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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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San Giorgio protettore di Vieste.

 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Settembre 2021

VIESTE – “I vicoli del gusto”, gli ultimi due imperdibili appuntamenti Il Set 30, 2021

Post n°28682 pubblicato il 30 Settembre 2021 da forddisseche

VIESTE – “I vicoli del gusto”, gli ultimi due imperdibili appuntamenti 

 
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Ultime due date, domani, 1° ottobre, e venerdì 15 ottobre, per “I Vicoli del Gusto – Cene itineranti”, iniziativa turistica ed enogastronomica organizzata dalle due associazioni, “Commercianti Centro Storico – Vieste” e “Arruska – Esperienze Garganiche” e patrocinata dal Comune di Vieste.

 

Una intuizione davvero esaltante, che ha dimostrato quanto importante sia valorizzare le nostre peculiarità, rappresentate dalla buona cucina e dagli ottimi prodotti enogastronomici, in uno con la valorizzazione del nostro bellissimo centro storico.

 

L’entusiasmo generale ha pervaso tutti i partecipanti nei mesi di giugno e settembre, sia ospiti sia residenti, che si sono ritrovati ad assaporare ed apprezzare le nostre prelibatezze di terra e di mare, attraversando l’incantevole scenario del centro storico di Vieste, vivo e pullulante. Tutti hanno potuto trascorrere una serata che ha unito storia, tradizioni culinarie, ottimi vini, musica ed amore per il nostro centro storico e i nostri valori. Per le due benemerite associazioni, a cui va il merito di prodigarsi   per la promozione di Vieste, si è trattato di un grande impegno ma anche un’enorme soddisfazione, che ha dimostrato come questa sia un’iniziativa valida sotto tutti gli aspetti: di valorizzazione, divulgazione e promozione.

 

Si tratta, in effetti, di un progetto ambizioso che mira a trasformare l’esperienza della “cena itinerante” in un prodotto turistico, così come previsto dal “Piano strategico del turismo della città di Vieste”. Un’interessante iniziativa per consentire a cittadini ed ospiti di vivere un’emozionante esperienza enogastronomica visitando i meravigliosi vicoli del nostro bellissimo borgo antico.

 

Come si diceva, ultimi due appuntamenti: quello di domani, 1° ottobre, e quello di venerdì,15 ottobre. Due date da ricordare per trascorrere una serata diversa, con gusto e conoscenza.

 
 
 
 
 

VIESTE – Incendi boschivi, approvato progetto GEV per la manutenzione dei tratturi comunali Il Set 29, 2021

Post n°28680 pubblicato il 30 Settembre 2021 da forddisseche

VIESTE – Incendi boschivi, approvato progetto GEV per la manutenzione dei tratturi comunali 

 
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Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura, Dario Carlino, la Giunta comunale ha approvato, con delibera n. 306, in data di ieri, 28 settembre 2021, la proposta di progetto presentata dalle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) Capitanata, relativo alla manutenzione dei tratturi comunali, finalizzata alla lotta agli incendi boschivi.
Il territorio di Vieste è esteso per ha 16.919 di cui, la stragrande maggioranza, sono coperti da boschi che si estendono dalla fascia costiera sino al comprensorio boscato di Rozzo Alto comprendendo pinete, quercete e faggete, con uno degli indici di boscosità, pari a 7,17 tra i più alti della Regione Puglia. La fascia costiera, interessata macchia mediterranea, costituita prevalentemente da pinete di pino d’Aleppo, per la loro natura essendo costituite da essenze botaniche resinose, durante il periodo estivo è fortemente a rischio di incendi boschivi e di interfaccia, con indice di rischio altissimo, pari a 9,787;
La viabilità di servizio contribuisce alla fruibilità collettiva di tale patrimonio ambientale oltre che efficiente mezzo di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi.
In tale contesto le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) Capitanata OdV, con cui il Comune di Vieste ha un essere una convenzione per la tutela delle risorse ambientali, hanno presentato una proposta di “un progetto per la prevenzione dei danni al bosco comunale di Vieste da incendi boschivi, calamità naturali e l’utilizzo sicuro e consapevole del territorio”. Tale progetto, articolato su quattro anni, prevede:
1) La tenuta efficiente della viabilità esistente a servizio del patrimonio boschivo mediante interventi di manutenzione ordinaria per renderli e mantenerli fruibili alla collettività e percorribili agli automezzi impegnati nel controllo e vigilanza del territorio e per interventi di prevenzione e spegnimento di incendi boschivi, consistenti nel taglio di arbusti e ramaglie
che invadendo la carreggiata stradale impediscono il transito dei mezzi;
2) La cippatura del materiale vegetale residuato dai tagli e la distribuzione del cippato sul terreno come ammendante;
Per il primo anno, è previstp l’acquisto dei macchinari ed attrezzature per l’esecuzione dei lavori di taglio della vegetazione e cippatura dei residui vegetali e la manutenzione, per 2 km del tratturo loc. Ponte-Perazzeta; per il secondo anno il ripristino del tratturo Costella-Coppa di Seccia e 2 km del tratturo Perazzeta-Tomartusso; per il terzo anno il ripristino di 3,5 km del tratturo Cava San Luca-Monte Chianconcello; per il quarto anno il ripristino di 3,5 km del tratturo Lama le Botti-Valle Coppa.
Il progetto avrà un costo stimato di 44 mila euro, che serviranno a mettere in sicurezza il nostro patrimonio forestale.

 
 
 

TURISMO – Sempre più innamorati di Vieste, lo studio conferma i giudizi top! Il Set 29, 2021

Post n°28679 pubblicato il 30 Settembre 2021 da forddisseche

TURISMO – Sempre più innamorati di Vieste, lo studio conferma i giudizi top! 

 
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Secondo un recente studio, Vieste, la regina del turismo pugliese, si riconferma come una meta ideale per le vacanze, con un tasso di gradimento in forte crescita rispetto ai già buoni risultati del 2020.
Quasi tutti soddisfatti del posto e dell’esperienza generale (media 4,5 su 5), l’82,7% delle persone vorrebbe tornare a Vieste, il 13,9% è indecisa e solo il 3,4% dichiara di non voler ritornare.
Quello del mare e delle spiagge si riconferma come l’aspetto della vacanza più apprezzato, bene anche la tematica enogastronomica, al secondo posto, indicata come uno degli aspetti preferiti da più della metà degli intervistati. Tra i punti d’interesse preferiti troviamo le spiagge, a seguire il centro storico e le grotte marine.
Tra i tantissimi commenti positivi c’è qualche segnalazione, soprattutto su questioni legate alle attività produttive e ai parcheggi, in diminuzione quelle legate alle problematiche ambientali.
Numeri alla mano possiamo dirlo: anche nel 2021 Vieste è la città Giusta.
L’indagine di Diego Romano Marketing è stata promossa da Turismovieste.it in collaborazione con Baia della Tufara e Villaggio Camping Oasi Vieste.

