Il Gargano disse che

Dissesto idrogeologico, nel Foggiano il 50% degli interventi Pubblicato il 4 Gennaio 2023


Dissesto idrogeologico, nel Foggiano il 50% degli interventi Pubblicato il4 Gennaio 2023Categorie Tags   
 In Puglia, dal 2015, sono stati attivati 219 interventi di messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico per prevenire alluvioni e frane: in particolare sono state finanziate 175 opere di mitigazione per circa 500 milioni di euro a beneficio di numerosi Comuni pugliesi di cui circa il 50% in provincia di Foggia. È quanto scrive il presidente della Regione, Michele Emiliano, nonché commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico in Puglia in una relazione inviata ai prefetti pugliesi. Dopo la tragedia di Ischia le Prefetture sono state attivate dal Ministero dell’Interno per raccogliere informazioni sul dissesto in Puglia. “Sono 92 – sottolinea Emiliano – gli interventi già completati e collaudati, 21 interventi sono in corso avanzato di realizzazione, 27 progetti approvati sono in fase di appalto, 35 interventi finanziati sono in fase di progettazione”. “Inoltre – aggiunge – vi sono ulteriori 44 progetti in fase di redazione a cura del commissario di Governo; 26 di questi progetti sono già cantierabili ma attendono di essere finanziati per poter essere attuati. Occorrerebbero circa 120 milioni di euro”. “Vi sono ulteriori richieste di finanziamento – precisa Emiliano – per oltre 110milioni da parte di Comuni pugliesi, inviate alla Regione e caricate sull’apposita piattaforma RENDIS, che attendono anch’esse di poter accedere a qualche forma di finanziamento per procedere alla progettazione ed alla successiva realizzazione”. Infine, il presidente sottolinea che “i pareri ambientali e alcune procedure autorizzative dei lavori in zone vincolate dal punto di vista paesaggistico e ambientale, determinano un rilevante allungamento dei tempi tecnici propedeutici all’esecuzione di opere emergenziali e classificate di preminente interesse nazionale: e` necessario semplificare alcune procedure autorizzative”   Gli interventi del commissario di governo in Puglia   In Puglia, a partire dal 2015, l’Ufficio Commissariale ha attivato 219 interventi di messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico per prevenire alluvioni e frane In particolare sono state finanziate 175 opere di mitigazione per circa 500 milioni di euro a beneficio di numerosi Comuni pugliesi di cui circa il 50% in provincia di Foggia. 92 interventi sono stati già completati e collaudati, 21 interventi sono in corso avanzato di realizzazione, 27 progetti approvati sono in fase di appalto, 35 interventi finanziati sono in fase di progettazione. Gli interventi si riferiscono a vari programmi finanziari concordati tra Ministero dell’Ambiente, Regione Puglia, Presidenza del Consiglio e Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Inoltre vi sono ulteriori 44 progetti in fase di redazione a cura del Commissario di Governo grazie ad un apposito fondo di rotazione regionale; 26 di questi progetti sono già cantierabili ma attendono di essere finanziati per poter essere attuati. Occorrerebbero circa 120 mln €. Infine vi sono ulteriori richieste di finanziamento per oltre 110 mln da parte di Comuni pugliesi, inviate alla Regione e caricate sull’apposita piattaforma RENDIS, che attendono anch’esse di poter accedere a qualche forma di finanziamento per procedere alla progettazione ed alla successiva realizzazione. Tra gli interventi del Commissario, classificati come “di preminente interesse nazionale”, numerosi sono quelli realizzati nel Subappennino Dauno per consolidare versanti in frana e proteggere centri abitati in una vasta area caratterizzata dalla presenza di terreni particolarmente fragili. Le caratteristiche geomorfologiche sono state aggravate, nel corso dei secoli, a causa di continui processi di disboscamento per destinare i terreni ad usi agricoli. In questi ultimi anni vi è un’inversione di tendenza e, tra i progetti avviati dal Commissario, vi sono opere per il ripristino del corretto deflusso di torrenti e alvei fluviali nel Gargano dove molto spesso il percorso burrascoso e veemente delle acque diventa