Il Gargano disse che

G7, portiamo i grandi del mondo a Foggia: sarebbe un segnale di attenzione per un territorio dimenticato da tutti Potrebbe esser


G7, portiamo i grandi del mondo a Foggia: sarebbe un segnale di attenzione per un territorio dimenticato da tutti Potrebbe essere ad Otranto, gli indizi vanno al momento tutti in quella direzione. O forse a Bari, il capoluogo autorevole e porta del Levante per eccellenza. Ben piazzata anche Taranto, in pieno risveglio
Potrebbe essere ad Otranto, gli indizi vanno al momento tutti in quella direzione. O forse a Bari, il capoluogo autorevole e porta del Levante per eccellenza. Ben piazzata anche Taranto, in pieno risveglio. E se toccasse invece alla Capitanata, il «pulcino nero»? Il G7 del 2024 che sarà la Puglia a ospitare - fin qui l’unica certezza - avrà un palcoscenico considerato tra i più glamour in assoluto. La Puglia che attrae e seduce, chiedere alle migliaia di turisti che già di distendono ben prima dei primi caldi estivi dal Gargano al Salento. Ma che si ritrova con un «buco nero» proprio lì al Nord, che sembra quasi uno scherzo del destino.Foggia e la Capitanata belle e impossibili, avviluppate in un groviglio di tumultuosi abissi e di cattive notizie. Un posto dalla pessima reputazione, ad onta delle sue meraviglie: la straordinaria agricoltura, una natura lussureggiante e purtroppo anche una criminalità tentacolare a far da contraltare ai privilegi di un territorio che ammaliò Federico II. E allora: come si farebbe a portare il G7 in un posto così?Eppure, facciamo un passo indietro: fu l’allora presidente del Consiglio Berlusconi, nel 2009, a rovesciare l’agenda ed a trasferire, d’amblè, il G8 dell’epoca (c’era pure la Russia) dall’isola della Maddalena, dove furono pure realizzati cospicui investimenti, a L’Aquila colpita solo qualche mese prima da un terremoto devastante. I Grandi della terra venivano fotografati tra le macerie e i container della popolazione sfollata. Il colpo d'occhio fu scioccante, ma il messaggio arrivò a destinazione: tutto il mondo si rese partecipe di quel dramma epocale. Per il governo italiano l’effetto fu più efficace del significato stesso del summit internazionale.Ebbene di altre macerie oggi la Capitanata sembra essere rivestita. Servirebbe una scossa, riportare questa terra al centro dell'attenzione mediatica, che poi vuol dire anche politica, sarebbe anche un impulso a crederci di più per i foggiani stessi. E poi dove sta scritto che il G7 debba coprirsi di ghingheri e merletti? Oddio, la provincia di Foggia ne avrebbe pure da mostrare: il fascino misterioso del Gargano e delle Isole Tremiti non sarebbero da meno di certi luoghi ameni visti all’ultimo summit in Giappone, ad esempio. Ma il valore di un summit così ipotizzato avrebbe ovviamente un senso e ben altre motivazioni alla base. Manca ancora un anno e forse servirebbe un po’ più di coraggio per una scelta simile. Chissà…