 
 
 

I Pellegrini , «Esseri Della Preistoria» Michele Eugenio Di Carlo 28 gennaio 2020 DOCUMENTO ECCEZIONALE CONSERVATO PRESSO...

Post n°28678 pubblicato il 29 Settembre 2021 da forddisseche

I Pellegrini , «Esseri Della Preistoria»  

 
 
 
 

DOCUMENTO ECCEZIONALE CONSERVATO PRESSO L’ARCHIVIO DI FOGGIA.
A SCRIVERE QUESTO RAPPORTO È UN COMANDANTE DEI CARABINIERI NEL 1862

 

“Tutti sono briganti ognuno porta un fazzoletto al collo. Qui c’è da fare l’Italia, bisognerebbe ucciderne uno sì e l’altro pure perché o sono briganti o sono fiancheggiatori oppure sono essere trogloditi della preistoria che andrebbero ricacciati nelle terre lontane e non certamente sul suolo patrio dell’Italia. Mi chiedo perché dobbiamo rispettare la legge con questi esseri manipolati da preti e borbonici… » ~Archivio di Stato di Foggia, Atti di polizia, serie I, Fascio 190, fascicolo 2036~

 

 

 

I PELLEGRINI, «ESSERI DELLA PREISTORIA», A MONTE S.ANGELO NEL 1862 IN VISITA ALLA GROTTA DI S. MICHELE
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di Michele Eugenio Di Carlo

 

Emilio Artemisio è un carabiniere di stanza a Monte S. Angelo nel 1862. Praticamente fa parte di un esercito di occupazione che tenta di opporsi ad un guerra civile cruenta e violenta che contadini e soldati renitenti combattono senza tregua. Il 28 maggio 1862, in una relazione al proprio comando, Artemisio descrive i comportamenti, le usanze, i rituali dei pellegrini che giungono numerosi alla grotta di San Michele (Archivio di Stato di Foggia, Atti di polizia, serie I, Fascio 190, fascicolo 2036).

 

Dalla relazione emergono chiaramente gli ordini ricevuti: perquisire tutti i “romei” in modo da stanare quelli che portano armi e viveri per “briganti sbandati”, che probabilmente sono soldati borbonici che rifiutano il giuramento al nuovo re e giovani soldati renitenti alla leva del 1861. Difficile per i carabinieri venuti dal Nord «fare distinzione tra gli animali e questi esseri, sporchi, cenciosi e con un linguaggio difficile da capire e che i nostri militi riusciano a comprendere solo con i gesti e con la forza delle armi che incutea paura». Per i militi è davvero penoso perquisire «quelli esseri che dir umani è cosa da poco», eppure – ammette Artemisio – per fortuna sono “molto docili” e nessuno fa resistenza.

 

I pellegrini arrivano stanchi, ma cantando, dagli Abruzzi, dal Sannio, dal Molise, dalla Ciociaria, dall’Irpinia, dalla Lucania e dalle Murge, con una croce in testa al gruppo, percorrendo sia la strada che sale da Manfredonia sia quella che proviene da Valle Carbonara.

 

Artemisio è esterrefatto, mai avrebbe immaginato tanta gente recarsi per intere settimane in un luogo di culto. Ha visitato una sola volta la chiesa e gli è parso di essere ad una fiera dove tutto è permesso: «… questi esseri della preistoria si comportano in questa grotta come a casa… Chi striscia a terra, chi urla, chi ti pigia per passare, chi allatta, chi segna i muri… ». Se in un primo momento Artemisio si lascia andare alla constatazione che sembrano tutte brave persone (la perquisizione non ha ottenuto gli effetti desiderati), poi prevalgono i pregiudizi e i luoghi comuni con parole che feriscono ancora a distanza di 158 anni:

 

«Tutti sono briganti ognuno porta un fazzoletto al collo. Qui c’è da fare l’Italia, bisognerebbe ucciderne uno sì e l’altro pure perché o sono briganti o sono fiancheggiatori oppure sono essere trogloditi della preistoria che andrebbero ricacciati nelle terre lontane e non certamente sul suolo patrio dell’Italia. Mi chiedo perché dobbiamo rispettare la legge con questi esseri manipolati da preti e borbonici… ».

 

Dalla relazione emerge chiaramente, aspetto non secondario, l’assoluta incomunicabilità tra un Nord e un Sud, uniti solo dalla forza. Un’incomunicabilità che non risiede nelle semplici barriere linguistiche, ma che è il risultato di culture e tradizioni popolari totalmente divergenti e che comportano interpretazioni falsate fonte di equivoci, sospetti, dubbi, che non favoriscono sicuramente i rapporti tra i militari venuti dal nord e i contadini che non conoscono altro luogo che la propria terra.

 

Gli stessi termini «libertà» e «giustizia sociale» assumevano significati diversi, spesso addirittura decisamente contrastanti. Per cui il cambiamento politico promesso ma non attuato dai garibaldini, aveva già alzato nel maggio del 1862 una barriera invalicabile, finendo per scatenare, in assenza di qualsiasi altro possibilità di dialogo, una cruenta e prolungata guerra civile.

 

Un dialogo che era diventato ancora più improbabile quando ai garibaldini era subentrato l’Esercito Regio Sabaudo, i cui ufficiali, appartenenti spesso alla stessa classe sociale aristocratica e borghese dei possidenti terrieri meridionali, nutrivano un disprezzo classista nei riguardi dei cosiddetti «cafoni».

 

Nelle delusioni subite dai contadini e dai braccianti, un ruolo determinante ebbero i provvedimenti malauguratamente solo contingenti che erano serviti a Giuseppe Garibaldi solo al fine di promuovere una leva di massa per proseguire le operazioni militari e occupare velocemente l’intera isola. Infatti, il dittatore Garibaldi, dopo la conquista di Palermo, aveva emesso diversi decreti che avevano determinato l’ eliminazione dei dazi e della odiata tassa sul macinato, la negazione di privilegi quali il titolo di eccellenza e il baciamano, i criteri per la ripartizione delle terre demaniali, l’elargizione dei beni comunali, il ripristino degli usi civici a favore dei contadini che si rendevano disponibili all’arruolamento e al combattimento contro le truppe borboniche. L’ idillio tra i contadini e i garibaldini non era durato a lungo, perché vennero attuate solo le riforme concordate con la borghesia, soprattutto non venne attuata nessuna riforma agraria.

