Il Gargano disse che

Rai sperimenta l'HEVC al 558. Prove tecniche per Rai 4K su digitale terrestre? di Gianfranco Giardina - 24/06/2023


Rai sperimenta l'HEVC al 558. Prove tecniche per Rai 4K su digitale terrestre?diGianfranco Giardina - 24/06/2023 12:1534
Basta una risintonizzazione per agganciare il nuovo canale test di RAI alla posizione 558: è la versione HEVC Main 10 di Rai Sport HD, ma in un formato che sembra pensato per valutare la possibile prossima messa in onda di Rai 4K su digitale terrestreRai si muove sullasperimentazione del codec HEVC. Mentre si attende da un momento all'altro cheil Mimit rilasci il nuovo contratto di servizio quinquennale (il MInistro Ursol'ha promesso entro fine giugno), da qualche giorno è comparso nella lista deicanali una strana versione di Rai Sport HD: infatti alla posizione LCN 558 èstato acceso un canale denominato "RAI Sport HD test HEVC". Il termine"test" parla chiaro: non si tratta di trasmissioni regolari e men chemeno il formato di messa in onda corrisponde a qualche cosa che sarà poiconfermato in eventuali impieghi futuri del codec più evoluto. In particolarela Rai ha scelto un formato del segnale inconsueto: infatti per questo canaletest viene usato il codec HEVC con il profilo Main10 (a 10 bit) al livello 5,che il formato prevede per i segnali 4K, e non a quello 4, che sarebbe daimpiegare in trasmissioni HD. Questa scelta - che potrebbe avere una suasensatezza - porta alcuni TV e decoder pur compatibili con HEVC a nonvisualizzare correttamente le immagini (può capitare che si senta solol'audio). In ogni caso è sempre consigliabile una risintonizzazione completa dei canali e in qualche caso un reset completo del TV.
In ogni caso, il formato di messa in onda utilizzato sul 558 è solo un parente di quello utilizzato sui cartelli HEVC Main 10 in onda sul 200. Nella stragrande maggioranza dei casi di problemi di ricezione del 558, il 200 si vede correttamente. Si studia la fattibilità di Rai 4K su DTT?Evidentemente - ma èuna nostra deduzione - questo test è propedeutico a valutare l'impatto diun'eventuale messa in onda sul digitale terrestre di Rai 4K e a risolvereeventuali problemi di ricezione da parte di singoli apparecchi. Si spiegherebbecosì perché sia stato utilizzato il codec al livello 5 per la messa in onda diun canale HD. Potrebbe essere stato scelto Rai Sport HD proprio per avere adisposizioni immagini sufficientemente dinamiche anche per testare la tenutadella codifica ai bitrate soglia.Non parrebbe, inogni caso, che ci siano in Rai già progetti concreti e definiti di impiego delcodec HEVC in produzione. L'assetto delle trasmissioni Rai del futuro prossimo,infatti, sarà determinato dagli obblighi posti in capo all'emittente pubblica dalnuovo Contratto di Servizio, che potrebbe anche definire la gradualitàdell'eventuale passaggio alla modalità trasmissiva DVB-T2.
E se l'HEVC arrivasse prima del DVB-T2?Di certo ilpassaggio a HEVC segnerebbe un discreto guadagno qualitativo, sia per lamaggiore efficienza del codec sia perché si passerebbe a una codifica ascansione progressiva (le trasmissioni attuali HD sono a 1080i), visto chequella interlacciata non è prevista con il nuovo formato. In effetti ilconfronto visivo (non abbiamo fatto un rilievo strumentale) tra il canale 58codificato in H.264 e il 558 in HEVC si chiude facilmente a vantaggio delsecondo: la difficile codifica delle riprese del nuoto in piscina (con iriflessi sull'acqua che sono una vera bestia nera dei codec) è decisamente piùrisoluta e con meno artefatti di quanto non ci sia sul canale regolare. Se è vero cheun'eventuale messa in onda di Rai 4K sul digitale terrestre richiederebbecertamente la codifica HEVC, potrebbe essere comunque interessante valutareanche il passaggio di qualche canale HD (magari quelli senza caricopubblicitario) al nuovo codec: a parità di qualità, si potrebbe recuperare unpo' di banda, preziosa in questa fase. E il passaggio dei singoli canaliall'HEVC riguarderebbe solo quelli e non un MUX intero, come il più drasticopassaggio al DVB-T2, orizzonte che al momento pare ancora lontano.E, in definitiva, oramai l'installato compatibile con DVB-T2 tende a coincidere sempre più con quello compatibile con HEVC. E questo potrebbe spingere le emittenti a premere l'acceleratore proprio sul passaggio al nuovo codec invece di aspettare che si creino le condizioni propizie per il varo del DVB-T2.