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COLDIRETTI PUGLIA: A PARTIRE DAL 16 AGOSTO, SCATTA IL FERMO PESCA LUNGO LA COSTA ADRIATICA DELLA PUGLIA, DA MANFREDONIA A BARI 1


COLDIRETTI PUGLIA: A PARTIRE DAL 16 AGOSTO, SCATTA IL FERMO PESCA LUNGO LA COSTA ADRIATICA DELLA PUGLIA, DA MANFREDONIA A BARI 16 Agosto 2024
Il blocco, che durerà fino al 29 settembre, interromperà temporaneamente l’approvvigionamento di pesce fresco, ma sulle tavole sarà comunque possibile trovare una selezione di prodotti italiani.Si tratterà principalmente di pesce azzurro, come alici e sarde, oltre a spigole, orate, sogliole, cannocchie, vongole e cozze, provenienti dalla piccola pesca, dalle draghe e dall’acquacoltura.Coldiretti Pesca sottolinea l’importanza di prestare attenzione all’etichettatura sui banchi di pescherie e supermercati per garantire l’origine del prodotto.
A tal proposito, l’associazione ribadisce la necessità di introdurre l’obbligo di etichettatura dell’origine anche nei ristoranti, per evitare che prodotti esteri vengano spacciati per italiani.Il settore della pesca e dell’acquacoltura in Puglia ha un valore di 225 milioni di euro, con una flotta di 1.455 battelli, che rappresenta il 12,3% del totale nazionale.Le aree di Manfredonia, Molfetta, il sud Barese e il Salento sono le più vocate per la pesca, con prodotti come gamberi, scampi e merluzzi, oltre agli allevamenti in mare aperto di spigole, ombrine e orate.Tuttavia, quasi l’80% del pesce che arriva sulle tavole è di origine straniera, spesso senza che i consumatori ne siano consapevoli.Coldiretti Pesca Puglia organizza eventi nei Mercati di Campagna Amica per sensibilizzare i cittadini sulle caratteristiche del pesce nostrano e aiutare a fare scelte di acquisto più consapevoli.La crisi del settore ittico italiano, che dura da oltre 30 anni, è aggravata dalle crescenti importazioni, mentre la produzione locale è in calo.Coldiretti Impresapesca richiama l’attenzione sulla necessità di un fermo pesca che non sia solo una restrizione temporale, ma che protegga le risorse biologiche nelle fasi cruciali e sostenga la sostenibilità economica e sociale delle imprese coinvolteL’associazione consiglia ai consumatori di verificare l’area di pesca indicata sull’etichetta, preferendo le provenienze dall’Adriatico meridionale e settentrionale, dal Mar Ligure, dal Tirreno, dai mari di Sardegna e Sicilia, e dalle acque adiacenti di Malta e Corsica.Per il pesce congelato, è obbligatorio indicare la data di congelamento e, se venduto decongelato, deve essere chiaramente designato come tale.