Il Gargano disse che

PORTO DI VIESTE - APPROVATO IL PROGETTO PER IL DRAGAGGIO, PRONTI CIRCA 5 MILIONI DI EURO


PORTO DI VIESTE - APPROVATO IL PROGETTO PER IL DRAGAGGIO, PRONTI CIRCA 5 MILIONI DI EURO
domenica 31 gennaio 2010Nel mentre si attende la conferenza di servizi, fissata per il prossimo 8 febbraio, per l’approvazione del progetto esecutivo dei lavori relativi al secondo lotto del porto turistico, la giunta municipale ha approvato il progetto preliminare per il finanziamento, già disponibile, di alcuni interventi, indispensabili per il buon funzionamento dell’approdo.
Si tratta, in particolare, del dragaggio completo dello specchio portuale, della messa in sicurezza del molo sopraflutto e della realizzazione di un impianto fotovoltaico per i servizi portuali. Costo complessivo degli interventi, circa cinque milioni di euro, precisamente 4 milioni 953 mila, somma che la Regione ha messo a disposizione del Comune di Vieste nell’ambito dell’accordo di programma quadro denominato “Realizzazione di interventi a sostegno dello sviluppo locale a favore della portualità turistica”. Il progetto in questione, redatto dall’ufficio tecnico comunale, è stato inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2009/2011 ed è riportato nello schema del programma triennale 2010/2012 che il Comune di accinge ad approvare.Gli interventi che la Regione dovrà finanziare si rivelano di vitale importanza per il buon funzionamento del porto turistico la cui gestione, com’è noto, è stata affidata all’associazione temporanea d’imprese Cidonio-Acquatecno, che sta già operando per l’attività a partire dalla prossima estate. A regime, il porto turistico di Vieste rappresenterà l’infrastruttura di maggior rilievo di tutto il Gargano, potendo ospitare complessivamente circa mille imbarcazioni, dalle più piccole sino a quelle di oltre 30 metri di lunghezza e potendo anche garantire la presenza di strutture per la cantieristica navale. Il porto, però, stando ad alcune relazioni tecniche in proposito, non potrà operare in condizioni di pieno regime e sicurezza fintanto che non saranno realizzati due essenziali interventi, vale a dire il dragaggio dell’intero bacino portuale e il “rifiorimento” della mantellata del molo sopraflutto. Allo stato attuale, infatti, si riscontra la presenza di bassi fondali nell’ambito dello specchio d’acqua, con situazioni di estrema criticità che, tra l’altro, non consentono, ad esempio all’autorità marittima, di svolgere in presenza di moto ondoso i previsti servizi di soccorso e di assistenza. Inoltre, la presenza di secche all’interno del porto non permette l’ingresso di natanti con chiglia pronunciata e costringe gli altri natanti a percorrere rotte di navigazione, all’interno del bacino, e manovre di ormeggio in condizioni di carente sicurezza.Di qui la necessità di prevedere il dragaggio dei fondali in modo da consentire la regolare navigazione e offrire ad ogni tipo d’imbarcazione la sicurezza per l’attracco. Il progetto redatto prevede il prelievo della sabbia, fino a costituire fondali di circa 5 metri di media, e il trasporto della stessa sulla spiaggia di Pizzomunno (o del Castello) per il ripascimento della stessa, necessario a causa della persistente erosione marina.Gli interventi proposti per il finanziamento, riguardano anche il contenimento delle fonti d’inquinamento attraverso la realizzazione di un impianto di generazione di energia, con utilizzo della fonte solare, della potenza di circa 170 kilowatt da installare sul muro paraonde del molo di sopraflutto. Molo, questo, che l’impresa Cidonio sta allestendo in questi giorni per l’attivazione del porto che, finalmente, dopo non poche peripezie, si sta animando a beneficio di turisti e residenti.Gianni Sollitto