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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

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Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Luglio 2025

Il Comune di Vieste esce da ASE Manfredonia (che diventa socio unico) Il Lug 17, 2025

Post n°33621 pubblicato il 17 Luglio 2025 da forddisseche

Il Comune di Vieste esce da ASE Manfredonia (che diventa socio unico)
187

Si conclude ufficialmente, e finalmente, la cessione delle azioni detenute dal Comune di Vieste nella società partecipata Azienda Servizi Ecologici S.p.A. (ASE S.p.A.) al Comune di Manfredonia. L’atto, approvato con determinazione dirigenziale n. 1292 dell’11 luglio 2025, rappresenta un importante passo nella razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche locali.
ASE S.p.A., società con sede a Manfredonia, è da anni partecipata dai Comuni di Manfredonia e Vieste. Su un capitale sociale di 1.606.800 euro, suddiviso in altrettante azioni da 1 euro ciascuna, il Comune di Manfredonia deteneva già la quasi totalità delle quote, con 1.556.633 azioni. Vieste possedeva invece 50.167 azioni.
Già dal 2018, Vieste aveva manifestato l’intenzione di dismettere la propria quota, come previsto dal Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica (D.Lgs. 175/2016), che impone agli enti pubblici la revisione periodica delle partecipazioni per valutarne la razionalizzazione.
L’interesse del Comune di Manfredonia all’acquisizione delle azioni è stato formalizzato nel dicembre 2022 e approvato successivamente dai rispettivi Consigli comunali. L’accordo prevede la cessione diretta al valore complessivo di 21.000 euro.
L’operazione è stata perfezionata davanti al Notaio Michele Augelli lo scorso 14 luglio 2025. La somma pattuita, già stanziata nel bilancio comunale di Manfredonia (capitolo 7017, impegno 2992/2023), sarà versata interamente prima della firma dell’atto mediante bonifico al Comune di Vieste.
L’acquisto avverrà senza ricorso a procedure competitive, come consentito dal D.Lgs. 175/2016, trattandosi di trattativa diretta tra enti pubblici soci.
Con questa acquisizione, il Comune di Manfredonia diventerà azionista unico di ASE S.p.A., consolidando così il controllo totale sulla società che gestisce servizi di rilevanza pubblica sul territorio.
La determinazione dirigenziale prevede inoltre la pubblicazione del provvedimento sull’Albo Pretorio online e nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale, in linea con gli obblighi di legge sulla trasparenza amministrativa.

 

 
 
 

VIESTE – Centrodestra: “Città Gargano, un’opportunità di sviluppo per il territorio” Il Lug 17, 2025

Post n°33620 pubblicato il 17 Luglio 2025 da forddisseche

VIESTE – Centrodestra: “Città Gargano, un’opportunità di sviluppo per il territorio”
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Comunicato stampa a firma di Mariateresa Bevilacqua (Noi Moderati), Vincenzo Disanti (CON),  Luigi Demaria (Fratelli d’Italia), Giuseppe Caruso (Alternativa Popolare).
“Il Patto associativo “Città Gargano”: un’opportunità di sviluppo per il territorio – Le nostre congratulazioni ai Comuni aderenti e l’auspicio per una futura adesione di Vieste
Le forze politiche locali desiderano esprimere le più vive congratulazioni e gli auguri di buon lavoro ai Sindaci e alle Amministrazioni che hanno deciso di aderire al Patto associativo “Città Gargano”.
Riteniamo questa iniziativa un passo lungimirante e strategico, destinato a portare significativi vantaggi a tutti i Comuni coinvolti.
Il Patto associativo “Città Gargano” rappresenta una piattaforma importante per la promozione unitaria e coordinata del nostro splendido territorio, permettendo di superare le frammentazioni e di presentarsi con maggiore forza sui mercati turistici nazionali e internazionali.
Siamo convinti che questa sinergia favorirà l’accesso a nuovi finanziamenti regionali, nazionali ed europei, l’ottimizzazione dei servizi e la creazione di progetti di sviluppo condivisi, a beneficio delle comunità e delle economie locali.
Come forze politiche locali, auspichiamo vivamente di poter amministrare Vieste in futuro e, qualora ciò avvenga, siamo certamente propensi a valutare e a procedere con l’adesione al Patto associativo “Città Gargano”.
Crediamo che sia nell’interesse primario della nostra città non perdere un’occasione così importante per la crescita e la valorizzazione del nostro patrimonio”.
Mariateresa Bevilacqua Noi Moderati
Vincenzo Disanti CON
Luigi Demaria Fratelli d’Italia
Giuseppe Caruso Alternativa Popolare 

 

 
 
 

VIESTE – Stanotte interventi di disinfestazione contro le zanzare Il Lug 16, 2025

Post n°33619 pubblicato il 16 Luglio 2025 da forddisseche

VIESTE – Stanotte interventi di disinfestazione contro le zanzare
202

Si informa la cittadinanza che nella notte tra oggi e domani, a partire dalle ore 00:30, nel territorio comunale di Vieste, saranno effettuati interventi di disinfestazione contro le zanzare, a cura di operatori specializzati.
Si raccomanda ai cittadini di tenere chiuse porte e finestre, durante le operazioni e nelle ore successive, per garantire l’efficacia del trattamento e la sicurezza. È inoltre consigliabile non lasciare residui alimentari o animali domestici all’esterno (su balconi o giardini) durante l’intervento.
Si ringrazia per la collaborazione.

 

 
 
 

VIESTE – Un registro di nascita “parallelo” a difesa dell’identità del popolo viestano Il Lug 16, 2025

Post n°33618 pubblicato il 16 Luglio 2025 da forddisseche

VIESTE – Un registro di nascita “parallelo” a difesa dell’identità del popolo viestano
220

Istituire un registro particolare per il recupero della cittadinanza viestana per i nati, occasionalmente, negli ospedali della zona, i cosiddetti “emigrati… per nascita”.
E’ la proposta, rivolta al sindaco, Giuseppe Nobiletti, e all’assessore alla Cultura, Graziamaria Starace, da parte di Antonio d’Auria, un napoletano innamorato di Vieste che la frequenta da tantissimi anni, ben 55. Il sig. D’Auria, ha inviato, in merito, una lettera al primo cittadino e all’assessore, nella quale illustra la sua proposta finalizzata alla “difesa dell’identità del popolo viestano, con il solo ed unico scopo di consentire a tutti i “figli” di Vieste di poter essere iscritti in un Registro delle nascite, parallelo a quello antico ma ormai in disuso, perché sia certificata la loro “appartenenza” alla gloriosa e storica popolazione locale”.
Di seguito, il testo della lettera a firma di Antonio d’Auria:
“Da vari anni a Vieste ormai non vengono più registrate le nascite, in quanto, come è noto, per motivi di sicurezza, le partorienti si rivolgono agli Ospedali di Foggia o di San Giovanni Rotondo (salvo un solo caso recentissimo, rarissimo ed occasionale, per motivi d’estrema urgenza)
Fra qualche anno, quando gli ultimi “nati a Vieste” passeranno “a miglior vita”, la cittadina sarà abitata solo da …..“immigrati”…. da Foggia, da San Giovanni Rotondo, e da altre città.
Un Comune come Vieste, di 14.000 abitanti, fra non molto diventerà e potrebbe essere considerato un “paese” di soli “immigrati”.
Nessuno più potrà vantare la sua “appartenenza” a Vieste, dichiarandosi “nato/a a Vieste”!
E’ giusto che coloro che si sentono Viestani per nascita (e non per anagrafica) perdano, a causa della burocrazia, la loro “identità” anagrafica non più connessa al legame con il proprio luogo di origine?
Codesto Comune può far qualcosa in merito ? per evitare che tante tradizioni, storie familiari, tanti cittadini non siano registrati sin dalla nascita come parte di una comunità che fino ad alcuni anni fa era riconoscibile per il dialetto, per i soprannomi, per le storie di tanti illustri suoi concittadini …ecc.
Per porre rimedio ad una “globalizzazione forzata”, anche nel caso della nascite, che dipende dalla mancanza a Vieste di un Ambulatorio pubblico attrezzato con sala parto,
si propone di istituire un specifico “Registro particolare di Cittadinanza dei Viestani …. emigrati per nascere”,
(senza conseguenze giuridiche) dove i nati in altre città, e rientrati a Vieste subito dopo la nascita, possano iscriversi quando sono figli di “genitori residenti a Vieste”.
La registrazione potrebbe essere anche “postuma”, su richiesta di coloro che negli anni passati sono stati costretti ad “emigrare … per nascere”.
Il Comune di Vieste, a difesa dell’identità del popolo viestano, potrà vantarsi di aver istituito il primo di tali Registri in Italia ( invero a causa di una Sanità pubblica limitata e che non mette tutti i cittadini sullo stesso piano e con gli stessi diritti)
I Viestani, che hanno forte il proprio senso di appartenenza al loro luogo di origine, potranno farsi ivi registrare e dichiararsi come …. “nato/a a…. , ma “Cittadino/a di Vieste”
Il tutto sembra una sciocchezza, ma che forse, avendo risonanza nazionale, potrebbe anche dar luogo a cose positive (… una sala parto ASL a Vieste ? o più probabilmente una implementazione del Servizio ASL a Vieste).
Poiché da qualche tempo vi è uno scontro fra partiti politici circa lo “Jus scholae” e lo “Jus soli”, si precisa che la presente proposta non ha alcun “colore” o intendimento politico, e l’istituzione da parte del Comune di Vieste di un “Registro particolare di Cittadinanza per i Viestani emigrati per nascere”, non interferisce con le norme sulla Cittadinanza Italiana, non avendo implicazioni o conseguenze giuridiche, ed essendo assimilabile al più, ed in forma minore, ad una “cittadinanza onoraria” a carattere locale”.
Distinti saluti.
Antonio d’Auria