 

I contadini in armi spesso avevano occupato demani comunali e latifondi usurpati, saccheggiando, distruggendo, requisendo le proprietà dei possidenti.

 

Quando Nino Bixio fu incaricato di reprimere con forza e violenza i moti contadini nei dintorni dell’Etna, fu chiaro come la conciliazione tra le pretese dei “galantuomini” e le rivendicazioni dei contadini fosse impossibile: gli steccati ideologici e culturali, gli odi consolidati, i rancori secolari avevano già avuto il sopravvento. Da quel momento le rivolte iniziarono ad essere per lo più spontanee, legate alle misere condizioni in cui i contadini erano costretti. Subito dopo cominciarono ad essere fortemente sostenute e strumentalizzate dalla reazione borbonica e stimolate dalla tolleranza interessata dello Stato Pontificio, qualificandosi quindi come reazionarie.

 

L’occupazione militare del Sud da parte dell’Esercito Regio, parte di una storia ancora non condivisa in Italia, fu duramente contestata nel Parlamento inglese, nonostante fosse stata l’Inghilterra ad ottenere i maggiori vantaggi economici e politici dalla fine del Regno delle Due Sicilie.

 

Infatti, alcuni deputati inglesi accusarono il primo ministro Henry John Temple, noto come Lord Palmerston, di aver consentito al Piemonte di depredare e massacrare il Regno delle Due Sicilie. In particolare, il deputato Pope Hennessy parlò di ritorsioni terroristiche dei piemontesi per aver smantellato alcuni impianti industriali, requisiti per essere poi trasportati al Nord. Inoltre, sempre Hennessy, accusò l’esecutivo inglese di aver favorito l’aggressione di uno stato indipendente, non in guerra, commettendo gravi infrazioni alle leggi della nazione e a quelle del diritto internazionale. Il deputato Henry Lennox, da parte sua, accusò l’esecutivo di aver favorito la sostituzione del dispotismo borbonico con lo pseudo-liberalismo di Vittorio Emanuele II, che aveva portato il Sud ad un vero e proprio regno del terrore con epurazioni di massa del personale amministrativo, arresti arbitrari, inquisizione poliziesca con migliaia di persone imprigionate senza accuse e senza processi, oltre alla totale censura della stampa non allineata alla volontà piemontese.

 

E furono gli stessi inglesi a parlare dei massacri e degli eccidi, così come tutte le diplomazie europee. Molti documenti sono andati distrutti ad arte o occultati, ma è proprio attraverso i documenti diplomatici inglesi, francesi, prussiani, austriaci e russi che possiamo oggi ricostruire questo lato oscuro della nostra storia.

 
 
 

Santuario di San Michele Arcangelo

Post n°28677 pubblicato il 29 Settembre 2021 da forddisseche

Santuario di San Michele Arcangelo


Nome: Santuario di San Michele Arcangelo
Titolo: Celeste Basilica
Indirizzo: Via Reale Basilica, 127 - Monte Sant'Angelo
Dedicato a: San Michele



Il Santuario di San Michele sul Gargano è compreso nel gruppo dei sette luoghi sacri che rappresentano la linea dritta segnata dalla spada di San Michele mentre cacciava Lucifero dal Paradiso e sorgono su una fenditura della terra carica di energia.

Situato a Monte Sant'Angelo, un paesino di case bianche arroccate e affacciato sul mare cristallino della Puglia, il Santuario è noto per essere il luogo dove l’Arcangelo fece la prima apparizione. Si narra che nel 490 d.C Elvio Emanuele, un ricco signore del Gargano, avesse smarrito un toro che ritrovò dentro una profonda caverna, sotto il monte. Non potendo recuperare l’animale per la difficile accessibilità, decise di ucciderlo con una freccia scagliata dal suo arco: miracolosamente la freccia si rivolse contro di lui ferendolo. Spaventato Elvio andò di corsa dal vescovo di Siponto, San Lorenzo Maiorano, e gli raccontò l’episodio.

Dopo averlo ascoltato, il vescovo si ritirò per tre giorni di preghiera al termine dei quali gli apparse in sogno San Michele che gli disse di consacrare la grotta al Cristianesimo, ma il monte era sede di un culto pagano e il vescovo non se la sentì.

Due anni dopo, nel 492 d.C, l’Arcangelo riapparse nuovamente a San Lorenzo: Siponto era sotto assedio dei barbari di Odoacre, il vescovo ottenne una tregua di tre giorni per riunire il popolo in preghiera. Fu in quel momento che la visione di San Michele permise loro una grande vittoria: rincuorati dal messaggio, gli abitanti combatterono una furiosa battaglia contro i barbari aiutati da una tempesta di sabbia e grandine che spaventò i nemici. In segno di riconoscenza tutti gli abitanti salirono il processione sul monte, ma il vescovo ancora una volta si astenne dal consacrare la grotta al Signore.

San Lorenzo decise di andare a Roma per chiedere consiglio a Papa Gelasio I il quale apprezzò l’idea e gli disse di fare una cerimonia insieme agli altri vescovi della Puglia. Ma San Michele apparse per la terza volta al povero santo e annunciò che non c’era bisogno di nessuna consacrazione perché l’aveva già santificata lui con la sua presenza. E finalmente si diede via alla costruzione del Santuario di San Michele all’ingresso della grotta il 29 settembre 493 giorno dedicato all’Arcangelo.

Tuttora la grotta è un luogo di culto mai consacrato da mano umana e divenne nel corso dei secoli la “Celeste Basilica”. Ovviamente il Santuario di San Michele di oggi risale ad epoche posteriori alla prima chiesa, esattamente al tardo Duecento e fu realizzato per volere dei duchi Angioini, allora governatori del Gargano.

Grotta San Michele Arcangelo
Grotta San Michele Arcangelo


La basilica Romanica è divisa in livello superiore e inferiore, quest'ultimo comprende la grotta dove oltre la statua del Santo è presente la cattedra episcopale e la statua di San Sebastiano, l'accesso all'antro avviene da una ripida scalinata detta angioina scavata direttamente nella roccia dove si scende attraversando ambienti quasi bui, le cui pareti sono tutte affrescate con figure di Santi, mercanti e Cavalieri.

