Il Gargano disse che

Da domani via all'alta velocità in Italia. E stop al Lecce-Torino


Da domani via all'altavelocità in Italia. E stop al Lecce-Torino
 
BARI - Da domani, con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale, Trenitalia inaugura la rivoluzione dell’alta velocità sulle tratte del centro-nord Italia, aprendo la sfida tra il treno e l’aereo. Così da Firenze basteranno 37 minuti per raggiungere Bologna; 1 ora e 45 per Milano; 2 ore e 45 per Torino; 2 ore e 03 per Venezia; 1 ora e 31 per Verona. Eppoi: Firenze e Milano saranno collegate con 44 treni veloci al giorno. Per la Puglia, invece, non cambia nulla. Anzi: Trenitalia, nonostante le assicurazioni dell’amministratore Mauro Moretti, «taglierà » il collegamento da Lecce a Torino. Da domani questo treno prevederà oltre al cambio a Bologna una durata del viaggio di 9 ore e 50 minuti e il biglietto costerà 128,50 euro. Prima della «rivoluzione», invece quel viaggio durava 10 ore e 47 minuti, e costava 77,40 euro: si risparmierà meno di un’ora di viaggio su un totale di circa 11 ore, a fronte di un aumento del prezzo del 66 per cento. Una batosta per i pugliesi abituati da sempre ad essere cittadini di seconda classe. Indignato per questo trattamento da terzo mondo l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Mario Loizzo: «Il treno notturno - dice l’assessore - c’è sempre: stessi orari stesse tariffe. Il problema invece riguarda l’altro treno sulla stessa tratta che parte al mattino. Così i passeggeri oltre a scendere dal treno per trasferirsi su un altro devono anche caricarsi il costo dell’alta velocità». E allora? «Intanto dico - aggiunge Loizzo - che non è possibile che si facciano queste modifiche senza neppure consultare le Regioni. Non è possibile che il governo tratti la Puglia e il sud in questo modo. Escluso il Roma Bari, con la Frecciargento, tutti gli altri collegamenti da e per la Puglia verso il nord sono da terzo mondo, una condizione di assoluta indecenza». Loizzo ha già scritto al ministro dei trasporti per chiedere di intervenire su Trenitalia: «E se Rocco Palese ha denunciato il silenzio dei parlamentari pugliesi io dico che forse anche il ministro Fitto avrebbe dovuto fare qualcosa». Ieri su questo argomento è intervenuto il consiglio regionale approvando all’unanimità un ordine del giorno. Sulla vicenda interviene l’on. Adriana Poli Bortone che, oltre a definire «inconcepibile che Trenitalia continui a privare il nostro territorio delle più elementari possibilità di trasporto », chiede anche la diminuzione del 50% del costo dei biglietti sui treni a lunga percorrenza da e per la Puglia.FRANCO GIULIANO