 

 
 
 

LA “CITTÀ GARGANO” DIVENTA REALTÀ, DODICI COMUNI FIRMANO IL PATTO. ASSENTE VIESTE: “NON È INTERESSATA” (3) 15 Luglio 2025

Post n°33617 pubblicato il 15 Luglio 2025 da forddisseche

LA “CITTÀ GARGANO” DIVENTA REALTÀ, DODICI COMUNI FIRMANO IL PATTO. ASSENTE VIESTE: “NON È INTERESSATA” (3)

Al momento non pervenute, ma per ragioni diverse, anche Manfredonia, Mattinata e San Giovanni Rotondo. Piemontese: “Superiamo i campanilismi per costruire una visione condivisa”.

La “Città Gargano” è realtà. Il sogno del compianto Filippo Fiorentino sta per avverarsi, almeno sulla carta. Servirà davvero a risolvere gli atavici problemi che da sempre attanagliano questo spicchio di Puglia? A sentire i 12 sindaci che ieri sera hanno sottoscritto il patto associativo, sembrerebbe di si. “È una forma di riscatto per rimediare agli errori commessi nel passato, ma è soprattutto una grande opportunità per superare i campanilismi e creare nuove forme di sviluppo. Noi ci crediamo”. Hanno firmato sindaci di destra, di sinistra e di centro, ci sono comuni come Serracapriola e Apricena, comuni dell’entroterra come Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis e Rignano Garganico. Non ci sono località turistiche importanti come Vieste, Manfredonia, Mattinata e San Giovanni Rotondo.

“Vieste è sempre la benvenuta – ha detto Carmine D’Anelli, sindaco di Rodi, padrone di casa dell’evento e uno dei promotori dell’iniziativa -, conosciamo benissimo l’importanza della città in termini turistici e non solo. La porta è sempre aperta, altrimenti ce ne faremo una ragione. Così come per San Giovanni Rotondo e Manfredonia, assenti per altri problemi. Ci sono sindaci arrivati da poco che hanno avuto delle difficoltà ma che mi hanno già detto di essere entusiasti del progetto”.

La sottoscrizione del patto è avvenuta alla presenza del vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese: “Una scelta coraggiosa e lungimirante che supera campanilismi e frammentazioni per parlare con una sola voce: è la politica che torna strumento di coesione e visione condivisa, per valorizzare un territorio tanto straordinario quanto fragile; un lavoro di cucitura che mi onoro di avere contribuito a fare fin dal primo momento in cui, nel 2015, ho assunto responsabilità regionali, nel corso di questi dieci anni cresciute di intensità”.

saverio serlenga

 

 
 
 

“CITTÀ GARGANO” NASCE SENZA VIESTE: UN PROGETTO MONCO? 15 Luglio 2025 I sindaci del Gargano firmano per un’unione strategica,

Post n°33616 pubblicato il 15 Luglio 2025 da forddisseche

“CITTÀ GARGANO” NASCE SENZA VIESTE: UN PROGETTO MONCO?

I sindaci del Gargano firmano per un’unione strategica, ma Vieste resta fuori. C’è un programma? Da dove si parte? E soprattutto: perché manca la città simbolo del turismo garganico?

Ieri sera è stata firmata la nascita della “Città Gargano”.  Non è un sogno ingenuo” –  è stato scritto  “ma è la sfida più concreta e necessaria che questo tempo affida ai firmatari”:

Carmine d’Anelli, sindaco di Rodi Garganico;

 Luigi D’Arenzo, sindaco di Peschici;

 Raffaele Sciscio, sindaco di Vico del Gargano;

 Rocco Di Brina, sindaco di Carpino;

 Alessandro Nobiletti, sindaco di Ischitella;

 Michele Di Pumpo, sindaco di Cagnano Varano;

 Matteo Vocale, sindaco di San Nicandro Garganico;

 Pierpaolo D’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo;

 Michele Leombruno, vicesindaco di Serracapriola;

 Michele Merla, sindaco di San Marco in Lamis;

 Antonio Potenza, sindaco di Apricena;

 Luigi Fiore, sindaco di Rignano Garganico.

 Un progetto ambizioso che riunisce numerosi comuni del promontorio con l’obiettivo di dare finalmente una voce unitaria al territorio, accedere con maggiore forza ai fondi europei e sviluppare strategie condivise in ambito turistico, infrastrutturale e culturale. Ma la notizia non fa solo rumore per l’accordo firmato, bensì per una pesante assenza: quella di Vieste.

La città faro del turismo garganico, il motore economico della costa, non ha aderito. E a molti – cittadini, operatori turistici, osservatori politici – non sfugge il paradosso: com’è possibile parlare di “Città Gargano” senza includere Vieste? È come disegnare l’Adriatico senza il mare.

Una città monca?

Senza Vieste il progetto nasce zoppo. Non solo per una questione simbolica o di prestigio, ma per il peso economico e strategico che la città riveste nell’intero comprensorio. Le ragioni dell’assenza ufficiale non sono ancora state chiarite: divergenze politiche? Mancanza di condivisione sul metodo? Semplice ritardo di valutazione?

C’è un programma?

Dall’atto fondativo emergono obiettivi generici: promuovere lo sviluppo sostenibile, migliorare i collegamenti, valorizzare l’identità garganica. Ma manca un piano dettagliato: quali risorse verranno investite? Quali priorità saranno condivise? Il rischio, senza una visione concreta e unitaria, è che tutto resti sulla carta.

Da dove partire?

Il primo passo, ora, dovrebbe essere quello del dialogo. Non per cercare “colpevoli”, ma per riallacciare un confronto. Se Vieste ha scelto (o è stata costretta) a restare fuori, è nell’interesse di tutti comprendere il motivo. La “Città Gargano” ha senso solo se è inclusiva, non esclusiva. E Vieste, piaccia o no, è una parte fondamentale di quel senso.