Sempre nel livello inferiore sono presenti due musei il museo lapidario nella suggestiva galleria longobarda, patrimonio della Basilica, che raccoglie più di 200 manufatti scultorei di vario tipo provenienti dagli scavi del Santuario e da alcuni monumenti della città di Monte Sant’Angelo: l’ex chiesa di S. Pietro, il Battistero di San Giovanni in Tumba, l’abbazia di S. Maria di Pulsano e il complesso monastico dei Celestini. Il secondo museo è quello devozionale che custodisce tutto ciò che oggi appartiene alla Basilica: un tesoro che riconosce lo stesso valore a paramenti, suppellettili liturgiche, tavolette votive, argenti, ori e oggetti d’uso quotidiano e riconosce la stessa dignità di offerenti ai papi e ai fedeli, agli imperatori e ai loro sudditi.

Infine ci sono le cripte che si trovano in ambienti di età longobarda e servivano da entrata alla grotta. Abbandonate nel XIII secolo le iscrizioni lungo le pareti, in alcuni casi a caratteri runici, testimoniano il notevole afflusso dei pellegrini provenienti da tutta l'Europa fin dall'epoca longobarda. Le cripte si sviluppano in due ambienti e in due fasi che fanno datare le costruzioni tra la fine del VII e l'inizio dell'VIII secolo. La prima parte delle cripte ha la forma di una galleria porticata, articolata in otto campate rettangolari. In questo ambiente sono stati esposte sculture provenienti principalmente dagli scavi del santuario. La seconda parte delle cripte è di epoca longobarda e presentava due scale che terminavano con una piccola platea con un'abside e un altare con numerose iscrizioni.

I Longobardi vedevano nell’Arcangelo la loro figura ideale di dio guerriero protettore e la devozione crebbe enormemente per questo motivo. Così il Santuario di San Michele divenne subito un luogo di pellegrinaggio, uno dei più amati nei secoli in Europa.

Torre San Michele Arcangelo
Torre San Michele Arcangelo


Sul livello superiore sono presenti lo splendido portale romanico, il campanile e la Cappella Penitenziale. Il campanile è una maestosa torre angioina eretta da Carlo d'Angiò come ringraziamento a san Michele per la conquista dell'Italia meridionale ed è modellato secondo lo schema delle torri di Castel del Monte.

All'ingresso della cappella è subito possibile ammirare un'incisione: Ubi saxa panduntur ibi peccata hominum dimittuntur (Dove si spalanca la roccia, lì saranno perdonati i peccati degli uomini) parole pronunciate, secondo la tradizione, dallo stesso San Michele al vescovo San Lorenzo Maiorano in una delle apparizioni, sottolinea una prerogativa essenziale del Santuario: luogo del Perdono Angelico. I tre stemmi murati sull’ingresso sono di Papa Giovanni Paolo II, dell’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste, mons. Vincenzo d’Addario e dei Padri Micaeliti custodi del Santuario.

Realizzata per offrire a tutti i pellegrini un luogo dove, in silenzio e raccoglimento, possano accostarsi al Sacramento della Riconciliazione e sperimentare ancora una volta il perdono di Dio per i propri peccati. La Cappella, edificata in occasione del Giubileo del III millennio, appare subito grandiosa, inglobata in una roccia imponente presenta una copertura che poggia su una poderosa struttura di legno lamellare, sorretta dalle pareti rivestite di pietra locale. Nove sono le travi che la sostengono come i nove cori angelici.

Un significativo elemento simbolico – decorativo è costituito dall’inserimento di 40 piccole mensole nelle pareti. Quaranta è, infatti, il numero biblico della tribolazione, della prova, della penitenza. Sulla muratura del lato sinistro ci sono delle salette per accogliere i pellegrini nella remissione dei peccati. Sopra il roccione un grande Crocifisso si erge a braccia aperte da uno spuntone di roccia. E’ quello che si trovava sulla cosiddetta “Porta del toro”. Il viso, stroncato dal dolore e privo di vita, è di una rara, intensa espressività. Uscendo, sulla destra, attraverso un altro corridoio in salita, il “percorso del pellegrino” riporta nella scalinata angioina, a ridosso del tempietto della Madonna con il Bambino.

Da qui passarono Papi, Santi, re, potenti di ogni genere, cavalieri templari, ministri e uomini comuni. Persino san Francesco d’Assisi, che non sentendosi degno di entrare nella sacra grotta, rimase fuori a pregare.

In realtà San Michele, ritratto nel presbiterio della basilica con una scultura di Andrea Sansovino del primo Cinquecento, apparve anche una quarta volta a Monte Sant’Angelo. Era il 1656 e mise in salvo la popolazione dalla peste: per commemorare questo episodio nel centro del paese c’è un’altra statua dell’Arcangelo.

 
 
 

Nasce numero unico europeo di emergenza 112: sedi a Foggia, Modugno e nel Leccese. Emiliano: “Innovazione straordinaria”

Post n°28676 pubblicato il 28 Settembre 2021 da forddisseche

Nasce numero unico europeo di emergenza 112: sedi a Foggia, Modugno e nel Leccese. Emiliano: “Innovazione straordinaria”

 

“Il cittadino potrà accedere alla gestione delle emergenze e urgenze, ad includere da quelle di natura sanitaria a quelle di ordine pubblico”

 

 

 

 

 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato questa mattina, nella Sala degli Specchi della Prefettura di Bari, ad una riunione dedicata allo stato di attuazione delle attività finalizzate all’attivazione del Numero Unico Europeo di Emergenza – NUE112. Un incontro al quale è intervenuta anche il vice capo della Polizia, Prefetto Maria Teresa Sempreviva insieme al Prefetto di Bari Antonella Bellomo.

“È stata una riunione che ha dato risultati molto importanti – ha dichiarato al termine il presidente Emiliano – Entro i primi mesi del 2022 la Puglia metterà in esercizio il numero unico dell’emergenza urgenza. Significa che componendo il numero 112, numero unico in tutti i Paesi della UE, il cittadino potrà accedere, come in un portale unico, alla gestione delle emergenze e urgenze, ad includere da quelle di natura sanitaria a quelle di ordine pubblico; la piattaforma, che si inserisce in un contesto nazionale e comunitario, è funzionale al perseguimento di standard qualitativi in termini di tempo, modalità di attivazione e di servizio, e delle modalità di risposta che oggi viene svolto attraverso i numeri 118, 112, 113, 115, cui si aggiungeranno con il tempo gli altri numeri che operano nel quadro della sicurezza.

