Il Gargano disse che

Oggi incontro decisivo con la Uil a Peschici per il lavoro


Oggi incontro decisivo con la Uil a Peschici per il lavoro
PESCHICI - "Il tempo stringe, tra poche settimane siamo a Pasqua e poi c'è Pentecoste, le strutture turistiche dovranno fare i preparativi per le aperture. Se a Peschici c'è un grave problema di occupazione in nero, mascherata, bisogna che i responsabili facciano la loro parte". Elio Dota, responsabile sindacale provinciale della Uil Tucs, non si tira indietro quando deve parlare del dossier Peschici. La petizione avviata da un suo iscritto, Michele Fasanella, e da altri amici per chiedere l'avvio dei cantieri e la ripresa dei contratti di lavoro, non lo ha trovato spiazzato. E mentre le firme sono arrivate a più di 250 e della questione è stato interessato il prefetto, oggi pomeriggio Dota avrà un incontro con il sindaco pro-tempore, Afferrante, per tentare un'ipotesi di incontro congiunto con operatori turistici e commerciali del paese. L'obbiettivo? Sbloccare i lavori pubblici e privati, paralizzati dopo l'inchiesta giudiziaria che ha portato in carcere funzionari e amministratori, compreso il sindaco eletto dai peschiciani. La petizione lamenta infatti che dopo la scoperta delle numerose illegalità che hanno contraddistinto l'amministrazione in carica, in Comune non si muove un foglio. Così la maggior parte dei lavoratori stagionali non riesce a mettere insieme neppure i giorni necessari per la disoccupazione speciale e non solo quella ordinaria.  Una catastrofe per molte famiglie che non riescono a far quadrare i bilanci. "Con calma e determinazione spiegheremo le ragioni dei lavoratori disoccupati che credo siano ben note a questa giunta - conclude Dota - Se dunque Afferrante ci porterà, in un paio di settimane al massimo, una soluzione e assunzioni possibili nel giro di poche settimane, prima dell'avvio della stagione turistica, tanto di guadagnato. Altrimenti chiederemo al signor Prefetto che nomini un commissario, un tecnico che esamini le pratiche bloccate e sblocchi i cantieri regolari. La gente non può più aspettare".