Il Gargano disse che

Spese farmaci in Puglia: senza dati, i vertici Asl sono in difetto Pubblicato il 14 Febbraio 2023


Spese farmaci in Puglia: senza dati, i vertici Asl sono in difettoPubblicato il14 Febbraio 2023Categorie Tags
“Sulla spesa farmaceutica e relativi sprechi non ci sono ancora i dati sulla spesa diretta e convenzionata del 2022”, attacca senza giri di parole l’ex assessore pugliese, attuale presidente della Commissione Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati. Tutto questo nonostante la legge regionale risalente a pochi mesi fa e precisamente a quasi un anno fa e precisamente a marzo scorso, preveda la decadenza dei direttori generali, se non hanno rispettato gli obiettivi. E tutte le loro delibere sono da considerarsi nulle o annullabili. Amati in ogni caso ha apprezzato la “buona volontà” dell’assessore Palese nel dichiararsi disponibile ad agire sull’obiettivo comune di riduzione degli sprechi, ma la buona volontà non basta, se la Giunta consente violazioni della legge regionale e delle sue stesse delibere. La legge regionale prevede, infatti, che da marzo 2022 i responsabili aziendali del monitoraggio sulla spesa devono predisporre, ogni due mesi, un rapporto sull’andamento della spesa, così come stabilità dalle leggi statali e da diverse delibere della Giunta regionale, da inviare a Direzione Generale e Regione. L’utilità di questo rapporto consiste nel correggere immediatamente l’andamento fuorviato della spesa, senza dover attendere le brutte sorprese di fine anno, così da avviare le opportune segnalazioni agli organismi disciplinari. E qui emerge il primo problema. Non risulta per nessuna Asl la predisposizione bimestrale di questi atti, e di conseguenza le attività di correzione sull’andamento e le segnalazioni disciplinari. È la stessa legge a prevedere, tuttavia, che se il responsabile del monitoraggio non provvede all’adempimento, decade dall’incarico (ma non risulta sia avvenuto) e il compito  è spostato nelle competenze del Direttore amministrativo. Ma per Amati c’è anche un secondo e terzo problema. E cioè innanzitutto non risulta l’adempimento dei direttori amministrativi con le attività di correzione sull’andamento e conseguenti segnalazioni disciplinari. È la stessa legge a prevedere, anche in questo caso, che se anche il responsabile amministrativo non provvede all’adempimento, decade dall’incarico (ma non risulta sia avvenuto) e il compito  è spostato nelle competenze del Direttore sanitario. E ancora: non è agli atti l’adempimento dei Direttori sanitari, e di conseguenza le attività di correzione sull’andamento e le segnalazioni disciplinari. Ed è sempre la stessa legge del 2022 a prevedere, infine, che se nessuno ha fatto ciò che doveva e il Direttore generale non ha fatto niente per ottenerlo, a decadere è il direttore generale, il quale ben avrebbe potuto fare di tutto per garantire l’adempimento al dettato legislativo, evitando dunque gli sprechi farmaceutici e quindi un terribile sforamento di spesa. Cosa c’è di male in un sistema che ha come fonte d’ispirazione il concetto di responsabilità? Questo è il vero problema. Amati infine dà appuntamento alla seduta del 27 febbraio prossimo, “…nella speranza di vedere affermato il rispetto delle leggi, delle delibere e del valore civile della responsabilità”. Francesco De Martino