 
 
 

All’opera “Cile – Acrata” il premio Luci su Vieste 2021 Il Set 28, 2021

Post n°28675 pubblicato il 28 Settembre 2021 da forddisseche

All’opera “Cile – Acrata” il premio Luci su Vieste 2021

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Va alla luminaria dedicata al Cile, disegnata da Maria Paola D’Amato e Claudia Inglese, il Premio Luci su Vieste 2021, decretato da una giuria di esperti. L’opera vincitrice di “Luci su Vieste”, evento promosso dall’Assessore al Turismo Rossella Falcone e diretto da Elio Colasanto, è stata esposta per 100 giorni nella perla d’Adriatico, con altre 99 luminarie che hanno composto un monumento luminoso dedicato alle 100 nazioni nel mondo che hanno subìto perdite a causa del Covid.
Maria Paola D’Amato è ingegnere edile ed architetto, Claudia Inglese è invece graphic designer. “Cile – Acrata” è una meravigliosa scultura che ha saputo racchiudere nella spirale di curve, luci e colori l’essenza del viaggio, che passa attraverso la visita di luoghi e paesaggi, ma anche attraverso la scoperta dei sapori e degli odori che fanno parte della cultura di un popolo. La cultura del Cile si conosce assaporando la sua cucina fatta degli aromi delle empanadas, il profumo marino del cheviche, del gusto “anarchico” e speziato dell’acrata, il peperoncino conosciuto come “erba delle capre” o “viagra cileno”, capace di stuzzicare palato e corpo.
Al secondo posto “Italia – Settecento” di Daniela Colasanto e Asia Consueto. Rappresenta Dante, nell’anno del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta.
Al terzo “Palestina – Resilienza” di Veronica Condello, che attraverso un volto avvolto da una keffiyah ricorda la questione palestinese. In quegli occhi penetranti si legge la determinazione della lotta del popolo palestinese per il riconoscimento dei diritti, delle radici e della terra d’origine occupata.
La giuria popolare, invece, ha decretato la vittoria dell’opera dedicata alla Corea del Sud di Chiara Ventrella: raffigura il volto della monumentale statua del Buddha, custodita nella grotta di Seokguram, uno dei più grandi tesori nazionali tangibili Paese, simbolo del viaggio spirituale verso il Nirvana.
Al secondo posto “Israele – Mask” di Davide Scassillo e Margherita Valente (Dasca Studio), che rappresenta una maschera ispirata alle geometrie del Bahuhaus, stile distintivo della capitale del Paese, Tel Aviv.
Al terzo posto “Aruba – Flamingo” di Letizia Bagnato, con zampe filiformi e il piumaggio rosa dei fenicotteri, dedicata all’isola in cui questi eleganti uccelli sono stanziali.
Una menzione speciale per “India – Elefante indiano” di Luca Desiderato, “un’opera d’arte capace di essere sobria ed eccentrica allo stesso tempo”.
Fuori concorso l’opera “UncontainableArt” di Matthew Watkins, la più fotografata dalle migliaia di persone che hanno ammirato il monumento di luce nel corso dell’estate.
“Luci su Vieste” si chiuderà definitivamente sabato 2 ottobre. “Il bilancio è estremamente positivo”, commenta Elio Colasanto. “Volevamo dare un messaggio di speranza. Rinascita era il tema centrale, la rinascita dell’umanità alle prese con un evento imprevisto e devastante come la pandemia, rinascita come rinnovamento di un’arte pugliese antica e tradizionale attraverso la creatività e la sensibilità di 10 talentuosi designer. Sono molto soddisfatto, credo che gli obiettivi siano stati raggiunti”.
“Questo progetto mi ha affascinato dal primo istante”, commenta Rossella Falcone, Assessore al Turismo del Comune di Vieste, “se n’è parlato in tutta Italia e questo credo sia il tangibile segno del suo successo. Abbiamo offerta alle centinaia di migliaia di persone che hanno frequentato Vieste quest’estate uno spettacolo incredibile, ma anche un momento di riflessione. Ne siamo orgogliosi e posso dire che ci sono le basi per una nuova edizione il prossimo anno”.
Le opere potranno essere visionate anche dopo il 2 ottobre sul sito www.lucisuvieste.com, dove sarà possibile anche acquistarle”.
Per maggiori informazioni
Ufficio stampa: tel. 340.0025011

 
 
 

VIESTE – Elezioni comunali: servizio trasporto per i seggi elettorali Il Set 28, 2021

Post n°28674 pubblicato il 28 Settembre 2021 da forddisseche

VIESTE – Elezioni comunali: servizio trasporto per i seggi elettorali 

 
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L’Amministrazione Comunale informa che in occasione delle prossime consultazioni elettorali del 3 e 4 ottobre 2021, verrà istituito un apposito servizio di trasporto per gli elettori che vorranno raggiungere il seggio elettorale ed impossibilitati a farlo autonomamente.
Chiunque volesse usufruire di tale servizio è pregato di segnalare il proprio nominativo, indirizzo e recapito telefonico alla Polizia Locale del Comune di Vieste nei giorni precedenti alla consultazione, dalle ore 08:00 alle ore 22:00, al numero 0884/708014.
Il servizio sarà espletato domenica 3 dalle ore 09:00 alle ore 19:00 e lunedì 4 dalle ore 08:00 alle 14:00

 
 
 

CALCIO ECCELLENZA – Prima “vittima” del Campionato, esonerato l’allenatore Ricucci del Manfredonia Il Set 28, 2021

Post n°28673 pubblicato il 28 Settembre 2021 da forddisseche

CALCIO ECCELLENZA – Prima “vittima” del Campionato, esonerato l’allenatore Ricucci del Manfredonia 

 
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Prima “vittima” del Campionato di Eccellenza pugliese appena cominciato: esonerato l’allenatore del Manfredonia Calcio 1932, Celestino Ricucci. Questo il comunicato ufficiale diramato dalla Società sportiva sipontina:
“La società Manfredonia Calcio 1932 comunica ufficialmente di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra il mister Celestino Ricucci. Al tecnico il ringraziamento per l’impegno profuso in questo inizio difficile di stagione alla guida del club, oltre ai migliori auguri per il prosieguo della carriera.
Nelle prossime ore l’annuncio della nuova direzione tecnica”.

