Il Gargano disse che

AAG: DALLE PAROLE AI FATTI i


AAG: DALLE PAROLE AI FATTI
 La sigla AAG sta prendendo piede e più d’uno ormai sa cosa significhi. AAG uguale “Associazionismo Attivo Garganico”, nato il 9 gennaio 2009 e il suo primo anniversario festeggiato a Vico del Gargano il 9 gennaio 2010. AAG uguale “Attivati Amico Garganico”, movimento di proposte, idee, progettualità da coniugare insieme e non relegare nell’ambito delle chiacchiere da salotto. AAG uguale “Associazioni Avanzate Genuinamente”, senza sotterfugi, senza scopi sottintesi o - peggio - reconditi (almeno si spera, salvo vederlo poi tradursi in Partito Politico…), una corrente di pensiero unificante e generalizzato che traduca le parole in fatti.E i fatti stanno arrivando. Un primo passo l’ha compiuto il “gruppo” di Vieste (Di Carlo, Santoro e altri) costituendo il Comitato del Mare, a tutela delle nostre acque. Il secondo sta per attuarsi: chiamata alle armi (metaforiche) per sostenere qualità della vita e vivibilità senza deturpare il paesaggio, quel panorama invidiato da mezzomondo che Madre Natura ci ha affidato e, se non lo trattiamo coi guanti gialli, un giorno se ne riapproprierà senza badare a modalità e tattiche diplomatiche.La “piazza d’armi” è stata individuata in una location di Ischitella capace di raccogliere una quindicina di persone (“honni soit qui mal y pense”) i cui posti a disposizione saranno occupati dai rappresentanti dell’AAG per conoscere in anteprima cosa si voglia fare dell’orizzonte marino di Foce Varano, in agro ischitellano. La data è quella di domani, 14 gennaio non di un anno che verrà ma di un anno che si è già affacciato regalandoci tante sorprese. Fra le altre questa, dell’Amministrazione del piccolo Comune garganico che vuole piazzare pale eoloche off shore di fronte alla sua costa. L’ora? Le 19.L’AAG vuole dimostrare a chi ancora non l’avesse capito che ora c'è un Gargano che non ci sta a queste… intuizioni partorite dalla sera alla mattina. A detta degli organizzatori “non bisogna gongolarsi sui successi”, occorre invece “agire per non ritrovarsi fra tre mesi a dover organizzare un convegno sull'eolico di Ischitella”. Vuole dimostrare, inoltre, che “la nostra massiccia presenza di domani” potrebbe diventare “un vero segnale per tutto il Gargano” con l’intenzione di “spegnere un fuoco” e far sì che “di eolico non se ne parli più a Ischitella”.IL PRECEDENTE = Il 19 agosto 2009, “mentre chi più chi meno - scrive un mese fa Gaetano Berthoud dell’Associazione vichese ‘Io Sono Garganico’ - si dedica a qualche giorno di ferie, magari con un bel bagnetto in mare, c’è un Comune che non conosce soste e lavora con applicazione e sacrificio agli impegni. E’ appunto il Comune di Ischitella che, nel bel mezzo di feste e festicciole, si riunisce in Consiglio e delibera qualcosa di davvero scandaloso per il territorio, aggiungiamoci vergognoso per l’etica e mancanza totale di chiarezza.“Delibera - continua - che la società Seva srl, ‘VISTO’ quello e ‘VISTO’ quell’altro, può tranquillamente procedere alla progettualità di impiantare ottanta pale eoliche nel mare al largo di Foce Varano, per la precisione a sei chilometri dalla spiaggia, quindi tranquillamente visibili da Foce Varano, Ischitella, Vico, Torre Mileto, Rodi, San Nicandro e Lesina. A questo si aggiunge - conclude - che chiunque attraverserà il nostro mare in direzione Tremiti, parliamo di milioni di turisti l’anno, passerà dinanzi a questo Parco Eolico, per il quale suggerisco un chiosco così da creare attrattiva ai naviganti”.Le motivazioni di una decisione simile le spiega lo stesso Berthoud. “Diaboliche iniziative - le definisce - di alcuni Comuni, pronti a risolvere i loro problemi di bilancio, o meglio, l’incapacità di gestione di un territorio, con colpi di bacchetta magica comodamente seduti in poltrona”. Una delibera, quindi, mirata a risanare le casse del Comune. In buona sostanza, mettiamo le pale eoliche al largo e i soldi per risanare arriveranno. “Un’idea - afferma il presidente di ‘Io Sono Garganico’ - che dimostra totalmente come alcuni Comuni del Promontorio manifestino tutti i loro limiti nella capacità di gestione di un territorio, continuando a non pensare a grandi sacrifici, idee e opportunità per renderlo vincente, ma preoccupandosi solo di dove andare a trovare la pezza a colori per risolvere ‘l’ultimo dei problemi’, senza pianificazioni strategiche e sviluppo imprenditoriale”.E’ questa maniera di gestire la cosa pubblica che rende inveleniti i membri dell’AAG (di cui l’Associazione vichese è parte integrante, anzi la promotrice del movimento che non vuole sostituirsi alle Istituzioni ma colmarne i vuoti e annullarne le ‘nefandezze’). E’ contro questo modo di intervenire su un territorio, di cui non siamo proprietari ma affittuari in attesa di consegnarlo alle generazioni future, che si scaglia l’AAG (uguale stavolta ad “Avanti A [tutto] Gas”). E l’appello è uno solo: “Domani tutti a Ischitella!”Piero Giannini