Il Gargano disse che

Cane e gatto in cerca del padrone: come 2 Hachiko all’autogrill di Andria


Cane e gatto in cerca del padrone: come 2 Hachiko all’autogrill di Andria
 
di ALDO LOSITO ANDRIA - Abbandonato tre mesi fa, non ha mai smesso di cercare il suo padrone. Anche Andria ha il suo Hachiko, un cane di piccola traglia, dolce, silenzioso ma dagli occhi tristi. La trama del film con Richard Gere (attualmente al cinema) è contestualizzata all’autogrill della stazione di servizio «Canne della battaglia» sull’ autostrada A14, nel tratto che da Andria porta a Canosa. Non è difficile trovalo, perché (appena parcheggiato) è proprio il cane che si avvicina ad ogni avventore. Nel film, il bel cagnolino cerca il padrone alla stazione ferroviaria per dieci lunghi anni, invece all’autogrill il bastardino squadra ogni cliente. Lo segue e poi si allontana dopo aver capito che non si tratta del suo padron e. «È diventato la nostra mascotte», dice Giuseppe Caressa che lavora da due anni all’auto - grill Sarni. «Non è la prima volta che i cani si intrattengono nel parcheggio - aggiunge Caressa - ma questo è particolare, perché ti fa compassione proprio per la sua tristezza». Il cane comincia la sua ricerca dalle prime ore del mattino fino a quando diventa buio. «Probabilmente ha la sua casetta sotto uno degli ulivi del terreno limitrofo - spiega Giuseppe - ma appena diventa giorno inizia a cercare il padrone che probabilmente lo ha abbandonato nelle vicinanze». Intanto è stata iniziata una vera e propria gara di solidarietà per il cane, chiamato simpaticamente “Peppiniello”. «Tutto il personale si è affezionato così tanto a Peppiniello che gli porta da mangiare ogni giorno - conclude Caressa - abbiamo anche avvisato il canile, ma quando sono arrivati gli addetti, Peppiniello è riusciuto a fuggire con astuzia, mentre sono strati acciuffati altri randagi». A segnalare la storia dell’Hachiko di Andria è stato Alessandro Giuliani, giornalista di Rimini, giunto nel capoluogo della sesta provincia per seguire (domenica scorsa) la partita di calcio di Prima divisione. «È una storia che mi ha emozionato - racconta Giuliani - Il cane guarda ogni cliente e si vede che è molto triste. Le gentilissime impiegate del Grill, non potendolo portare nelle loro piccole abitazioni, lo accudiscono e gli danno da mangiare. Ma lui sembra inconsolabile. Spero che qualcuno possa allevarlo per come merita». 
La storia raddoppia, perché nella stessa stazione di servizio c’è anche un gatto con lo stesso destino. È tutto nero, ma ai superstiziosi risponde regalando dolcezza e simpatia. «Ho vissuto trent’anni in Germania ma non ho mai visto animali abbandonati - dice il benzinaio Vincenzo Del Latte - sia il gatto che il cane fanno tanta tenerezza. Il gatto si lascia più coccolare e si mette in una posizione strategia per osservare tutte le auto che arrivano alle pompe di benzina. Anche lui è alla ricerca del padrone che lo ha abbandonato». «È bello vedere ogni giorno - aggiunge l’altro benzinaio Vincenzo Mastrodonato - la gente che scende dalle auto e va a comprare del cibo per nutrire questi poveri animali. Spero che la loro ricerca vada a buon fine».