 
 
 

VIESTE – “Fiaccolata” mariana al Santuario di Merino nel mese del Rosario Ultimo aggiornamento Set 28, 2021

Post n°28672 pubblicato il 28 Settembre 2021 da forddisseche

VIESTE – “Fiaccolata” mariana al Santuario di Merino nel mese del Rosario 

 
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Novità dal Santuario diocesano di Santa Maria di Merino a Vieste. Il nuovo rettore, don Antonio De Padova, nell’ambito delle iniziative del mese di ottobre, dedicato al “Santo Rosario” ha programmato una bella iniziativa riguardante momenti di preghiera e fiaccolata.
Don Antonio, infatti, fa sapere che “ogni sabato di ottobre, e precisamente il 2-9-16-23-30, alle ore 19 presso l’area esterna del Santuario avrà luogo una breve catechesi mariana alla quale seguirà il ‘Santo Rosario’ che sarà animato dalle dalle famiglie. Il tutto si concluderà, poi, con la fiaccolata in onore della Vergine di Merino. Tutti sono invitati a vivere questi momenti di Grazia”.

 
 
 

CALCIO ECCELLENZA – Road Vieste – Corato, sfida amarcord tra Sollitto e Olivieri

Post n°28671 pubblicato il 28 Settembre 2021 da forddisseche

CALCIO ECCELLENZA – Road Vieste – Corato, sfida amarcord tra Sollitto e Olivieri

 

 

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Il day after la sconfitta in casa contro il Bisceglie è propizio all’Atletico Vieste per tornare sulla casella precedente e progettare il futuro, un futuro in realtà molto prossimo che si chiama Corato.
Perché domenica 3 ottobre l’Atletico sarà di scena nuovamente in casa contro la capolista neroverde allenata da Massimo Olivieri, in quella che è una partita del cuore da ambo le panchine, un amarcord emozionale che ci accompagnerà per tutta la settimana.
Ma è anche una sfida simbolo del brand viestano doc in panchina che esprime il bel calcio e qualità, segno di una crescita professionale del settore tecnico sportivo di tutto un territorio.
Sarà un match forgiato da grinta, conoscenza e voglia di vincere, tratti distintivi che accomunano i due allenatori.
Gara dunque piena di significati per Sollitto che ricaricherà a dovere le batterie della sua macchina della felicità, una delle più giovani di tutta la competizione e per Olivieri, alla sua nuova avventura sulla panchina coratina, che si gode il primato assoluto in classifica, in compagnia di un Barletta che nel frattempo ferma a 6 punti il San Severo, raggiunto proprio dal Bisceglie e dal Mola vittorioso invasa contro il San Marco, Trinitapoli impatta in casa contro la Real Siti del francese Perchaud che ormai comunica solo in doppietta, pareggia anche il Trani a Orta Nova, la sorpresa però arriva da Manfredonia con il Borgorosso corsaro per due reti a zero.
Lo sentivamo nell’aria.
Sarà una Premier League pugliese da gustare fino all’ultima goccia.
Matteo Simone

 
 
 

Autunno? Anche no. A Vieste Pasquale lascia il lido aperto fino al 31 ottobre. “Ancora tanti turisti e caldo”

Post n°28670 pubblicato il 28 Settembre 2021 da forddisseche

Autunno? Anche no. A Vieste Pasquale lascia il lido aperto fino al 31 ottobre. “Ancora tanti turisti e caldo”

 

Tatalo del “San Lorenzo”: “È triste vedere le spiagge prive di ombrelloni, non si fa così la tanto famigerata destagionalizzazione. E allora gli ombrelloni li lasciamo aperti”


 

 

 

 

 

A Vieste Pasquale Tatalo gestisce il Lido San Lorenzo, uno dei pochi stabilimenti balneari della riviera garganica che apre a maggio e chiude il 31 ottobre. “Una città turistica come Vieste non può chiudere i battenti la prima settimana di settembre. È triste vedere le spiagge prive di ombrelloni, non si fa così la tanto famigerata destagionalizzazione. I turisti ci sono, tanti stranieri, noi stiamo lavorando abbastanza bene, e anche se nelle prossime settimane il flusso dovesse diminuire, gli ombrelloni li lasciamo aperti. E poi con il caldo di questa lunghissima estate…”.

 
 
 

Attualità VIESTE – Aggiornamento Covid: netto calo di positivi (-11) Il Set 28, 2021

Post n°28669 pubblicato il 28 Settembre 2021 da forddisseche

 VIESTE – Aggiornamento Covid: netto calo di positivi (-11)  
 
 
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Attività di sorveglianza provincia di Foggia. Contagio e osservazione al 26 settembre 2021 – Città di Vieste:
9 positivi (-11 rispetto al 21 settembre);
0 in osservazione (nessuna variazione rispetto al 21 settembre).
Aggiornamento pervenuto alle ore 8 in data di oggi, 28 settembre 2021.
Fonte: Prefettura di Foggia

 
 
 

Prima edizione ultramaratona “Ultra 50 K Gargano” Trofeo “Cristalda e Pizzomunno”. Un successo da Monte Sant’Angelo a Vieste

Post n°28668 pubblicato il 27 Settembre 2021 da forddisseche

Prima edizione ultramaratona “Ultra 50 K Gargano” Trofeo “Cristalda e Pizzomunno”. Un successo da Monte Sant’Angelo a Vieste  

 
Prima edizione  ultramaratona “Ultra 50 K Gargano” Trofeo “Cristalda e Pizzomunno”. Un successo da Monte Sant’Angelo a Vieste
 

Domenica 26 settembre 2021  si è svolta la prima edizione della “Ultra 50 K Gargano”, di 30 miglia, “Trofeo Cristalda e Pizzomunno”, una maratona inserita nel Calendario nazionale FIDAL e IUTA per l’anno 2021, con termine gara massimo di sette ore.

 

Organizzata dalla ASD GARGANO 2000 Manfredonia, con il Patrocinio della Regione Puglia, del Presidente del Consiglio Regionale della Regione Puglia, del Comune di Monte Sant’Angelo, sito Patrimonio dell’Unesco, del Comune di Vieste, dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, con gestione Foresta Umbra Sito Unesco, la gara, classificata “Bronze”, era valida per il Gran Prix IUTA e Campionato Italiano 30 miglia IUTA.

 

Per un funzionale e sicuro svolgimento, la gara ha avuto il prezioso supporto della Polizia Stradale, sez. di Vieste, e della Polizia Locale dei singoli paesi attraversati.