La speranza è che il progetto non diventi l’ennesimo contenitore senza contenuto, o peggio, l’ennesima sigla vuota per spartizioni locali. Il Gargano ha bisogno di unirsi davvero. E di farlo insieme. Ed è un’occasione da non perdere.

 

 
 
 

MATTINATA IN LUCE: IL PRESEPE TRA TRADIZIONE E LUMINARIE 14 Luglio 2025 Dopo il grande successo durante il periodo natalizio,

Post n°33615 pubblicato il 14 Luglio 2025 da forddisseche

MATTINATA IN LUCE: IL PRESEPE TRA TRADIZIONE E LUMINARIE

Dopo il grande successo durante il periodo natalizio, il presepe artistico “Mattinata in Luce” riapre le sue porte per l’estate!

Un’opera unica nel suo genere, allestita all’interno del Piccolo Museo Etnografico, che unisce la sacralità della tradizione presepiale con l’eleganza e la magia delle luminarie artistiche.

Realizzato dal Circolo Ricreativo Culturale Oasis e dal Centro Arte e Tradizioni Popolari,con la collaborazione dell’artista Raffaele Troiano, il presepe è un vero viaggio emozionante tra storia, creatività e bellezza.

Una fusione di arte e devozione, pensata per incantare residenti e turisti anche durante i mesi estivi.

Venite a scoprirlo, vi aspettiamo presso il Piccolo Museo Etnografico – Via L. De Vita, 10

Aperto tutti i giorni

Mattina: 10.30 – 13.00 | Pomeriggio: 18.00 – 22.00

CIRCOLO RICREATIVO CULTURALE OASIS

CENTRO ARTE E TRADIZIONI POPOLARI

 

 
 
 

IL GARGANO SCOMPARSO: LA MAPPA DEGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI CHE NON CI SONO PIÙ 14 Luglio 2025

Post n°33614 pubblicato il 14 Luglio 2025 da forddisseche

IL GARGANO SCOMPARSO: LA MAPPA DEGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI CHE NON CI SONO PIÙ

Esiste un Gargano (o meglio esisteva) che non c’è più. Insediamenti che non sono riusciti, per diversi motivi, a superare i secoli, cadendo nell’oblio della storia. Di alcuni di essi ne rimane il ricordo tramandato dai racconti e dalla tradizione; di altri, le tracce sono scritte in antichi documenti o frammentate nei vari ritrovamenti di ruderi e reperti, ultime testimonianze di un tempo che fu.

Soprattutto nel Medioevo, il promontorio garganico presentava un numero di abitati superiore a quello odierno, ma in gran parte si trattava di piccoli borghi fortificati, situati in punti strategici, e di villaggi rurali, i cosiddetti “casali”.

I centri arroccati sulle alture sono generalmente i più antichi, nati soprattutto a seguito dell’abbandono di insediamenti tardo-antichi situati in zone particolarmente esposte alle incursioni barbariche. Alcuni di questi primitivi castelli furono abbandonati o distrutti già nell’Alto Medioevo, e oggi è possibile individuarne la posizione solo grazie alla toponomastica e alle ricerche archeologiche.

In certi casi, si riscontra una rioccupazione, anche se temporanea, di antichi abitati fortificati rimasti in stato di abbandono per secoli.

Qui di seguito, elencheremo gli esempi più importanti, facendoci aiutare da un accurato lavoro proposto da Vittorio Russi, pubblicato nella VII Esposizione Archeologica “Il Medioevo e il Gargano”, 1984.

Tra i siti di rioccupazione, menzioniamo ‘Chiancata La Civita’, 3 Km a sud-est di San Marco in Lamis, e probabilmente anche ‘Monte Saraceno’, tra Manfredonia e Mattinata, un sito protostorico, quest’ultimo, la cui denominazione parrebbe riferirsi a un insediamento musulmano altomedievale.

Incerta origine hanno i toponimi ‘Castello’, presente a Punta Manaccora (Peschici) e a sud di San Giovanni Rotondo, e ‘Castellera’ a sud-est della stessa cittadina. Così anche per ‘Castel Guarnero’, indicato sulle carte topografiche 4 Km a sud di Cagnano, in una zona impervia dove non è stato ancora individuato alcun insediamento.

Per ‘Madonna della Rocca’ (è ancora possibile ammirare i ruderi dell’omonima chiesa), situata a 7 km a nord-nord-est di Apricena, l’appellativo potrebbe derivare dal vicino colle Castelluccia, dove, nell’Alto Medioevo, sorgeva un ‘castellum’ nato dall’abbandono di un insediamento romano che si estendeva tra le contrade Campo di Pietra e San Nazario. Di questo sito si hanno alcune informazioni risalenti al X secolo, periodo in cui l’area apparteneva all’abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno. Nel 971 è documentata una concessione decennale relativa alla chiesa di San Giovanni “cum ipso castello et ipso monticello… super ipso fluvio Caldoli”, in territorio di Lesina.

Al monastero di San Giovanni de Lama, presso San Marco in Lamis, apparteneva invece ‘San Pietro Veterano’, in contrada Posta dei Colli, dove sussistono i ruderi di un edificio a pianta ellittica, probabile chiesa alto-medievale ad absidi contrapposte, e un vicino chiostro, più recente, collegato a una costruzione di origine incerta. Più a sud, in contrada Mandra Murata, è stato localizzato un insediamento anonimo, dal quale deriva l’appellativo della

vicina masseria Motta di Matera.

Il Russi ci ricorda anche un altro insediamento ignorato dalla documentazione medievale, cioè quello sito sull’altura di ‘Volta Pianezza’, che domina l’accesso alla parte meridionale della Valle di Stignano. I suoi ruderi presentano una forma semi-circolare, di m 170 x 80 circa, con l’ingresso sul lato sud, dove sussiste una strada che scende verso l’antica via Litoranea, che seguiva, poco più a monte, il percorso dell’attuale Pedegarganica. Il ‘castellum’ alto-medievale deve essere stato abbandonato quando una maggiore stabilità politica rese possibile il ritorno alla vicina pianura, dove, sulla riva destra del Candelaro, in contrada Brancia, è documentato già agli inizi del XI secolo il casale di Sant’Eleuterio.

Non ha bisogno di presentazioni ‘Castelpagano’, arroccato su un’erta collina sovrastante il tracciato di un’antica strada proveniente da Civitate, nota come “via Francesca”, percorsa dai pellegrini che si recavano alla sacra grotta di San Michele, a Monte Sant’Angelo. Lungo tale itinerario, in contrada Crastate, sorgeva un abitato romano dal cui abbandono, in età tardo-antica, ha avuto origine Castelpagano; il toponimo viene fatto derivare dallo stanziamento di una guarnigione saracena, forse già nell’altomedioevo.

Nei documenti non si trovano notizie del castello alto-medievale di ‘Lauro’, che sovrastava l’omonima sorgente, all’estremo limite orientale del territorio di Lesina. Al di là si estendeva il tenimento di San Nicandro, poi quello di Devia, un centro molto antico sul monte Devio (o d’Elio).

Nel territorio di Devia era compreso un tenimento dell’Abbazia di Santa Maria di Kalena (Peschici) che comprendeva la contrada ‘Imbuto’, che forma una penisoletta nell’angolo sud-ovest della laguna di Varano. Qui sorgeva il monastero di San Nicola, presso il quale si era formato un piccolo abitato. Esso è citato in un privilegio di Guglielmo II, del 7 maggio 1174.

