapere quanto spazio occupa ogni ambulante e continuare a riscuotere circa 7 euro al giorno per ognuno di loro...» ...poi però ci sono i soldi spesi per il Piano strategico del commercio? «Altra confusione. Ci sono due documenti redatti. Il primo, il Piano strategico del commercio, realizzato in collaborazione con il Comune di Monte sant’Angelo e secondo indicazioni della Regione e con l’apporto di Confcommercio e Confesercenti. Poi c’è il Documento strategico del commercio, condiviso con tutte le associazioni di categoria, che sarà costato forse 4mila euro, aspetto di conoscere la cifra esatta da parte degli uffici preposti». Sindaco ma non si vive solo di mercato settimanale? «Infatti, noi andiamo avanti su vari fronti, a cominciare dalla gara per la raccolta differenziata, dove abbiamo aggiunto fondi per quasi 240mila euro al costo mensile previsto, perché vogliamo organizzare un servizio che ci faccia fare veramente il salto di qualità, mentre a giungo, in collaborazione con i comuni di Monte sant’Angelo, Vico del Gargano e Mattinata ospiteremo una serie di manifestazioni dedicate agli appassionati dl ciclocross...» ...che poi sul mondo delle bici puntate tanto? «Esattamente. I percorsi ciclopedonali arricchiranno il nostro patrimonio naturalistico. Ne abbiamo previsti alcuni nel Bosco Difesa, dove abbiamo ottenuto un finanziamento di 1 milione e 300 mila euro, ma stiamo realizzando anche due sentieri, quello del cosiddetto “Due Conventi” e quello che raggiunge Cinque Pozzi. Poi puntiamo a rafforzare la qualità della offerta turistica e dell’accoglienza» In che modo? «Beh, facendosi portavoce anche d’iniziative che coinvolgono il Comune solo come patrocinio morale. Penso al nascente polo produttivo nei locali dell’ex scuola di avviamento di Stignano. Ma anche al villaggio neolitico a Coppa di Mezzo, che ha ottenuto un finanziamento di 700mila euro; oppure al monitoraggio per la grotta di Montenero, dove c’è un finanziamento di 180 mila euro per la messa in sicurezza del luogo e renderlo sicuro e fruibile al pubblico». Ma San Marco sarà anche terra dell’ospitalità? «Lo abbiamo promosso e seguito: nel convento di santa Maria di Stignano, dopo l’accordo raggiunto tra la provincia monastica e una cooperativa, saranno ospitati rifugiati e profughi, mentre circa 20 posti letto saranno riservati ai camminatori della Via Francigena» Non c’è il rischio che un convento diventi un ghetto? «San Marco e i sammarchesi non hanno mai emarginato nessuno e come amministrazione ci faremo garanti di una ospitalità che rispetti la dignità umana e la integrazione tra le comunità. La storia ci ha consegnato un ruolo di luogo di passaggio e di accoglienza e ristoro per i viandanti, nessuno cambierà questo nostro orgoglio di popolo che accompagna il cammino di ogni ospite».