 

Polizia Stradale Vieste

 

La manifestazione 50K Gargano Ultra Maratona ha visto la partecipazione di cittadini italiani e stranieri, ed era aperta alle categorie:

 
  • Tesserati FIDAL Seniores (SM/SF, da 23 anni ed oltre);
  • Promesse (PM/PF, 20-22 anni) ed Assoluti in regola con il tesseramento federale 2021;
  • Tesserati “Runcard”, “Runcard EPS” e “Runcard Trail” (età minima 20 anni - millesimo di età);
  • Atleti tesserati all’estero con altre federazioni sportive affiliate alla World Athletics.
 

La partenza è avvenuta alle ore 09:30 dal Bivio di Carbonara S.P. 52 Bis, come anticipato su un percorso di 30 miglia, pari a 48.28032 km,  iniziando dal Bivio Carbonara S.P. 52 BIS - Monte Sant’Angelo, per proseguire sulla S. P. 52 BIS per la Foresta Umbra (sito Unesco) km 23, proseguimento a Destra per S.P. 52 BIS per Vieste, S.P. 52 BIS passaggio Hotel Ginestre proseguimento fino SP.52 - Bivio S.S. 89 Garganica svoltare a Destra e proseguire per i Villaggi Sea Garden Club - Centro Vacanze Oriente - Villaggio Le Diomedee - Cariglia Carni sino al km 48 , 200 di Lungomare Europa – VIESTE.

 

Gli arrivi, differenziati per categoria, sono stati:

 
  • per il Campionato Italiano IUTA 30 miglia presso Lido MARILUPE- Vieste;
  • per la 50 K Ultramaratona dl Gargano in Viale Marinai d’Italia, posizionato in zona centrale della villa.
 

Di seguito si riportano i primi classificati per categoria

 Seniores Maschile (SM) 

Battista

 Lorenzo

1993

Quarato

 Domenico Pio

1996

Totaro

Vincenzo

1991

 Seniores 40 Maschile (SM40) 

Glave

Michele

1977

Quitadamo

 Michele

1977

 Seniores 45 Maschile (SM45) 

Fiale

Michele

1976

Trotta

 Francesco

1972

 Seniores 50 Maschile (SM50) 

Castriotta

 Filippo

1967

 Seniores 55 Maschile (SM55) 

D'ascanio

Cosimo Alessandro

1966

Di Candia

Cosmo

1963

Fatone

Giuseppe

1965

Ferrandino

 Giovanni

1962

Guerra

Leonardo

1964

 Seniores 60 Maschile (SM60) 

Ciuffreda

Nicola

1961

Pergolese

 Michele

1959

Vitulano

Felice

1960

 Seniores 65 Maschile (SM65) 

Granatiero

 Giovanni

1953

 Seniores 75 Maschile (SM75) 

Carpineto

 Lorenzo

1945

 

 

 

QUI IL REGOLAMENTO IN PDF DELLA GARA.

 

INFO: ASS.GARGANO 2000 ONLUS MANFREDONIA

 
 
 

Zeman: “Mi aspetto un miglioramento dagli attaccanti” Pubblicato il 25 Settembre 2021

Post n°28667 pubblicato il 27 Settembre 2021 da forddisseche

Zeman: “Mi aspetto un miglioramento dagli attaccanti”  
 
 

Giornata di vigilia per molte squadre di C del girone C ed in particolare in casa Foggia, c’è grande concentrazione perché i Satanelli hanno vinto in campionato soltanto alla seconda giornata in casa allo ‘Zac’ contro il Potenza, poi hanno arrancato e perso anche una gara casalinga contro la Turris. E’ tempo però di crescita non solo dal punto di vista fisico ma anche a livello psicologico per i ragazzi di Zeman che domani affronteranno una pericolosa Juve Stabia, molto difensivista ed allo stesso tempo letale nei contropiedi. Zeman, messo a disposizione quest’oggi dal Calcio Foggia ha tracciato il punto in vista della gara che si disputerà allo ‘Zaccheria’ domani alle ore 14.30. Le parole e dichiarazioni del mister: “Molto spesso contro di noi gli avversari si chiudono dall’altra parte e siamo noi che non abbiamo ancora capito i momenti per entrare ed aggredire gli spazi che si creano. Mi aspetto una partita tra due squadre che vogliono vincere. La partita dallo scorso anno è stata giocata, mentre quest’anno hanno cambiato tanto e noi pure, poi ogni gara ha la sua storia. Mi aspetto che la mia squadra sia più aggressiva”. Poi il tecnico boemo ha fatto il punto sui giocatori: “Garattoni ha fatto bene e spero non faccia rimpiangere Martino. Non credo che dipenda dalle caratteristiche dei giocatori se ancora non si riesce a fare il gioco che vogliamo. Forse in partita parlano poco tra loro i calciatori e devono capirsi di più. Nell’ultimo tempo stanno migliorando in questo aspetto e speriamo che ci riescono domani. Ho sfidato Novellino diverse volte ma non ho ricordi particolari contro le sue squadre. E’ un allenatore esperto e con le sue squadre però ho sempre fatto bene. Non sono convinto che sei punti sono pochi visto che noi ne abbiamo uno di meno”. Su cosa si aspetta dai suoi, Zeman ha concluso la sua disamina: “Mi aspetto una squadra che voglia giocare e imporre il proprio gioco. Le squadre nuove hanno degli sbalzi e noi essendo una squadra nuova ne stiamo avendo, perciò dobbiamo capire come fare bene. Penso che l’unica brutta partita si sia vista a Latina anche se in quel caso pur avendo giocato male avremmo potuto vincere senza rigore. Tuttavia, bisogna entrare in area di rigore per vincere le gare. Dagli attaccanti in primis mi aspetto miglioramenti. Mi aspetto dalla squadra in generale un calcio più propositivo ed aggressivo. Spero le gambe rispondano nel migliore dei modi”. Ad arbitrare sarà il signor Luciani della sezione di Roma a dirigere la gara contro la Juve Stabia. (Ph. Calcio Foggia 1920).

 

M.I.

