Il Gargano disse che

Restituiti a una scuola Reggiana 21 notebook: furono rubati nel 2018 da due cerignolani di Redazione 23 Dicembre 2022


Restituiti a una scuola Reggiana 21 notebook: furono rubati nel 2018 da due cerignolani
    I carabinieri della stazione di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, hanno restituito all’Istituto comprensivo scolastico del comune della zona ceramiche reggiana 21 notebook rubati. Alla consegna erano presenti la preside Fiorella Magnani e il sindaco Emanuele Cavallaro. Il materiale informatico era stato asportato dalla elementare De Amicis e dalla media Fermi la notte del 1 dicembre 2018, quando i malviventi avevano asportato complessivamente 50 notebook, causando danni per varie decine di migliaia di euro. Dagli uffici della segreteria erano stati rubati anche 100 euro. Ad accertare la proprietà dei notebook, dopo verifiche sui numeri seriali, sono stati i carabinieri di Matera. È il risultato dell’operazione “Notebook” che aveva visto il 21 gennaio 2020 i militari lucani dare esecuzione a due provvedimenti restrittivi (un 28enne e un 60enne entrambi di Cerignola) e 7 perquisizioni disposte dalla Procura. Le indagini portarono alla luce le modalità e gli autori di numerosi furti, commessi da settembre 2017 a luglio 2019, in cui sono stati trafugati oltre 500 tra notebook e tablet da numerosi istituti scolastici delle province di Matera, Potenza, Taranto, Bari, Lecce, Foggia e Teramo e anche Reggio Emilia, per un danno complessivo di oltre 500mila euro. L’attività investigativa, partita nel maggio 2019 a Matera, ha permesso di individuare uno dei tre furgoni utilizzati da un 28enne di Cerignola per compiere una serie di furti registrati nelle scuole di Matera e provincia. Il giovane agiva sempre da solo e con lo stesso modus operandi: a bordo di un furgone attrezzato per dormire, si appostava fuori dalla scuola il giorno prima per un sopralluogo; poi nel cuore della notte faceva irruzione e portava fuori i pc nei contenitori dell’immondizia. Restava poi a dormire nel veicolo, per poi ripartire la mattina, per non destare sospetti. Il materiale passava poi nelle mani di un ricettatore 60enne per essere rivenduto. Durante le indagini furono identificati altri 5 ricettatori “minori”, poi denunciati in stato di libertà per concorso in ricettazione.