Il Gargano disse che

Maroni: in Puglia 200 nuovi poliziotti


Maroni: in Puglia200 nuovi poliziotti
 
BARI – Sono 200 gli uomini e le donne delle forze dell’ordine, tra carabinieri e polizia, che giungeranno in Puglia nelle prossime settimane per rafforzare l’azione di contrasto al crimine organizzato sul territorio e per supportare l’attività investigativa. La decisione è stata presa nel corso di una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, presieduta dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in particolare relativa ai territori di Bari e Foggia. Alla riunione, che si è svolta presso la Prefettura di Bari, ha partecipato, tra gli altri, anche il capo della polizia, Antonio Manganelli, il comandante generale dei carabinieri, Leonardo Gallitelli, e il vicecomandante della guardia di finanza, Nino Di Paola. «Abbiamo disposto e deciso di inviare in tempi molto brevi uomini e donne delle forze dell’ordine, polizia e carabinieri, circa 200, nelle prossime settimane, investigatori – ha annunciato Maroni – e anche forze dell’ordine per il controllo del territorio, equipaggi per esempio, e il potenziamento delle varie strutture delle squadre mobili, uomini dello Sco, del Ros, che serviranno per rendere più efficaci le indagini, ma anche maggiore e migliore controllo del territorio». Secondo Maroni «Bari e Foggia sono il primo luogo nel quale esportiamo il modello di coordinamento già realizzato a Caserta-Napoli e nei prossimi mesi ne realizzeremo altri in altre regioni non solo del Sud». «La sinergia e il giusto equilibrio tra queste due azioni sta portando, lì dove abbiamo adottato questo modello Caserta-Napoli, a risultati veramente soddisfacenti». Per questo la prossima riunione sarà fatta prima di Natale, «un nuovo incontro di coordinamento – ha concluso il ministro – e proseguiremo poi fino a che servirà a mantenere questo impianto. Come detto a Caserta; non è un intervento stop».LA CONTESTAZIONE: «MARONI ASSASSINO»All'inizio dell'intervento del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, a Trani per inaugurare la nuova sede della Polizia giudiziaria, una decina di persone ha contestato verbalmente l’esponente di governo. Qualcuno ha urlato più volte la parola "assassino"; la contestazione è stata molto breve perchè il gruppo di contestatori, aderenti alla sinistra estrema, è stato isolato dalle forze di polizia e allontanato dalla piazza.«Abbiamo gridato "assassino" perché contestiamo in generale la politica di respingimento degli immigrati di questo governo, i suoi attacchi sociali e poi perchè per la morte di Stefano Cucchi ci sono responsabilità delle forze dell’ordine». Così il coordinatore regionale per la Puglia di Alternativa comunista, Michele Rizzi, spiega la contestazione attuata oggi a Trani nei confronti del ministro dell’Interno. «Ci hanno allontanati spintonandoci – ha aggiunto – e un nostro compagno è anche caduto facendosi male ad un braccio».