ancora più pericoloso a causa di costruzioni e insediamenti turistici in prossimità delle foci nelle aree golenali. Il rischio alluvionale è presente in gran parte della Regione dal Tavoliere fino al Salento nelle aree in cui si raccolgono le piene provenienti dai rilevati Murgiani e che defluiscono verso le coste. Nel loro percorso naturale trovano ostacoli quali infrastrutture stradali e ferroviarie, insediamenti industriali e centri abitati ovvero bacini endoreici nelle terre salentine, determinando così condizioni di allagamento aggravate dalle piogge sempre più intense e concentrate. Alcuni interventi del Commissario di Governo riguardano anche l’erosione costiera laddove le falesie e le coste alte possono determinare un rischio per le persone o per i centri abitati. Sono in corso interventi di protezione per proteggere le cavità marine di Polignano; a Mattinata, sono in esecuzione interventi per proteggere le falesie nelle baie delle Zagare e dei Mergoli e per limitare il rischio crolli nella costa di Punta Grugno. Interventi sono previsti anche per la messa in sicurezza di costoni rocciosi a Otranto, Tricase e lungo la costa di Giovinazzo, soggetta a cedimenti e crolli. La lista degli interventi contro il dissesto idrogeologico è piuttosto lunga e agli interventi del Commissario bisogna aggiungere circa ottanta interventi realizzati direttamente dai Comuni grazie ai finanziamenti regionali inseriti nella programmazione POR 2014-2020 per circa 200 milioni di euro. A questi andrebbero sommati gli ulteriori finanziamenti erogati ai Comuni da recenti disposizioni del Ministero dell’Interno. Insomma, evitare disastri come quelli che periodicamente affollano le cronache nazionali, non è questione da poco. I cambiamenti climatici sono sempre più percepibili e gli interventi scorretti dell’uomo sono diventati un mix letale creando seri problemi per la tenuta e la sicurezza dell’ambiente naturale così come dell’ambiente antropizzato.  L’Ufficio del Commissario di Governo negli ultimi anni è stato notevolmente potenziato ed organizzato per fronteggiare questioni molto complesse che i per il contrasto del dissesto idrogeologico nella regione Puglia singoli Comuni non sono in grado di affrontare con sufficienti competenze tecniche. L’Ufficio regionale è costituito da giovani professionalità specializzate nei vari settori della tutela del territorio ed opera frequentemente in collaborazione con il Politecnico di Bari e con le varie Università pugliesi per approfondire le conoscenze scientifiche ed il monitoraggio dei terreni e dei parametri che caratterizzano i georischi in situazioni spesso complicate dagli aspetti paesaggistici ed ambientali. Questo approccio moderno e multidisciplinare sta determinando modalità innovative di intervento orientate alla ricerca di un equilibrio tra la messa in sicurezza di persone e infrastrutture ed il ripristino della naturalità dei luoghi e la rigenerazione dei centri abitati. La Regione Puglia sta lavorando per creare una cabina di regia regionale multidisciplinare, una banca dati e un sistema di monitoraggio centralizzati, coinvolgendo gli enti locali e le Istituzioni competenti. È necessario approfondire la conoscenza del territorio monitorando nel tempo le situazioni critiche in modo da intervenire dopo aver effettuato una diagnosi precisa dei fenomeni in atto. Dovremo porre rimedio agli errori che si sono susseguiti negli scorsi decenni a causa di espansioni urbanistiche e interventi antropici che hanno squilibrato le condizioni ambientali. In futuro dobbiamo puntare alla rinaturalizzazione dei luoghi ripristinando l’equilibrio ambientale, utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica per consolidare i versanti con piantumazioni e interventi di rimboschimento. Bisogna demolire manufatti e costruzioni laddove necessario per alleggerire i versanti o liberare gli alvei dei torrenti e dei fiumi. È necessario soprattutto avere una visione unitaria di sviluppo ecosostenibile e operare in maniera coordinata con una programmazione che tenga conto delle emergenze, delle priorità ma guardi anche ad interventi strutturali di lungo periodo che afferiscano alla gestione del territorio.