Prima del XI secolo, è documentato un unico insediamento situato direttamente sulla sponda della laguna di Varano: ‘Bayranum’ (anche noto come Baranum o Varanum), che sorgeva sulla penisoletta del Crocifisso di Varano. In quell’epoca, lo specchio d’acqua era indicato con nomi diversi, probabilmente per distinguere le zone di pertinenza dei paesi circostanti. Durante il periodo dell’abate Bertario di Montecassino (856-883), fu offerta all’Abbazia una corte “de lacu Romani cum piscatione sua”. Nel secolo successivo, l’abate Giovanni concesse al monaco Trasari “Sancto Focato in Barano, cum ipsa piscatione de lacu Romani”. In una sentenza della Magna Curia del 1173, che pose fine a una controversia tra il feudatario di Devia, Rao, e l’abate Mattia di Santa Maria di Kalena, sono descritti i confini di un territorio che da Imbuto arrivavano a un “lacum Cernuli” e a un pantano al confine con Ischitella. Il termine ‘pantanum’ sembra designare la parte orientale della laguna e, a partire dal XIII secolo, fu utilizzato come alternativa a ‘lacus Bayrano’.

Il Gargano settentrionale, a differenze di quello meridionale, presenta numerose sorgenti e aree coltivabili ed è sempre stato, in generale, più popolato.

Il centro antico più grande, ‘forse’ da identificare con Uria, sorgeva su monte Civita e dopo il suo abbandono si sviluppò la vicina Ischitella.

Tra Rodi e San Menaio, sulle colline che sovrastano Molino di Mare, vi era nel medioevo un villagio con poche case intorno alla chiesetta di Santa Maria di Canneto, nei pressi dell’omonima sorgente.

Dal “Catalogo dei Baroni” apprendiamo che nel XII secolo ‘Canneto’ apparteneva all’arcivescovo di Siponto mentre successivamente formò un unico feudo insieme a Vico e Ischitella.

Tra Vico e Canneto, nella valle di ‘Asciatizzo’, c’era il monastero di Montenero col suo casale, proprietà dell’Abbazia di Kalena. Nel 1293 il casale era tenuto da Enrico de Guerardo e nel 1320 da Gerardo de Marra, mentre sei anni dopo ritroviamo che il “monasterium Calene tenet Montem Nigrum”.

Unico abitato medievale di cui abbiamo notizia per l’entroterra è ‘Sfilzi’, che sorgeva nell’omonimo bosco, in contrada Casalini, circa 7 Km a sud-est di Vico. È tradizione che il casale sia stato distrutto dal violento terremoto che nel 1223 funestò il Gargano, ma la documentazione e l’indagine archeologica attestano che il sito era abitato anche nel secolo successivo.

Il territorio di Sfilzi confinava verso oriente con quello di Vieste, nel quale, secondo quanto riporta il Giuliani, vi erano quattro casali: ‘Castel Ruino’, ‘La Battaglia’, ‘San Salvatore’ e ‘Santa Tecla’. Il primo non è stato ancora localizzato; La Battaglia doveva trovarsi a ovest-nord-ovest di Vieste; San Salvatore era a 9 Km da Vieste, in direzione sud-sud-ovest; Santa Tecla, 3 Km più a sud.

La parte interna del Promontorio, caratterizzata da un altopiano boscoso e accidentato, era frequentata esclusivamente da pastori e taglialegna. Un’altra fascia di insediamenti si snodava lungo l’antica ‘via sacra Langobardorum’, che attraversava la valle di San Marco in Lamis e si dirigeva verso Monte Sant’Angelo. Pochi altri abitati erano situati alle pendici meridionali del Gargano, particolarmente lungo il corso del Candelaro.

Qui, il Russi ci parla di ‘Villanova’, ai piedi di Rignano Garganico, sorta, forse, durante la dominazione normanna, a un bivio della romana via Litoranea e presso un guado del Candelaro, attraversato da un’altra strada proveniente da ‘casale novo’. Nell’autunno del 1982 un’alluvione in zona ha portato alla luce una necropoli medievale.

Di San Giovanni Rotondo conosciamo l’epoca della fondazione, strettamente connessa a un insediamento alto-medievale, ‘Bizzanum’, sito sulla collina che sovrasta l’odierno abitato e il cui nome compare per la prima volta nel marzo del 1007, in una concessione del catapano Alessio Xifea all’abbazia di San Giovanni de Lama.

In territorio di San Giovani Rotondo vi era anche il casale di Sant’Egidio, appartenente all’Abbazia della SS. Trinità di Cava dei Tirreni. Sorgeva su una collina sul versante occidentale dell’omonimo laghetto, ora prosciugato, sulla strada per Monte Sant’Angelo. Sulla collina si possono ancora vedere i ruderi della chiesa del casale, con un caratteristico portale ornato a intreccio.

Al di là dell’alveo dell’ex laghetto, dove sono i resti della chiesa di San Nicola al Pantano, la ‘via sacra’ si inoltrava nel vallone della Fratta, con un percorso diverso da quello attuale, e giungeva in contrada ‘Cassana’, dove c’era un insediamento alto-medievale che ci è noto solo per la presenza di una necropoli, semidistrutta da cave di pietra.

La strada proseguiva nella valle di Carbonara che ricorda l’omonimo casale, citato più volte nella documentazione del XIII e XIV secolo insieme al casale di Piedimonte. Quest’ultimo è segnato nella carta geografica del Magini, del 1620, tra Monte Sant’Angelo e Manfredonia, verso la contrada Macchia.

Sul versante garganico di Siponto alcune necropoli rupestri ci indicano l’esistenza di villaggi sparsi, di origine tardo-antica ma spesso perdurati nell’alto medioevo; della stessa epoca è il piccolo insediamento di ‘Castelluzzo’, arroccato su un’altura presso la masseria Santa Restituta.

La stessa Siponto, città di antichissima origine, durante la dominazione longobarda era divenuta il principale porto sull’Adriatico del ducato – poi principato – di Benevento.

La lista è sicuramente più lunga e di altri siti, qui non citati, abbiamo trattato in altri post.

Per altri insediamenti, il declino fu forse più lento, ma altrettanto inesorabile. Nel corso del XIV secolo, nella sola Capitanata, si registra l’abbandono o la grave decadenza di circa un centinaio di abitati. Non si trattava solo di piccoli centri, come quelli garganici già descritti, ma anche di città vescovili come Siponto, Civitate, Fiorentino, Dragonara, Montecorvino, Tertiveri e Salpi.

La situazione peggiorò ulteriormente nei secoli successivi a causa di complessi fattori economici e politici, che contribuirono alla rarefazione degli insediamenti e al conseguente spopolamento delle campagne, una caratteristica che ancora oggi segna profondamente la nostra regione.

Archivio di Giovanni BARRELLA.

Mappa e parte del testo: Vittorio Russi, “INSEDIAMENTI MEDIEVALI SCOMPARSI DEL GARGANO”, VII ESPOSIZIONE ARCHEOLOGICA “IL MEDIOEVO E IL GARGANO”, 1984

garganodascoprire

 

 
 
 

ALLARME INCENDI SUL GARGANO, I VERDI SCRIVONO AL PREFETTO: “PUGLIA SENZA MEZZI E COORDINAMENTO. SUBITO UN TAVOLO DI SICUREZZA” 1

Post n°33613 pubblicato il 13 Luglio 2025 da forddisseche

ALLARME INCENDI SUL GARGANO, I VERDI SCRIVONO AL PREFETTO: “PUGLIA SENZA MEZZI E COORDINAMENTO. SUBITO UN TAVOLO DI SICUREZZA”

I portavoce provinciali di Europa Verde e i consiglieri comunali di Manfredonia denunciano gravi carenze operative nella lotta agli incendi e chiedono interventi strutturali immediati.

Una lettera indirizzata al prefetto di Foggia e a tutte le principali istituzioni regionali e locali. A firmarla sono i portavoce provinciali di Europa Verde – Verdi di Capitanata, Innocenza Starace e Lorenzo Gagliardi, insieme ai consiglieri comunali di Manfredonia Alfredo De Luca e Michele Prencipe, impegnati nei comitati per la tutela di Montagna di Manfredonia, Valle Carbonara e Bosco Quarto. L’obiettivo è lanciare un grido d’allarme sulla gestione degli incendi boschivi nel Parco del Gargano.

