Il Gargano disse che

SOS clima, sul Gargano il numero uno di Legambiente. “Troppi eventi estremi ma c’è una soluzione” Di Saverio Serlenga


SOS clima, sul Gargano il numero uno di Legambiente. “Troppi eventi estremi ma c’è una soluzione”DiSaverio Serlenga8 Agosto 2023AperturaIntervista a Stefano Ciafani, a Vieste per un forum sui cambiamenti climatici. “L’accordo di Parigi non è più sufficiente per stare sotto al grado e mezzo di aumento della temperatura” Condividi suFacebookTwitterInvia per emailIl cambiamento climatico è una realtà innegabile: all’inizio di luglio, nel mondo è stata registrata la settimana più calda di sempre. Il servizio di osservazione della Terra della Ue Copernicus ha confermato che la temperatura media di luglio 2023 è stata la più alta mai registrata per qualunque mese, da quando ci sono rilevazioni scientifiche. Il clima è impazzito anche in Italia? Lo abbiamo chiesto al presidente di Legambiente, Stefano Ciafani durante un forum sui cambiamenti climatici che si è svolto a Vieste. “Si, il clima è impazzito soprattutto in Italia e questi eventi estremi sempre più frequenti sono la dimostrazione di quello che sta avvenendo. Uragani in Sicilia, alluvioni nelle Marche e in Romagna, sull’Isola d’Ischia, la fusione del ghiacciaio della Marmolada, eventi estremi che causano ogni volta 10-20 morti. Questa è la crisi climatica che raccontavano gli scienziati negli anni ottanta, e che purtroppo riguarda anche il nostro Paese che si trova al centro del Mediterraneo, una delle aree più esposte a livello mondiale”.La soluzione? “Intanto l’accordo di Parigi non è più sufficiente per stare sotto al grado e mezzo di aumento della temperatura media terrestre. Occorre andare oltre. Poi spingere molto il Piano di decarbonizzazione entro il 2050 sostenuto da diversi paesi europei, meno che dall’Italia che è tornata a tirare il freno a mano, e questo non va assolutamente bene”.
E a chi vede l’ambientalismo come un avversario politico, Ciafani risponde così: “Gli scienziati già negli anni ottanta ci dicevano quello che sarebbe successo oggi. Se chi ha governato negli anni novanta e nei primi anni del 2000, compreso l’attuale governo, avessero fatto quello che gli scienziati da una parte e quello che Legambiente ha sempre sostenuto attraverso campagne mirate, oggi sicuramente non ci troveremmo in questa situazione. Credo che i principali nemici del Paese siano le aziende inquinanti, delle fonti fossili, le aziende che estraggono gas e petrolio. Questi sono i veri avversari del Pianeta e dell’Italia. Poi, per carità, ognuno sceglie i propri nemici, in base alle proprie convenienze”.