 
 
 

VIESTE – Domani 27 settembre lavori urgenti Aqp in via San Francesco, istituito divieto di sosta Il Set 26, 2021

Post n°28666 pubblicato il 26 Settembre 2021 da forddisseche

VIESTE – Domani 27 settembre lavori urgenti Aqp in via San Francesco, istituito divieto di sosta 

 
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La comandante della Polizia Locale di Vieste, commissario capo Caterina Ciuffreda, informa che domani, 27 settembre 2021, dalle ore 7:00 alle ore 16:00, sarà istituito il divieto di sosta su entrambi i lati di via San Francesco, nel centro storico, per lavori urgenti di AQP. Si invitano tutti i residenti e non a rispettare tale divieto, al fine di permettere ai mezzi d’opera impegnati nei lavori di transitare regolarmente ed evitare rimozioni forzate delle auto. Si ringrazia per la collaborazione e ci si scusa per il momentaneo disagio.

 
 
 

E’ morto l’ex deputato Franco Di Giuseppe, rimase coinvolto in incidente stradale Ultimo aggiornamento Set 26, 2021

Post n°28665 pubblicato il 26 Settembre 2021 da forddisseche

E’ morto l’ex deputato Franco Di Giuseppe, rimase coinvolto in incidente stradale 

 
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Lutto nel mondo della politica foggiana, è morto Franco Di Giuseppe. L’ex parlamentare non ce l’ha fatta: lo scorso 27 luglio rimase gravemente ferito in un tragico incidente stradale in cui perse la vita il fratello, Egidio. I due erano a bordo di una Lancia Y coinvolta in un sinistro nelle campagne di San Severo. Franco Di Giuseppe, che aveva 79 anni, fu trasportato in elisoccorso in ospedale e le sue condizioni apparvero immediatamente gravissime. Nelle scorse ore il decesso. Già assessore ai Lavori Pubblici e consigliere regionale in Puglia, dal 1992 al 1994 è stato deputato con la Democrazia Cristiana. Poi Di Giuseppe è passato a Fratelli d’Italia e nel dicembre del 2020 ha lasciato la politica attiva. Di rilievo il suo contributo allo sviluppo del Gargano.

 
 
 

WINDSURF – Il giovanissimo Michele Bonsanto di Peschici è campione europeo U13 nello slalom Ultimo aggiornamento Set 25, 2021

Post n°28664 pubblicato il 25 Settembre 2021 da forddisseche

WINDSURF – Il giovanissimo Michele Bonsanto di Peschici è campione europeo U13 nello slalom 

 
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Dopo cinque intense e durissime giornate con freddo +9/13C° in acqua per più di 6 ore al giorno, il peschiciano atleta garganico Michele Bonsanto, tesserrato FIV con la Lega navale Italiana Sezione di Vieste e facente parte dell’associazione Italiana Windsurf (AICW) alla sua prima esperienza internazionale, dopo aver vinto gli assoluti italiani della sua categoria a Vieste, si laurea campione europeo 2021 U13 nella disciplina dello slalom (la formula 1 del windsurf).
Il campionato giovanile europeo si è disputato in Austria sul Lago di Neusiedl Am See con giornate difficilissime per tutti i ragazzi, pioggia vento forte (25/35 nodi) che ha messo a dura prova la resistenza di tutti i ragazzi in acqua. ITA-2811 Bonsanto l’unico atleta junior U13 di questo europeo, ha dato del suo meglio contro atleti di U16/17 anni e con attrezzature e vele ben superiori al suo attuale metraggio concludendo 7 delle 8 regate disputate, prendendo confidenza con l’acqua del lago, che gli avevano causato problemi nella primi giorni di regata.
L’Italia fa bottino pieno con la sarda di Oristano Maddalena Spanu campionessa Juniores U17 e Terza nella Categoria Yout, 4°posto per la triestina Caterina Biagiolini Youth donne mente la sorella la triestina Anna Biagiolini prima nella cateegoria Youth. Il sardo Nicola Spanu 7° ed il laziale Michele Laurenza 11° nella Categoria Youth Men, mentre il trentino Leonardo Tomasini 1° nella categoria U17.
Prossima tappa i mondiali in Spagna nel 2022, sotto la guida del suo nuovo allenatore federale nonchè ex campione Italiano e mondiale Matteo Spanu presso il suo centro specializzato di Oristano Windacademy Sardinia , dove Matteo coltiva e cresce i migliori atleti italiani.
Main Sponsor Baia di Manaccora Villaggio Turistico nella persona di Domenico D’Amato, la Lega navale Peschici, i supporters Luigi D’arenzo e Peppino Biscotti, Lido del Piacere, Panini di Mare Vieste, H2O WindsurfingVieste Sport Center, la Regione Puglia.

 
 
 

CALCIO ECCELLENZA – Caldo week-end: l’Atletico Vieste ospita l’Unione Calcio Bisceglie Il Set 25, 2021

Post n°28663 pubblicato il 25 Settembre 2021 da forddisseche

CALCIO ECCELLENZA – Caldo week-end: l’Atletico Vieste ospita l’Unione Calcio Bisceglie 

 
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 Andrea Soldano, centrocampista 2020, nella rosa del Vieste in prestito dal Martina Calcio 1947

Ultimo weekend di settembre in casa Vieste che si preannuncia già infuocato, sia per le previsioni meteo che per il clima intorno al centro sportivo del “Riccardo Spina”.
I ragazzi di mister Sollitto ci arrivano dopo una settimana di allenamenti densa di lavoro e concentrazione, attenti a fagocitare tutte le indicazioni messe in campo e pronti a proseguire il buon ruolino di marcia stagionale che narra di una sola sconfitta rimediata contro il Manfredonia nella gara di ritorno del primo turno di Coppa Italia Eccellenza.
Dopo il pareggio in extremis in casa della Real Siti di domenica scorsa ecco che arriva l’Unione Calcio Bisceglie, avversario esperto e dotato di una rosa ben attrezzata che vuole fare bottino pieno come la scorsa giornata in quel di Canosa.
I leoni viestani cercheranno sin da subito di dettar legge per conquistare i tre punti necessari per stabilirsi nella parte alta della classifica.
Domenica 26 settembre ore 15,30 sarà anche il turno di un altro big match tra il Barletta e il San Severo che guidano la testa del campionato a punteggio pieno.
Un livello decisamente alto quello del Girone A del campionato di Eccellenza Puglia di quest’anno, ci aspettano sfide per palati fini ed emozioni che solo la Premier League pugliese sa regalare.
Intanto, in settimana, alla corte di mister Sollitto, è giunto il giovane centrocampista Andrea Soldano, classe 2002, in prestito dal Martina Calcio 1947.
Matteo Simone – Ufficio stampa
Atletico Vieste

 
 
 
 
 

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