Nel documento si sottolineano lacune gravissime nella prevenzione e nella risposta agli incendi. La Regione Puglia – viene evidenziato – non dispone di mezzi aerei propri e deve attendere l’arrivo dei Canadair da Roma, Napoli o Lamezia Terme. Le squadre ARIF sono distribuite in maniera disomogenea, non viene data priorità alle aree più a rischio, mentre i piani di protezione civile dei Comuni non sono coordinati tra loro.

La denuncia si estende anche ai punti idrici, spesso non a norma, e alla mancanza di copertura telefonica in molte aree del Gargano, che rende impossibile segnalare tempestivamente i focolai. “Stiamo vivendo uno scempio ambientale che da anni si ripete, mentre la vegetazione che dovrebbe assorbire CO₂ viene sistematicamente bruciata”, scrivono i promotori dell’iniziativa.

Tra le proposte avanzate c’è l’incremento del numero di operatori a terra, la reintroduzione della polizia provinciale (la sola Puglia a esserne priva), e la creazione del corpo di guardia parco da parte dell’Ente Parco del Gargano. Fondamentale anche l’uso di droni con telecamere termiche, una rete diffusa di idranti con attacchi UNI 70, e l’ampliamento delle infrastrutture telefoniche, con un appello alla Regione affinché faccia pressione sui gestori delle reti.

Si suggerisce inoltre il monitoraggio a distanza con telecamere infrarossi e intelligenza artificiale, per identificare e geolocalizzare con precisione i roghi.

Nella lettera si chiede ufficialmente la convocazione di un tavolo per la sicurezza pubblica presso la Prefettura di Foggia, con la partecipazione di sindaci, carabinieri forestali, vigili del fuoco, ARIF, Regione, Provincia, consorzio di bonifica del Gargano e i comitati civici attivi sul territorio. “Vogliamo essere ascoltati – dichiarano i firmatari – perché conosciamo ogni metro di questo territorio e possiamo contribuire concretamente alla sua tutela”. Un’iniziativa che intende riportare l’attenzione pubblica e istituzionale su un problema ciclico che minaccia la biodiversità e la sicurezza dei cittadini, in una delle aree naturali più preziose del Mezzogiorno

 

 
 
 

VICO/ FINALMENTE JAZZ: PAOLO FRESU E OMAR SOSA. UN PONTE FRA CUBA E MEDITERRANEO

Post n°33612 pubblicato il 13 Luglio 2025 da forddisseche

VICO/ FINALMENTE JAZZ: PAOLO FRESU E OMAR SOSA. UN PONTE FRA CUBA E MEDITERRANEO                                                        

E’ veramente il caso di dire, anzi gridare, finalmente Jazz!  Per chi si è nutrito di Radio Libere il grido è ancora più forte. Un vero e raro concerto di buona musica a Vico del Garganocon il duo Paolo Fresu, Omar Sosa. Chi sono questi due grandi portati da FestambienteSudche suoneranno al Convento dei Cappuccini la sera di martedì 29 luglio. FRESU nasce a Berchidda nel 1961, un paesino di duemilae600 anime, a metà strada fra Sassari e Olbia. Da ragazzo inizia a studiare musica quando aveva solo 11 anni,  si trasferisce a Sassari. si iscrive presso il Conservatorio di Luigi Canepa ed è in questa occasione che avrà modo di sperimentarsi con il jazz nella sua Berchidda, dove dal 1988 si tiene un festival unico nel suo genere, “Time in Jazz”. Dice: “ La tromba è la mia voce con cui parlo da sempre a chi viene ad ascoltarmi.

Ci soffi dentro e si apre un mondo. Avevo 22 anni quando Chet Baker mi sentì durante una prova e disse che il mio Monk era OK. Accadde al Festival Jazz di Sanremo. Appena arrivato scoprii con grande emozione che il giorno dopo suonava anche Chet. Dopo le prove stavo rimettendo la tromba nella custodia quando dalla penombra della platea vidi un uomo avanzare, lentamente. Veniva verso di me e solo quando fu sotto il riflettore capii che era lui, Chet Baker.

Cominciai a tremare come una foglia e lui in un italiano neanche troppo maccheronico mi disse: Round Midgnight lo hai fatto proprio come Monk. Bravo! “ Da quarant’anni la sua tromba loquace, unica, romantica e struggente. L’ultimo lavoro si ascolta in tre cd,“Legacy” (TukRecords) che non possono mancare nelle mani degli appassionati Jazz. Paolo continua:”Qui a Berchidda, grazie alla musica, è germogliata la pianta della cultura. E cultura significa fare qualcosa che attraverso l’arte arricchisce e rimodella un territorio personale e collettivo». Nel libretto che accompagna i cdFresu ricorda che sono 40 anni con il Quintet, 20 con il Devil Quartet e 22 anni quelli ben spesi in duo con il pianista e compositore americano Uri Caine, con il quale nel novembre 2014, si sono esibiti in concerto nel tempio della lirica, alla Scala di Milano.  

Omar SOSA, nato a Cuba, ha cominciato a studiare musica a otto anni al conservatorio della sua città, dove ha ricevuto una formazione accademica in composizione, armonia e strumentazione. Molto presto ha iniziato a suonare nei contesti più vari, scoprendo il jazz, il pop, il funk, oltre alla musica cubana tradizionale. Ma il genere che lo affascina maggiormente è il jazz: sente che è più di una musica, una vera filosofia di vita, una scuola di libertà. Nel 1993 emigra in Ecuador e nel 1995 si trasferisce in California, ma trascorre molto tempo in Europa.

Si afferma come leader del jazz ibrido, aperto ai ritmi latini e afro-americani di tutto il Nuovo Mondo, ma anche a quelli dell’Africa del Nord, ai canti berberi e al rap. È considerato un simbolo dello scambio artistico universale, un poliglotta musicale che unisce i continenti, tra utopia e realtà.

29 luglio, ore 21.00, Convento dei Cappuccini.

 michele angelicchio

 

 
 
 

AQP: “LAVORI PER MIGLIORARE IL SERVIZIO. POSSIBILI DISAGI NELLE ISOLE TREMITI 13 Luglio 2025

Post n°33611 pubblicato il 13 Luglio 2025 da forddisseche

AQP: “LAVORI PER MIGLIORARE IL SERVIZIO. POSSIBILI DISAGI NELLE ISOLE TREMITI

Tecnici al lavoro per consentire il ripristino del normale servizio.

A causa di alcuni inconvenienti col rifornimento idrico delle Isole Tremiti mediante navi cisterne, potranno essere avvertite riduzioni nella pressione nelle Isole Tremiti tra le ore 9:30 e le ore 14:00 del giorno 13 luglio 2025. I disagi potrebbero essere avvertiti soprattutto negli stabili ubicati sull’isola di San Nicola e San Domino, sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Il servizio riprenderà gradualmente a partire dalle 14.00 del giorno 13 luglio2025.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni:

•              numero verde 800.735.735

•              www.aqp.it(sezione “Che acqua fa? Lavori sulla rete”)

•              Twitter, account @AcquedottoP

Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter “myaqpaggiorna”.

 

 
 
 

VIESTE SALUTA MARIO RAGNO, CAVALIERE DEL DONO E DELLA PASSIONE CIVILE 13 Luglio 2025 Con la scomparsa di Mario Ragno, Vieste p

Post n°33610 pubblicato il 13 Luglio 2025 da forddisseche

VIESTE SALUTA MARIO RAGNO, CAVALIERE DEL DONO E DELLA PASSIONE CIVILE

Con la scomparsa di Mario Ragno, Vieste perde molto più di un uomo: perde una voce, un motore, un riferimento instancabile. Insegnante appassionato, ma soprattutto animatore culturale a tutto tondo, Mario ha attraversato oltre mezzo secolo di storia cittadina lasciando tracce profonde in ogni ambito: musica, scuola, sport, volontariato, spettacolo, radio, impegno sociale.

