Il Gargano disse che

Mimino: è terribile essere accusati di aver nascosto Sarah «E' la fine di un incubo»


Mimino: è terribileessere accusatidi aver nascosto Sarah«E' la fine di un incubo»
 
 
Risorse correlate«E' la fine di un incubo»• LA CRONACA DI IERI 
di MIMMO MAZZA TARANTO - Tornano in libertà Carmine Misseri e Mimino Cosma, arrestati lo scorso 23 febbraio con l’accusa di aver aiutato Michele Misseri - di cui sono rispettivamente fratello e nipote - nell’occultare il cadavere di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto scorso. Lo ha deciso ieri sera alle 21, dopo quasi sette ore di camera di consiglio, il tribunale del riesame, accogliendo il ricorso formulato dagli avvocati Lorenzo Bullo (per conto di Carmine Misseri), Raffaele e Serena Missere (per conto di Mimino Cosma). Le motivazioni della decisione del tribunale (presidente Alessandro De Tomasi, relatore Massimo Demichele, a latere Paola Incalza) si conosceranno entro 5 giorni. Ieri sera in cancelleria è stato depositato unicamente il dispositivo con il quale viene accolto il ricorso e dunque ordinata l’immediata liberazione dei due indagati. I due indagati hanno lasciato il carcere ieri sera alle 22. Alla Gazzetta Mimino Cosma ha detto: "Mai mi sarei aspettato di finire in carcere per questa storia. E' stata una esperienza iniziata in maniera terribile perché terribile era l'accusa di aver gettato in un pozzo una ragazzina che ha l'età di mio figlio. Spero che ora sia tutto finito". Sui motivi della decisione, alquanto sorprendente visto che finora il tribunale del riesame aveva sempre validato le decisioni del gip Martino Rosati, al momento si possono fare solo supposizioni. L’udienza al riesame di martedì scorso era stata aggiornata a ieri dopo che gli avvocati Raffaele e Serena Missere avevano eccepito sulla mancata consegna alla difesa delle intercettazioni ambientali tra Mimino Cosma e la moglie Maria Ferrara depositate dal procuratore aggiunto Pietro Argentino e dal sostituto Mariano Buccoliero direttamente in aula. I legali di Mimino Cosma avevano denunciato la violazione del diritto di difesa. Si tratta di intercettazioni compiute a novembre nelle quali Cosma e la moglie Maria Ferrara commentano l’inchiesta sull'omicidio di Sarah Scazzi e gli interrogatori cui sono stati entrambi sottoposti dai carabinieri quali persone informate sui fatti. I loro colloqui vengono captati da una cimice piazzata nell’auto della coppia. Per i legali di Cosma non solo sono irrilevanti ai fini dell’accertamento della verità - ed in effetti non c’è davvero nulla riguardo il reato ipotizzato - ma sono anche parziali in quanto la Procura non ha provveduto al deposito di tutte le intercettazioni, come previsto dal codice, ma soltanto di quelle ritenute rilevanti ai fini investigativi, impedendo così alla difesa di valorizzare invece i colloqui favorevoli agli indagati. Gli avvocati Missere ieri hanno lamentato anche la mancata trasmissione del verbale relativo all'incidente probatorio del 19 novembre scorso, in cui Michele Misseri fornì la sua ultima versione dei fatti confessando di aver nascosto da solo il corpo della nipote quindicenne, senza aiuto di alcuno. Carmine Misseri e Mimino Cosma sarebbero rimasti in carcere sino al 23 marzo in quanto il gip Martino Rosati aveva disposto nei loro confronti la custodia a tempo, rilevando nei loro confronti unicamente il pericolo di inquinamento delle prove. L’annullamento degli arresti costituisce una pesante battuta d’arresto per una inchiesta che sembrava vicina alla sua definizione. ORE 13:32 - NIPOTE MISSERI,IN CARCERE INNOCENTE MI DEVONO SPIEGARE “Sono stato in carcere 16 giorni da innocente. Ora sono felice, ma spero che finisca tutto al più presto. Mi devono spiegare perchè è accaduto tutto questo. Non avrei mai fatto quello che mi contestano, occultare il cadavere di una bambina”. Sono le prime parole – riferisce l'avv. Raffaele Missere – pronunciate dopo la scarcerazione da Cosimo Cosma, detto Mimino, 43 anni, nipote di Michele Misseri. Cosma, arrestato il 23 febbraio scorso con l’accusa di concorso nella soppressione del cadavere di Sarah Scazzi, è tornato in libertà nella tarda serata di ieri su disposizione del Tribunale del riesame. “E' stata – ha aggiunto Cosma – una esperienza terribile. Sono stato diversi giorni in isolamento senza televisioni, senza giornali. Spero che sia fatta giustizia”. Ad accogliere Cosma, che è uno dei nipoti prediletti di Michele Misseri, c'erano la moglie e il figlio di 15 anni, che era stato compagno di classe di Sarah Scazzi. “Attendiamo di conoscere le motivazioni del provvedimento - dice all’ANSA l’avv. Raffaele Missere, difensore di Cosma – per fare i prossimi passi. Sin dal primo momento abbiamo contestato l'interpretazione che la procura dava delle intercettazioni ambientali. Nei dialoghi tra Cosma e la moglie non c'è nulla per risalire alla responsabilità diretta o indiretta del mio assistito”.