Non solo lotteria degli scontrini e «cashback» fino a 300euro all’anno, ma anche «super cashback», una sorta di lotteria per gli habitué dei pagamenti elettronici. Dal 2021 i primi 100 mila che nel corso dell’anno avranno effettuato più transazioni digitali (con carta, bonifico bancario o postale online e app) riceveranno un premio da 3.000 euro ciascuno. Per vincere non avrà alcun peso il valore delle transazioni, bensì solamente il loro numero. I «cashback» da 300 euro intanto, partiranno a dicembre. Le spese tracciabili effettuate fino a 1.500 euro al semestre verranno rimborsate per il 10% (150 euro) sul conto corrente del consumatore. La lotteria degli scontrini prevederà dal gennaio prossimo estrazioni settimanali, mensili e annuali, con premi fino a un massimo di 5 milioni di euro per i vincitori, cioè quanti abbiano pagato con carta e richiesto lo scontrino alla cassa nel periodo considerato, avendo previamente scaricato l’app con cui collegare la ricevuta al proprio codice fiscale e al conto corrente su cui verrebbe accreditata la vincita.
Dal 1 ottobre i privati per accedere ai servizi Inps servirà lo Spid mentre tutte le imprese dovranno avere la Pec. Addio al Pin quindi, che non verrà più rilasciato dall’istituto di previdenza nazionale. L’Inps tuttavia manterrà attiva la procedura di accesso tramite Pin anche dopo il 1 ottobre 2020 per coloro che non possono avere accesso alle credenziali Spid e per i soli servizi a loro dedicati (come ad esempio i minori di diciotto anni o i soggetti extracomunitari. Per tutti gli altri utenti, i Pin già in possesso conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria che sarà comunicata successivamente dall’Inps.
Dal 15 novembre anche il Ministero del Lavoro avrà lo Spid come unico strumento di accesso. E col tempo tutte le altre amministrazioni si adegueranno per arrivare entro la primavera del 2021, a una completa uniformazione delle credenziali di accesso. Per ottenere lo Spid bisogna accedere al sito del Governo inserendo i dati anagrafici corredati di indirizzo di posta elettronica e numero di cellulare tenendo a portata alcuni documenti, Carta di identità e codice fiscale in primis. Per la validazione dei dati occorrerà registrarsi presso uno degli identity provider autorizzati ed elencati dopo di che si otterranno le credenziali per l’accesso a tutti i servizi della PA.
Sul numero fisso di casa o addirittura sul proprio cellulare, chiunque può essere raggiunto da chiamate di operatori che per catturare 1’ attenzione forniscono informazioni che poi, ad una verifica, possono rivelarsi ingannevoli. Cosa fare per evitare truffe? E’ buona norma diffidare se chi chiama non rilascia nome e codice numerico per un’eventuale identificazione successiva. Memorizzare il numero che ha chiamato. Contattare l’azienda di telefonia, di luce o gas che sia, per verificare se le notizie che vi sono state comunicate sono vere. Fare un’ulteriore verifica, ricontattando il numero che ha chiamato. Se il numero risulta non raggiungibile, com’è nella maggioranza dei casi, la chiamata potrebbe essere ingannevole.
Sconto del 40% sulla Tari se il comune non raccoglie i rifiuti. Lo ha stabilito la Cassazione ribadendo che “la tassa è dovuta indipendentemente dal fatto che l'utente utilizzi il servizio di smaltimento dei rifiuti. L'omesso svolgimento, da parte del Comune, del servizio di raccolta - sebbene istituito ed attivato - nella zona ove è ubicato l'immobile a disposizione dell'utente comporta non già l'esenzione dalla tassa, bensì la conseguenza che il tributo è dovuto ma in misura ridotta. Nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la Tari è dovuta in misura non superiore al 40 per cento della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta nella zona perimetrata o di fatto servita”
Le famiglie dei malati di Alzheimer non devono pagare le rette delle Rsa. Lo ha stabilito il Tribunale di Foggia che ha dato ragione al figlio di un anziano ricoverato in una residenza sanitaria assistita che si è visto notificare un decreto ingiuntivo con cui gli veniva richiesto il pagamento delle rette arretrate per un importo che superava i 5000 euro. Il giudice ha stabilito che non ci sono quote da ripartire tra il servizio pubblico e i familiari e che, per particolari forme di assistenza,
l'onere non deve gravare sulle famiglie dei ricoverati e in particolare : "non si può porre in dubbio che le cure prestate alle persone affette da Alzheimer comportino la preminenza dei fattori produttivi sanitari rispetto a quelli meramente assistenziali."
“Non si allontanano i bambini dai nonni”. Lo ha stabilito la Cassazione che ha affermato il diritto dei nonni e dei nipoti ad avere un rapporto stabile e duraturo, aprendo le porte alla perdita della responsabilità genitoriale nei confronti di quei genitori che, spesso per rivendicazioni personali all’interno della coppia, impediscono ai figli di conservare affetti così importati per la loro crescita. Secondo gli Ermellini “ Solo l’interesse del minore prevale sul diritto dei nonni ad avere rapporti con il nipote, se questi si rivelano inadeguati o addirittura dannosi per il suo sviluppo”.
L’associazione Codici ha attivato i propri legali per richiedere alla società la restituzione delle somme non dovute pagate a Compass, la finanziaria che inseriva obbligatoriamente il premio assicurativo nella rata mensile del prestito, con l'effetto di incrementare quest'ultima rispetto alla rata del solo finanziamento. Secondo l’Associazione bisogna garantire ai consumatori la libertà di scelta, fornendo tutte le informazioni necessarie: le caratteristiche delle polizze, la facoltà di recesso, la gestione della restituzione della quota parte del premio non goduto.
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il 12/10/2023 alle 19:22
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il 28/06/2023 alle 13:50
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il 22/08/2022 alle 16:08
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il 30/06/2022 alle 17:12
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il 27/07/2021 alle 20:33