Fin dagli anni Sessanta, nulla accadeva a Vieste senza che Mario ci mettesse lo zampino. Dai concerti dei grandi artisti alla Marina Piccola, alle serate danzanti, dalle partite di calcio agli eventi scolastici, era ovunque, con entusiasmo, competenza e passione.

Ma il suo vero capolavoro è stato la creazione del Gruppo Donatori Sangue di Vieste, un’opera divenuta modello a livello nazionale ed europeo. Grazie al suo impegno costante, Vieste ha raggiunto numeri da record per sacche di sangue donate, guadagnandosi un primato europeo in proporzione alla popolazione.

Un impegno che è valso a Mario l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferita dal Presidente Sergio Mattarella. Un riconoscimento meritato, figlio di una vita spesa con spirito di altruismo e dedizione totale al bene comune.

E poi c’era Mario in radio, uno dei fondatori: ammaliante, ironico, affascinante narratore. Con le sue trasmissioni e sceneggiati, faceva rivivere le pagine più belle della storia viestana, portando cultura e sorriso nelle case.

Con Mario Ragno se ne va un pezzo autentico di Vieste. Ma restano le sue opere, la sua voce e soprattutto il suo esempio: contagioso, generoso, irripetibile.

Domani, 14 luglio, alle ore 11:30, i funerali nella chiesa di Santa Maria delle Grazie.

 

 
 
 

VIESTE – Ci ha lasciati Mario Ragno, il suo “cuore” ha cessato di battere all’alba di oggi Il Lug 13, 2025

Post n°33609 pubblicato il 13 Luglio 2025 da forddisseche

VIESTE – Ci ha lasciati Mario Ragno, il suo “cuore” ha cessato di battere all’alba di oggi
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Se n’è andato, in punta di piedi, di primo mattino. Come piaceva a lui, all’alba, nelle passeggiate sul lungomare Mattei, aspettando l’inizio del nuovo giorno, immergendosi nella bellezza della sua amata Vieste.

Così, in questa domenica di luglio, all’età di 83 anni, ci ha lasciati Mario Ragno, cittadino illustre di Vieste, da tutti, ma veramente tutti, conosciuto ed apprezzato. Era ricoverato da qualche giorno, per la seconda volta nel giro di poco tempo, nell’ospedale di Padre Pio, a San Giovanni Rotondo. Sembrava essersi ripreso, dopo il primo ricovero. Ma così non è stato, purtroppo. E questa mattina, 13 luglio 2025, intorno alle ore 6:00, il suo cuore ha smesso di battere. Già, il cuore. Quel cuore che lo rappresentava, essendo il “logo” del gruppo donatori di sangue “Fratres”, che lo ha visto tra i fondatori e presidente per gran parte della sua vita.

Mario Ragno era un uomo speciale. Era uno che vedeva oltre. Sempre avanti nelle idee e nelle azioni. Ha speso la sua vita per Vieste, che amava in modo smisurato. Quante iniziative ha proposto e realizzato: nella scuola, nella politica, nello sport, nel divertimento. Ma, soprattutto, nel sociale. Mario era uomo del popolo. Si prodigava per tutti. Lo ha fatto fino all’ultimo, anche quando il peso degli anni si faceva sentire, ma lui, pare, non se ne accorgesse.

Vieste perde un grande uomo, un cittadino esemplare, un padre e marito meraviglioso. Destino ha voluto che morisse poche ore dopo Giovanni Starace, altro cittadino esemplare, con il quale ha condiviso diversi percorsi, sempre finalizzati al bene comune.

Mancherà a tutti, Mario. Mancherà il suo sorriso e il suo saluto. Ma mancherà, soprattutto, la sua capacità di servire il popolo, che tanto ha amato.

Alla moglie, Matilde Ascoli, ai figli, Tommaso e Vincenzo, e a tutti i parenti, giungano le sentite condoglianze della redazione di Garganotv.

I funerali di Mario Ragno, si svolgeranno domani, 14 luglio 2025, alle ore 11:30, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie.

 

 
 
 

VIESTE – Lunedì mattina i funerali del prof. Starace, annullati i concerti di stasera e domani Il Lug 12, 2025

Post n°33608 pubblicato il 12 Luglio 2025 da forddisseche

VIESTE – Lunedì mattina i funerali del prof. Starace, annullati i concerti di stasera e domani
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I funerali del prof. Giovanni Starace, deceduto improvvisamente questa mattina, avranno luogo lunedì, 14 luglio 2025, con inizio alle ore 10:00, nella chiesa parrocchiale di Gesù Buon Pastore.
Intanto, l’organizzazione del “Festival Cristalda e Pizzomunno”, nello stringersi al dolore per l’ improvvisa perdita che ha colpito l’Amministrazione Comunale di Vieste, nella persona dell’assessora, Graziamaria Starace, in senso di rispetto e vicinanza verso la famiglia, in accordo con tutta l’Amministrazione Comunale, ha deciso di annullare i concerti in programma per questa sera, sabato, e domani, domenica. Le nuove date saranno comunicate nei prossimi giorni.

 

 
 
 

L’ANIMA DEL MATTEI: IL PRESIDE CHE FECE DELLA SCUOLA LA SUA CASA. CI HA LASCIATO NINO STARACE 12 Luglio 2025

Post n°33607 pubblicato il 12 Luglio 2025 da forddisseche

L’ANIMA DEL MATTEI: IL PRESIDE CHE FECE DELLA SCUOLA LA SUA CASA. CI HA LASCIATO NINO STARACE

In quattro lustri ha fatto della “Dirigenza Scolastica” un’arte. Nessuno, meglio di lui nella storia di Vieste. E questo va sottolineato. Nessuno, meglio di lui, ha saputo, e sapeva, avventurarsi nei meandri tortuosi e scoscesi dello Stato e del Parastato.

Refrattario al branco, allergico alla cosca, apparentemente al di fuori, e al di sopra, delle parti. Se talvolta ha fatto il passo più lungo della gamba, l’ha sempre fatto per il bene dei suoi diecimila o forse, centomila figli che sono passati dal “suo” Istituto.

Tutta una vita. Tutta la sua vita. Tutto calcolava tutto prevedeva, e a tutto provvedeva. Niente di quel che diceva, o non diceva, dicevano, o non dicevono, i suoi fedelissimi, era ovvio e casuale. Molto spesso i suoi silenzi erano altrettanti eloquenti delle sue parole, pronunciate sottovoce, come in confessionale, più per diffidare che per assolvere, per ammonire che benedire.

Monsignore di curia l’ha definito un suo ex collega di seminario, e non a torto, perchè aveva la stoffa del grande prelato, dell’eminenza candidata al soglio. E quando stava per diventarlo è inciampato in un amico che somigliava a un’antica moneta romana, mentre lui era un buono del tesoro (quelli, però, che non si svalutano). Sarebbe diventato un grande podestà e sicuramente un grande mecenate. “Preside” per antonomasia. “Il Preside Starace”.

 Qualunque cosa ha fatta – e ne ha fatte  – qualunque cosa diceva – ma ultimamente, non ne ha dette molte – metteva a rumore stampa e “Palazzo”. La fede non gli mancava, né gli mancavano i “miracoli”. Guardate l’Istituto Alberghiero di Stato “Enrico Mattei”.

Grazie Preside. Grazie Nino…..

Un abbraccio a Liviana, a Grazia Maria, Giuseppe e Beatrice e alla famiglia.

n.

I funerali saranno celebrati lunedì 14 luglio alle ore 10 presso la chiesa Gesù Buon Pastore.

