L’inno alla “resistenza” del cantautore di Vico del Gargano: «La musica per superare gli ostacoli»
Ritornare a sorgere. Per gli amici Leo Lazz, cantautore di Vico del Gargano, oggi con un nuovo nome, una nuova vita musicale.Ma chi sei adesso?«Abbandonare la paura che ci paralizza per tornare a vivere con occhi nuovi. Quando tutto è più chiaro si può osservare il mondo da un’altra prospettiva che per me prende forma in una nuova veste, in nuove canzoni, in un nuovo nome: Lazzaro».Questa volta l’hai combinata grossa! Non solo hai cambiato nome ma hai tirato fuori un brano incredibile? «Dopo una pausa per varie e motivate ragioni, vedi pandemia e stravolgimenti dell’ordine mondiale, ho voluto fortemente ritornare! ”Resta qua” da ora è fuori ovunque».Hai fatto tutto da solo?«Magari. devo ringraziare innanzitutto a Fabrizio Solinas e Antonio Montecucco di Solid Records che lo hanno reso materialmente possibile, distribuito in digitale da Believe e con Big Time che ne cura la comunicazione. Un lavoro incredibile, prodotto da Taketo Gohara che abbiamo voluto fortemente al timone di questa nave, con Niccolò Fornabaio suo assistente di studio». Tutti musicisti affermati, ma tu con questo brano hai davvero raggiunto livelli altissimi. “Resta qua” è più che una conferma.«Sono contento che il brano sia piaciuto. È stato un lavoro di squadra e di grande passione per la musica».Molto bella anche la copertina…«La copertina è un’opera d’arte disegnata da Fabrizio, la metà figurativa e visionaria della famiglia Solid Records, concentrando in un’immagine il significato intero della canzone».Quali sono le tue impressioni a pochi giorni dal lancio?«Ottime. Devo dire che un po’ era nell’aria ma non mi aspettavo tanto interesse e tanta condivisione. ”Resta qua” non è solo il titolo del brano, l’abbiamo scelto come una dichiarazione d’intenti: la strada è stata lunga e faticosa, ma ora siamo qui e ci vogliamo restare».