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LIDI APERTI ANCHE IN AUTUNNO? “MODELLO DA SEGUIRE” AmbienteSocietà By Redazione Last updated 16 Settembre 2023


LIDI APERTI ANCHE IN AUTUNNO? “MODELLO DA SEGUIRE”
 No, l’estate non sta finendo. Non soltanto perché le temperature so­no ancora da mare – e si toccherà la punta dei 35 gradi – ma anche per un’altra ragione: i balneari non vo­gliono rimuovere gli ombrelloni. Fa scuola il caso di Torre Quetta, dove Christian Calabrese, amministrato­re della società Ideazione che gesti­sce il lido, ha deciso di restare aper­to tutto l’anno, programmando eventi anche a Natale. Ma anche i gestori degli altri stabilimenti in tutta la regione stanno pensando che quest’anno, visto il caldo perdu­rante, si può azzardare un prolun­gamento della bella stagione.Il presidente nazionale del Sinda­cato balneari, Antonio Capacchione, lancia addirittura una proposta al governo e alla Regione: «Puntia­mo a un cambiamento strutturale nel modo di lavorare che tenga con­to della situazione meteo, renden­do possibile la balneazione al di là dell’estate». Perché un lido possa svolgere la sua attività sono neces­sari i campionamenti delle acque, che attualmente si effettuano fino al 15 settembre. «In questo modo dissuadiamo le persone da venire in vacanza a ottobre, se non orga­nizzandosi autonomamente nelle spiagge libere. Invece io sto riceven­do richieste da parte dei miei asso­ciati che vogliono continuare a re­stare aperti, come a Porto Cesareo, o che hanno bisogno di bagnini, co­me a Vieste, e non ne trovano più in quanto spesso sono studenti che ri­prendono le lezioni dopo l’estate».I numeri sui flussi turistici puglie­si sembrerebbero incoraggiare que­sta tendenza. Nel 2022 le presenze a settembre sono aumentate rispet­to al 2019 (l’anno pre-Covid) del 5,3 nel mese di settembre e del 7,8 per cento a ottobre. In particolare si so­no incrementati gli arrivi degli stra­nieri (+10,8 a settembre e +3,5 a otto­bre) che hanno compensato il calo degli italiani. Esistono dunque buo­ni margini di crescita per la destagionalizzazione del turismo balnea­re soprattutto per quanto riguarda il mercato estero: inglesi, tedeschi, francesi o gli svizzeri che vanno in vacanza in autunno.