 

 
 
 

Goletta Verde, inquinata spiaggia di Lama Monachile a Polignano. Unica criticità su 29 punti monitorati Nel Foggiano riflettori

Post n°33606 pubblicato il 12 Luglio 2025 da forddisseche

Goletta Verde, inquinata spiaggia di Lama Monachile a Polignano. Unica criticità su 29 punti monitoratiNel Foggiano riflettori su tre località, tutte ok: si tratta di Calenella a Peschici, Casette dei Pescatori a Mattinata e il mare vicino la foce del canale Schiapparo, a San Nicandro Garganico

 
 
 

VIESTE – “Un gelato per la Pace”, le gelaterie Maggiore e Negrini a sostegno del popolo di Gaza Il Lug 12, 2025

Post n°33605 pubblicato il 12 Luglio 2025 da forddisseche

VIESTE – “Un gelato per la Pace”, le gelaterie Maggiore e Negrini a sostegno del popolo di Gaza
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Sabato 19 luglio, nella gelateria Artigianale Maggiore e nella Gelateria Artigianale Negrini e in contemporanea in moltissime gelaterie del territorio nazionale, sarà possibile gustare un gelato solidale il cui ricavato sarà devoluto a favore della popolazione civile palestinese, provata da mesi di bombardamenti, fame, carestia, emergenze sanitarie e umanitarie.
“È un piccolo gesto” – dichiarano gli organizzatori – “ma profondamente umano. Non vogliamo entrare nel merito delle questioni geopolitiche né giudicare. Le guerre sono una sconfitta per tutti: dietro ogni numero ci sono bambini, madri, padri, vite spezzate. Questa è una mobilitazione civile, per chi oggi ha perso tutto e ha urgente bisogno di cure, cibo e dignità.”
Il ricavato sarà devoluto a Medici Senza Frontiere, organizzazione indipendente impegnata ogni giorno nel fornire assistenza medica nei contesti più critici del conflitto. “La popolazione a Gaza sta lottando per la sopravvivenza contro violenza, fame, sete e mancanza di cure. Quei pochissimi aiuti che entrano non sono neanche lontanamente sufficienti a coprire i bisogni di quasi 2 milioni di persone.” – dichiara la Onlus – “I bombardamenti continuano di giorno e di notte su tutta la Striscia, persino durante la distribuzione di cibo. Nell’ospedale Nasser i pazienti feriti sono così tanti che il personale medico ha iniziato a donare il proprio sangue in mancanza di scorte. Nella clinica a Gaza City assistiamo circa 400 pazienti al giorno, tra cui sempre più bambini, donne incinte e in allattamento gravemente malnutriti. I nostri team si trovano a dover fare una scelta per ammettere solo i pazienti più urgenti perché le scorte non bastano per tutti. Non c’è più tempo!”
Il gusto scelto per rappresentare l’iniziativa, che verrà declinato in gelato, sarà l’anguria, frutto che negli anni è diventato un simbolo silenzioso di resistenza e speranza per il popolo palestinese. I suoi colori – rosso, verde, bianco e nero – richiamano quelli della bandiera palestinese, la cui esposizione è stata vietata in molte circostanze.
Per questo, l’anguria è comparsa in manifesti, murales e contenuti digitali, trasformandosi in un simbolo potente, pacifico e immediatamente riconoscibile.
Per coordinare l’iniziativa è stato attivato il portale ufficiale: www.ungelatoperlapace.it Dove i clienti possono consultare la mappa aggiornata delle gelaterie aderenti e trovare tutte le informazioni utili per contribuire.
“Un Gelato per la Pace” è una campagna libera da bandiere e schieramenti, è un gesto di responsabilità civile, di umanità. È un modo per dire, insieme: ci siamo anche noi. Per chi soffre, per chi è rimasto senza voce, per chi ha bisogno adesso.
E così sabato 19 luglio, nelle gelaterie Artigianali Maggiore e Negrini, sarà disponibile il gusto speciale all’anguria: il ricavato e le eventuali donazioni libere saranno interamente devoluti a sostegno dell’iniziativa promossa da Medici Senza Frontiere.

 

 
 
 

ATLETICO GARGANO – “Un progetto ambizioso e vincente per salvare il calcio dilettantistico locale” Ultimo aggiornamento Lug 11,

Post n°33604 pubblicato il 11 Luglio 2025 da forddisseche

ATLETICO GARGANO – “Un progetto ambizioso e vincente per salvare il calcio dilettantistico locale”
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COMUNICATO UFFFICIALE

“L’ASD Atletico Gargano, nel respingere fermamente accuse, e soprattutto, falsità, artatamente messe in giro da personaggi che nel calcio dilettantistico locale (e, purtroppo, non solo in tale settore) hanno creato solo danni, non intende dar vita ad alcuna polemica, né prestare il fianco ad insinuazioni che lasciano il tempo che trovano.
La “fusione” tra le due società è nata per il solo scopo di dar vita ad un progetto ambizioso (risultato vincente) al fine di salvare il calcio dilettantistico nelle due realtà territoriali. E’ stata privilegiata,di comune accordo tra le due parti interessate, la scelta della “matricola” dell’Atletico Peschici, per il solo fatto che la stessa risultava “pulita”, non avendo a suo carico situazioni debitorie, al contrario dell’Atletico Vieste, fortemente indebitato.
In tale contesto, va anche precisato che, per quanto riguardo l’uso, nello scorso campionato, del campo sportivo “Riccardo Spina” di Vieste, la società ASD Atletico Gargano ha onorato tutti i pagamenti, per cui nulla può essere contestato alla società medesima. E’ doveroso chiarire, inoltre, che da parte dell’ASD Atletico Gargano non vi è alcuna intenzione di gestire il campo sportivo “Riccardo Spina”, che è bene ritorni in mano pubblica per evitare speculazioni di tipo privatistico. Come pure, deve apparire chiaro che non vi è alcuna intenzione, da parte dell’ASD Atletico Gargano, di far scomparire l’Atletico Vieste o acquisire il settore giovanile. Si tratta di pure maldicenze, come tante altre.
Va detto che per il prossimo campionato, l’ASD Atletico Gargano avrebbe voluto presentare, oltre alla prima squadra, anche la Juniores, ma per quest’ultima pare che l’Atletico Vieste abbia deciso di formarla.
Si ribadisce che il progetto di fusione, che ha ricevuto il consenso della stragrande maggioranza di tifosi di Vieste e Peschici (e lo ha dimostrato lo stadio sempre affollato durante il campionato scorso) è stato salutato con immenso favore dalle Amministrazioni di Vieste e Peschici, con le quali rimangono saldi i rapporti di grande amicizia e rispetto.
Spiace leggere talune considerazioni negative, frutto, probabilmente, di residue frustrazioni personali, di fronte ad una vincente pianificazione sportiva tra due importanti realtà del Gargano, finalizzata, esclusivamente, alla valorizzazione di giovani talenti locali e, soprattutto, all’esaltazione di un territorio che, oggi più che mai, ha bisogno di rimanere unito di fronte a sfide di ogni genere”.
IL PRESIDENTE E TUTTO IL DIRETTIVO

 

 
 
 

VIESTE – “Nella mente del Maestro”, Salvador Dalì in mostra nella Community Library Ultimo aggiornamento Lug 10, 2025

