Il Gargano disse che

Scavi, emerge l’aristocrazia medievale dell’antica Siponto. Volpe: “Per le indagini servono più risorse”.


Scavi, emerge l’aristocrazia medievale dell’antica Siponto. Volpe: “Per le indagini servono più risorse” Di Saverio Serlenga 12 Ottobre 2022 Apertura L’archeologo alle prese con importanti scoperte. Poi ricorda la sua esperienza a Foggia: “Ho lasciato per tanti motivi. È diventata una città difficile per vivere”Condividi suFacebookTwitterInvia per email
“Procedendo a questo ritmo, un mese di scavi all’anno solo con la buona volontà dei ragazzi universitari, per completare i lavori e riportare alla luce l’antica Siponto ci vorrebbero almeno 150 anni”. Il professor Giuliano Volpe, che l’Università di Foggia si è lasciato scappare via, da Manfredonia, dove si sta chiudendo la seconda campagna di scavi, ha lanciato l’ennesimo monito alle istituzioni: urge cambiare passo, non basta l’Università, c’è necessità di aprire un cantiere vero e proprio. “In tre mesi di scavi in due anni sono emerse tante novità, sia per la fase medievale che per le fasi romane, dalla zona dell’anfiteatro a quella del porto dell’antica Siponto. Ovviamente occorrono più risorse e più tempo”.Volpe è molto legato a Foggia e alla sua provincia, ma da qualche mese si è trasferito a Bari. “Ho lasciato Foggia per tanti motivi, intanto perché l’Università di Bari mi ha offerto una opportunità importante, di rilancio della mia attività da docente che purtroppo negli ultimi anni a Foggia si era annullata. Nonostante tutto sto cercando anche da Bari di rilanciare le attività didattiche scientifiche in campo archeologico dell’Università di Foggia. E poi, non lo nascondo, Foggia è diventata una città difficile per vivere. Ho vissuto per vent’anni e ultimamente ho potuto cogliere un processo di degrado che mi auguro quanto prima si arresti e che la città rinasca e si sviluppi”.