Il Gargano disse che

Polizia inflessibile contro chi «alza il gomito»


Polizia inflessibilecontro chi«alza il gomito»
 
di GIANPAOLO BALSAMO BARLETTA - «On the road», sulla strada per una notte, in compagnia degli «angeli custodi» della sicurezza stradale. Insieme a chi, ogni giorno, fa della sicurezza stradale, della prevenzione e della repressione delle infrazioni il proprio credo, una delle ragioni primarie del proprio lavoro. E così il cronista con l’immancabile taccuino e la fedele macchina fotografica, assieme agli uomini della Polizia di Stato, della Polstrada e della Polizia municipale, si ritrovano un caldo giovedì sera pre-ferragostano alla periferia di Barletta, una città invasa da migliaia di persone, giunte dall’intera Puglia per assistere al concerto di Dalla-De Gregori. Il compito affidatoci (documentare il comportamento egli automobilisti dopo l’entrata in vigore delle nuove norme del Codice della strada che prevedono, tra l’altro, l'inasprimento delle sanzioni per la guida sotto l'influenza dell'alcool - art. 186 - e per la guida in stato di alterazione psico-fisica determinata da uso di sostanze stupefacenti - art. 187) non è certo semplice ma il fatto di stare a stretto contatto con chi è solitamente visto come il «nemico» dell’automobilista, ci entusiasma a tal punto da farci perdere anche la cognizione del tempo. Ore 22.30. Le due pattuglie della sottosezione di Barletta della Polstrada (ai comandi dell’ispettore capo Franco Pompilio), le volanti del commissariato di Barletta (ai comandi del vice questore aggiunto Santa Mennea) e gli uomini della Polizia municipale di Barletta (ai comandi del maggiore Franco Crudele) si sono già posizionati sulla trafficata via Trani, a non molta distanza dal luogo dove è in corso il mega evento musicale. Gli agenti hanno indossato i manicotti e i copricappello fosforescenti, in mano hanno ben in vista le palette, i lampeggiatori inondano l’intero tratto stradale di luce azzurra.«Non è la prima volta - spiega Santa Mennea che coordina la task force interforze - che si scende in strada insieme per prevenire gli incidenti e diffondere la cultura della sicurezza stradale, soprattutto tra i più giovani. Lo scopo di questi controlli - organizzati di concerto tra il questore di Bari, Giorgio Manari, il comandante della Polstrada Bari Leonardo Rufini ed il comandante della Polizia municipale di Barletta, Savino Filannino - è quello di migliorare la sicurezza stradale limitando i fattori di rischio e, per questo, la scelta di istituire i posti di blocco non può che cadere in prossimità dei ritrovi notturni, sulle arterie più trafficate durante le ore notturne sulle quali spesso si verificano incidenti gravi». Ore 22.50. La prima vittima a cadere nella «rete» è un «Suv» con a bordo una giovane coppia. L’auto proviene dalla vicina Trani e la sua andatura appare sostenuta. Puntuale, pertanto, si abbassa il palettino che obbliga l’alt. Il giovane automobilista con i capelli ingelatinati e la camicia bianca ben stirata, risulta negativo alla prova dell’«Alcol-Blow», uno strumento giallo, grande come una torcia elettrica: la Stradale lo definisce «precursore», perché viene prima dell'etilometro, i ragazzi lo chiamano «la banana». Il giovane soffia e risulta positivo. Per questo scatta il controllo con l’etilometro che lo condanna: ha bevuto più del consentito. La patente gli viene ritirata. Ore 01.00. La task force si sposta su via Andria. Il mega concerto è da poco finito. Si ritorna a casa, forse dopo aver bevuto qualche birra di troppo. Un’altra patente viene ritirata. «Fanno bene - ci dice qualcuno che, incuriosito, guarda gli uomini in divisa mentre lavorano - ad organizzare tali servizi di prevenzione. Spesso, infatti, dopo una notte trascorsa in discoteca, molti hanno il coraggio di mettersi alla guida nonostante siano completamente "fatti" o abbiano il cervello "fuso"». E sì, il divertimento è una cosa, rischiare la vita è un’altra.