Il Gargano disse che

E' in libreria La cartografia del Gargano


E' in libreria La cartografia del Gargano
venerdì 27 novembre 2009 ore 17:37Speciale libri/4 Volume a cura di Antonio Ventura e Claudio Grenzi. Il promontorio pugliese dai tempi remoti ad oggi. Alcune rappresentazioni grafiche del nostro territorio. 'Imago Gargani´ Imago Gargani, é il titolo del volume a cura di Antonio Ventura e Claudio Grenzi che rivela l´intenzione di proporre come sia stato pensato e presentato il promontorio del Gargano dai tempi remoti sino ai giorni nostri, attraverso la consultazione degli antichi trattati geografici.Una serie di rappresentazioni dalla Tabula Peutingeriana alle successive carte nautiche e i portolani, che costituiscono il primo tentativo di riprodurre in maniera corrispondente alla realtà le coste con la loro descrizione morfologica. Le espressioni grafiche di tali informazioni si mantennero immutate fino al Cinquecento; i portolani informvano anche sui luoghi di approdo e di rifornimento d´acqua. Significativa é la carta nautica del 1311 di Pietro Vesconte nella quale compaiono centri portuali pugliesi tra cui Barletta, Manfredonia, Mattinatella e Mattinata.A metà del '500 la Regni Neapolitani Descriptio di Pirro Ligorio risulta piú accurata e riproduce la penisola a sud di Rimini, descrivendo con fedeltà le isole Tremiti e la sporgenza del Gargano. Nella carta di Mario Cartaro e di Antonio Stigliola, della fine del Cinquecento, la Capitanata appare abbastanza corrispondente alla realtà con un grande numero di informazioni paesaggistiche e logistiche e individua non anche le lagune e persino le torri di guardia costruite dai sovrani aragonesi.Durante l´Illuminismo, il geografo padovano Giovanni Antonio Rizzi Zannoni realizzó un nuovo Atlante del Regno che rappresenta uno dei lavori toponomastici piú rappresentativi. Nell´Atlante la Capitanata é ripartita in tre fogli e Foggia diventa il punto focale di un sistema collegato a raggiera con i luoghi abitati della provincia ed é anche punto di raccordo di tutta una rete secondaria di tratturi coinvolti nella stagionale migrazione delle pecore; ricordiamo infatti che la città dauna era la sede della Dogana delle pecore.Dalle corografie si passa poi ad illustrare la produzione relativa alle torri d´avvistamento, costruite come sistemi di difesa da Torre Mileto a Torre Monte Pucci ma anche Torre Portonuovo, Torre San Felice, Torre di Mattinata, descritte accuratamente da Carlo Gambacorta, marchese di Celenza Valfortore. Descritti anche i paesi del Gargano, da San Nicandro a Vieste. Due capitoli monografici sono dedicati alle isole Tremiti.L´ultima parte della rassegna contiene un breve cenno alla recente cartografia digitale con l´utilizzo della nuova tecnologia, in grado, attraverso il GIS e il SIT di mettere in relazione dati diversi e creare nuove informazioni partendo da quelle disponibili.Un progetto editoriale ambizioso quello di Ventura e Grenzi, reso possibile dall´impegno, tra gli altri, di Giuliano Parviero, ricercatore e conoscitore della cartografia garganica, di Mimmo Attademo, autore di suggestive fotografie aeree. Un modo originale per presentare l´evoluzione non solo cartografica ma anche storica e sociale del Gargano.