Il Gargano disse che

Tornatore: «Da anni sogno di girare un film in Puglia»


Tornatore: «Da annisogno di girareun film in Puglia»
 
di MARIA GRAZIA RONGO BARI - La Puglia, Giuseppe Tornatore ce l’ha nel cuore, sin da quel lontano 1988, quando il regista siciliano, alla sua seconda prova d’autore, portava a Bari, al Festival «Europa Cinema», una pellicola della durata di oltre tre ore. Fu un successo che però non corrispose subito a quello del botteghino. Due anni dopo, lo stesso film, accorciato, rimontato, rimodellato nelle mani del suo autore, in una notte memorabile per il cinema italiano, fu premiato con l’Oscar. Naturalmente stiamo parlando di Nuovo cinema Paradiso, capolavoro di Tornatore che, ieri sera è tornato nella città che gli «portò fortuna». E chissà se già ventidue anni fa «Peppuccio», come lo chiamano gli amici, aveva in animo, di ambientare un suo film in Puglia, fatto sta che ieri sera, a Bari, si è lasciato sfuggire che «c’era un progetto di girare un film in Puglia, perché questa terra, con la sua splendida luce, è fatta per il cinema». Sulla questione se il film verrà realizzato o meno, il regista è stato piuttosto vago, ma certo oggi, la Puglia, con il lavoro dell’Apulia Film Commission e il cineporto appena inaugurato, offre tutte le possibilità per girare pellicole anche ai grandi registi che sugli scaffali delle loro librerie conservano l’ambita statuetta dorata. Tornatore era a Bari per accompagnare il suo ultimo film: Baarìa, in concorso al Bif&st, la rassegna cinematografica diretta da Felice Laudadio e organizzata dalla stessa Apulia Film Commission. «Il film della maturità – come lui stesso ha detto durante la presentazione, poco prima della visione, al cinema Galleria – anche se avrei voluto aspettare ancora un po’ a farlo, perché forse a sessant’anni avrei messo la giusta distanza tra me e la mia memoria personale » (la sala ha fatto registrare il tutto esaurito). Un film che ha fatto il giro del mondo riscuotendo successo e che «è felice di fare l’ultima tappa della sua tournée proprio a Bari» - ha concluso il regista tra gli applausi. E ieri sera, sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli, il regista Marco Bellocchio (protagonista in mattinata della seconda «lezione di cinema») ha ritirato il «Premio Fellini 8 ½» per l’eccellenza artistica che gli è stato consegnato dai giovani protagonisti di Baarìa, Margareth Madé e Francesco Scianna. Subito dopo, l’anteprima italiana di Bright star, storia d’amore e di poesia incentrata sulla figura del poeta inglese John Keats, per la regia di Jane Campion. In platea anche Tornatore, Marco Risi, Citto Maselli, perché il Bif&st è anche questo: un luogo d’incontro tra generazioni di cineasti che hanno reso grande il cinema italiano nel mondo. OGGI IL FILM DI SCIARRA SUL PETRUZZELLIE VENDOLA INTERVISTA MASELLIEcco il programma odierno del «Bif&st» di Bari. La lezione di cinema al Kursal Santalucia alle 11 è dedicata a Francesco Maselli. A porgere le domande un intervistatore d’eccezione, il governatore pugliese Nichi Vendola. Alle 20 al Petruzzelli Maselli riceverà il «Premio Fellini 8 ½». Anteprima alle 20.10 al Petruzzelli per la proiezione della fiction Rai «C’era una volta la città dei matti» di Marco Turco, il film, in due puntate, sul grande psichiatra Franco Basaglia, preceduto - alle 15 nella Camera di Commercio - dal dibattito su «Attività espressive e follia a partire da Basaglia» con con Turco, Giuseppe Dell’Acqua, Marcello Nardini, Nichi Vendola. Iniziano oggi i laboratori dedicati ai mestieri del cinema. Dalle 15 gli iscritti ai corsi potranno seguire le lezioni di sceneggiatura di Doriana Leondeff e Daniele Cesarano, il laboratorio di critica di Paolo D’Agostini e quello per attori tenuto da Barbara Giordani e Beatrice Kruger. I lungometraggi in concorso al Galleria (sala 1) sono «Marpiccolo» di Alessandro Di Robilant alle 16, seguito alle 18.30 da «Vincere» di Marco Bellocchio. Alle 21.15 al Galleria (sala 1) «Chi è di scena. Il Petruzzelli torna a vivere» di Maurizio Sciarra.