Il Gargano disse che

La giornata mondiale del malato (video) 7 Febbraio 2024 Ogni anno, l’11 febbraio, il mondo si unisce per celebrare la Giornata


La giornata mondiale del malato (video) 7 Febbraio 2024
Ogni anno, l’11 febbraio, il mondo si unisce per celebrare la Giornata Mondiale del Malato. Questa giornata è un tributo globale alla dignità e alla lotta dei malati di tutto il mondo. Fondatanel 1992 da Papa Giovanni Paolo II, questa giornata offre un’opportunità unica per riflettere sulle sfide che i malati affrontano ogni giorno e per rinnovare l’impegno a fornire loro cure accessibili e compassionate. Tale giornata ha lo scopo soprattutto di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle realtà dei malati e di chi se ne prende cura.In tutto il mondo, questa giornata viene osservata attraverso una varietà di eventi, come conferenze mediche, servizi religiosi, incontri di preghiera e attività di volontariato. Per la prima volta qui a Vieste viene tenuto un concerto a tal proposito. L’11 febbraio presso l’auditorium Falcone-Borsellino, alle ore 19,00, la scuola Nuova Diapason della prof.ssa Maria Candelma, ormai una realtà ultraventennale, ha organizzato un recital pianistico sulle musiche di Ezio Bosso accompagnate da letture del maestro di canto Michele Bottalico.Sarà un’occasione per riconoscere anche il ruolo fondamentale di cargiver, che dedicano il loro tempo ed energie per assistere coloro che sono malati.Tuttavia la Giornata Mondiale del Malato è molto più di una celebrazione; è anche un richiamo alla necessità di migliorare l’accesso alle cure mediche per tutti, indipendentemente dalla loro situazione economica o geografica; è un’opportunità per sollevare problemi come l’accessibilità finanziaria, la disparità di trattamento e la mancanza di risorse sanitarie in molte parti del mondo.Per Vieste e la scuola Nuova Diapason non vuole essere solo una giornata di polemiche, ma comunque di battaglia e di stimolo a sensibilizzare chiunque, in modo che nessuno si senta solo o abbandonato nella propria lotta contro la malattia.Gaetano Simone