Da Lucera ad Haiti«Io volontario dove viaggia l’inferno»
di LUCIA LA GATTA“Stanotte parto per Haiti”. L’sms breve ma efficace giunge poco tempo dopo la notizia del terremoto e da quello che l’O nu ha definito “il peggiore disastro mai affrontato”. Ad inviarlo Gianluca Montepeloso, lucerino, da anni a Milano dove lavora come agente di polizia penitenziaria, presso il Carcere di Opera, e volontario dell’Associazio ne Fondazione Francesca Rava di Milano, istituita con lo scopo di aiutare l'infanzia in condizioni disagiate nei paesi più poveri del mondo. Il suo secondo sms, arriva a poche ore dal suo arrivo nel Paese caraibico: “qui vedo solo morti, e c’è tanto da lavorare presso la Fondazione, Bertolaso ha disposto che ci sia la base operativa dei soccorsi italiani”. Intanto, il bilancio, fino a questo momento, è di circa 200mila morti, e l’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien, a Tabarre, miracolo italiano nell’infer no di Haiti, è stato scelto come base della Protezione civile Italiana, giunta ad Haiti. Unico ospedale pediatrico dell’isola e il più grande dei Caraibi, assiste 25.000 bambini l’anno, inaugurato nel 2006, è stato realizzato con il determinante contributo della Fondazione Rava che rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria internazionale N.P.H. – Nuestros Pequenos Hermanos, presente ad Haiti da oltre 20 anni con numerosi progetti a sostegno dell’inf anzia. Danneggiato dal terremoto, è stato evacuato in attesa di sicurezza sull’agibilità, i 150 bambini degenti al momento del sisma sono al momento alloggiati nel giardino dell’ospedale, ma il pronto soccorso è operativo come pure le due sale operatorie. E i fantasmi che già affollavano i sogni di questo popolo sembra non debbano svanire al risveglio - per chi riesce a dormire - se non resta occhi sbarrati a guardare tra le macerie un inferno che non sembra mai dover aver fine. L’ospedale che è diventato centro nevralgico dei soccorsi internazionali, e che sorge accanto all’Ambasciata americana, è presidiato dagli elicotteri dell’Onu . Intanto, l'unico panificio attivo rimasto a Port au Prince è quello di “Francisville - citta' dei mestieri”, costruita dalla Fondazione accanto all'ospedale: ad esso sta convergendo la farina rimasta nell'isola e la panificazione è continuamente attiva per sfamare non solo i pazienti dell'ospedale. L’appello va in un’unica direzione: servono urgentemente fondi per sostenere i soccorsi medici d’emergenza, l’acquisto di mezzi meccanici per gli scavi e la rimozione di cadaveri e macerie dalle strade e per salvare i dispersi, per i primi interventi di ripristino dell’ospedale. Per aiutare: Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus Tel 0254122917 bollettino postale su C/C postale 17775230; bonifico su c/c bancario BANCA Mediolanum SpA, Ag. 1 di Basiglio (MI) IT 39 G 03062 34210 000000760000 carta di credito on line su www.nphitalia.org o chiamando lo 02 5412 2917, causale: terremoto Haiti.