Il Gargano disse che

Centri per l'impiego, nove sedi a rischio chiusura in Capitanata Centri per l'impiego, nove sedi a rischio chiusura in Capitanat


Centri per l'impiego, nove sedi a rischio chiusura in Capitanata 
 A rischio sarebbero gli uffici dei centri impiego di Accadia, Lesina, Bovino, Castelluccio Valmaggiore, Orsara di Puglia, Stornara, Stornarella, Carpino, Ischitella, il personale dovrebbe essere trasferito in altri uffici19 Gennaio 2023 Redazione Foggia          È giallo sulla chiusura di sportelli in provincia di Foggia, riferimento dei sette centri per l'impiego della Capitanata (Foggia, Cerignola, Manfredonia, Lucera, San Severo, Ascoli Satriano, Vico). Lo denuncia il consigliere regionale Giannicola De Leonardis: «Le pec da parte di Arpal, attraverso cui vengono comunicate le chiusure, imminenti, delle sedi in alcuni Comuni della Capitanata, sono già state inviate nei giorni scorsi. In taluni casi gli uffici dovrebbero essere accorpati e ubicati in sedi non idonee poiché sprovviste, ad esempio, di riscaldamento, inaccessibili ai disabili oltre che di difficile raggiungimento da parte degli utenti, considerate le criticità del trasporto pubblico tanto nelle zone garganiche quanto in quelle del Subappennino dauno. Il presidente Emiliano e l’assessore Leo - puntualizza il consigliere d'opposizione - spieghino perché, tali atti, sono stati posti in essere solo per la provincia di Foggia e, soprattutto, si adoperino immediatamente per evitare questo autentico scippo. La Capitanata ha bisogno che le politiche del lavoro siano implementate anziché impoverite». A rischio sarebbero gli uffici dei centri impiego di Accadia, Lesina, Bovino, Castelluccio Valmaggiore, Orsara di Puglia, Stornara, Stornarella, Carpino, Ischitella, il personale dovrebbe essere trasferito in altri uffici. Anche il presidente e vicepresidente di Anci Puglia, Ettore Caroppo e Massimo Colia, in una nota all'Arpal «si oppongono fortemente - si legge - alla chiusura degli sportelli per l'impiego e ne ribadiscono l'assoluta strtegicità nei territori dei comuni interessati».