Il Gargano disse che

C'era una volta la Sicilia delle radio libere Nella Giornata mondiale della radio, il 13 febbraio


C'era una volta la Sicilia delle radio libereNella Giornata mondiale della radio, il 13 febbraio, ricordiamo la stagione degli anni 70, quando con la liberalizzazione delle frequenze tante stazioni indipendenti nacquero nell'Isola 43 minuti
TgrC'era una volta la Sicilia delle radio libereEra il 13 febbraio del 1946, 76 anni fa, quando fu trasmessa la prima trasmissione radiofonica dell’Onu. Dal 2012 le Nazioni Unite hanno istituito il World radio day, dopo che la Conferenza Generale dell’Unesco ne aveva riconosciuto l’importanza l’anno precedente. A brevettare per primo la radio fu un italiano, il fisico Guglielmo Marconi,  il 5 marzo del 1896. Lo fece a Londra, città in cui si era trasferito per proseguire gli studi. La validità della sua scoperta, però, fu riconosciuta solo quando il segnale riuscì ad arrivare oltreoceano, nel 1907. Scoperta che nel 1909 gli valse il premio Nobel per la Fisica e che cambiò la storia delle comunicazioni. Nel 1924 nacque l'Uri, Unione Radiofonica Italiana, che il 6 ottobre di quell'anno trasmise il primo programma radiofonico nel nostro paese. Uri che poi divenne Eiar (Ente italiano per le audizioni radiofoniche). Nel 1944 l’Eiar cambia il suo nome in Rai, Radio Audizioni Italiane. Nel 1976 la liberalizzazione delle frequenze aprì gli spazi per la nascita di tanti emittenti, anche in Sicilia, dove già nel 1970 il monopolio era stato rotto dalla  “Radio dei poveri cristi", ovvero "Radio Sicilia Libera", che trasmise il 25 marzo un forte messaggio di denuncia su mafie e sistemi clientelari che si erano accaparrati i soldi destinati alla ricostruzione della valle del Belice dopo il terremoto del 1968. Le trasmissioni durarono 27 ore.