Post n°33603 pubblicato il 10 Luglio 2025 da forddisseche

VIESTE – “Nella mente del Maestro”, Salvador Dalì in mostra nella Community Library
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Nella sede della COMMUNITY LIBRARY di Vieste in esposizione circa settanta opere dell’esponente del surrealismo, dal 11 luglio al 31 agosto 2025.
Un viaggio tra arte e psiche, “Nella mente del Maestro”,è ciò che propone la mostra dedicata a Salvador Dalí che verrà inaugurata a Vieste, nella sede della COMMUNITY LIBRARY, in programma dal 11 luglio al 31 agosto 2025 e dedicata, appunto, a Psiche.
La mostra, organizzata dal Comune di Vieste in collaborazione con Giuseppe Benvenuto, curatore dell’esposizione, propone una selezione di circa sessanta opere, più materiale espositivo che arricchisce e completa il percorso museografico, tutto proveniente dalla collezione Dalí Universe.
Tra le opere presenti sculture museali, acquerelli, litografie, acqueforti e fotografie nonché materiale espositivo come copertine di magazine d’epoca e poster autografati da Salvador Dalí, che arricchiscono e completano l’esposizione per meglio testimoniare e far comprendere, ai visitatori, lo stretto legame tra il metodo surrealista – di cui Dalí è stato uno dei principali esponenti – e la rivoluzione psicanalitica.
Di particolare rilievo, gli originali della serie “Tarot”, opere uniche in tecnica mista (collage, gouache, acquerello), alcuni classici dell’iconografia dell’artista come l’orologio molle della “Danza del Tempo III” o “La Lumaca e l’Angelo”, opera profondamente legata a Sigmund Freud, spesso raffigurato anche in modo esplicito, come nell’acquaforte “Psicoanalisi: Freud”, prova d’autore firmata a mano, di cui verrà esposta anche la lastra originale.
Questa mostra completa idealmente un trittico di mostre d’arte che segna il calendario culturale 2025 della città di Vieste. Dopo Steve McCurry e Jeff Koons, la presenza di Salvador Dalí rappresenta un ulteriore tassello nel rafforzamento dell’identità culturale della città di Vieste, dove la “bellezza dialoga con l’immaginazione”.
«Con Dalí chiudiamo un cerchio che è in realtà una spirale: ogni mostra ha spostato più in alto il baricentro del nostro pensiero culturale. Dopo l’umanità sospesa di McCurry e l’ironia riflessiva di Koons, entriamo nella “Mente del Maestro” del surrealismo, dove l’arte è una porta verso l’inconscio collettivo» ha dichiarato Graziamaria Starace, curatrice della programmazione culturale del Comune. «La cultura è infrastruttura: apre strade, crea economie, ma soprattutto rafforza la coscienza collettiva. E la Community Library è il nostro presidio permanente, un luogo che non conserva, ma genera futuro».
«Questa mostra, come le altre, rappresenta una dichiarazione politica – commenta il Sindaco Giuseppe Nobiletti– Vieste sceglie di essere “mente” piuttosto che una semplice “meta”.
Costruire una comunità consapevole, attrarre turismo attraverso contenuti profondi, far dialogare le nostre piazze con le grandi visioni del mondo – questo è il cuore del progetto che portiamo avanti».
L’ inaugurazione sarà presso la Community Library di Vieste, venerdì 11 Luglio 2025, ore 19:00, alla presenza del Sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti e dell’Assessore alla Cultura Graziamaria Starace.
Dall’11 LUGLIO al 31 AGOSTO 2025
Orari e giorni di apertura
– Dal martedì alla domenica, ore 18.30-23.30
Costo del biglietto:
– Intero: euro 8,00
– Ridotto: euro 5,00 (residenti, over 65, under 18, studenti universitari, gruppi minimo di 10 persone)
– Gratuito: bambini fino ai 6 anni non compiuti, disabili con accompagnatore, guide turistiche nell’esercizio della propria attività professionale, giornalisti.

 

 
 
 

VIESTE – Presentata la 9^ edizione de “La Settimana dell’Olio” Il Lug 10, 2025

Post n°33602 pubblicato il 10 Luglio 2025 da forddisseche

VIESTE – Presentata la 9^ edizione de “La Settimana dell’Olio”
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Un’esperienza ancora più ricca e coinvolgente attende gli appassionati dell’oro verde con la 9^ edizione de “La Settimana dell’Olio”, un viaggio immersivo nel mondo dell’olio extra vergine d’oliva in programma dal 24 al 28 agosto 2025 a Vieste, sul Gargano.
L’evento – organizzato dal Comune di Vieste con il contributo della Regione Puglia e con il patrocinio di Provincia di Foggia, GAL Gargano, Slow Food Gargano – è stato presentato giovedì 10 luglio nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana a Foggia.
La cinque giorni prevede un’ampia varietà di appuntamenti che condurranno appassionati e curiosi alla scoperta dell’extra vergine con workshop, degustazioni, assaggi guidati, laboratori, show cooking, incontri a tema, concerti e mercatini. A fare da sfondo agli incontri saranno, come sempre, luoghi suggestivi come uliveti secolari, trabucchi, agriturismi immersi nella natura e terrazze sul mare di Vieste.
«La Settimana dell’Olio è un evento che punta a far crescere i produttori ma anche a diffondere la cultura dell’olio tra i consumatori. È un festival gastronomico che mette al centro l’olio extravergine di oliva, al quale si legano altri alimenti identitari della tradizione gastronomica pugliese, nazionale e da quest’anno anche internazionale», ha affermato la direttrice organizzativa dell’evento Sabrina Pupillo, che ha illustrato il programma e le novità della 9^ edizione caratterizzata dall’apertura ai Paesi Baltici. I giornalisti gastronomici lituani, Paulius Jurkevicius e Jurgita Jurkevicione saranno protagonisti, nella giornata del 27 agosto, di un incontro dedicato all’analisi del mercato, della comunicazione e delle opportunità dell’extra vergine di oliva nei Paesi Baltici, e di uno show cooking (a cura dell’associazione Cuochi Gargano e Capitanata) che prevede l’abbinamento di piatti lituani e oli extra vergini di oliva del Gargano.
Tra le new entry dell’edizione 2025 ci sono la giornalista del Gambero Rosso Mara Nocilla che guiderà l’assaggio dei sottoli pugliesi con “Il boccaccio: l’E.V.O. nel barattolo”; il rinomato pizzaiolo Diego Vitagliano che insieme a Luciano Pignataro sarà protagonista del riuscitissimo format “Pizza in Piazza” (in collaborazione con l’associazione Pizzaioli Garganici); l’appassionato esperto di panificazione Francesco Arena che, insieme ad Antonio Cera, parlerà di “Pane e Olio”; il medico ed epidemiologo Franco Berrino che terrà un talk dal titolo “Alimentare il benessere: l’extra vergine alleato della salute” (in collaborazione con il Consorzio Unico Eccellenze Daune); la prof.ssa dell’Università degli Studi di Bari Antonia Tamborrino che guiderà la visita al frantoio dell’Oleificio San Luca per far capire “Come nasce un extra vergine”.
È confermata la presenza di ospiti importanti e affezionati all’evento come Giuseppe Cupertino (presidente della Fondazione Italiana Sommelier Puglia e Sommelier dell’olio), Nicolangelo Marsicani (olivicoltore e frantoiano dalla grande esperienza), Nerina Di Nunzio (esperta di enogastronomia e crescita personale) e Antonio Cera (panificatore e ideatore di Grani Futuri).
«La Settimana dell’Olio vuole lanciare un messaggio molto chiaro: l’olio extra vergine d’oliva non è un semplice condimento, ma un alimento centrale nella nostra dieta mediterranea, che consumiamo ogni giorno e che incide sulla nostra salute. Per questo è fondamentale imparare a scegliere la qualità, andando oltre il prezzo. Chiediamoci sempre perché un olio costa meno rispetto a un altro: dietro ci sono differenze legate al processo produttivo, alla qualità delle olive, al rispetto del territorio e al lavoro delle nostre aziende», ha sottolineato Gaetano Paglialonga, Assessore ai Grandi Eventi e all’Agricoltura del Comune di Vieste, che ha aggiunto: «Quest’anno abbiamo fatto un ulteriore passo avanti: abbiamo internazionalizzato l’evento, accogliendo giornalisti esteri e importanti profili del mondo food, perché crediamo che il nostro olio, le storie di chi lo produce, meritino di essere raccontate anche fuori dai confini nazionali. Lavoriamo per far crescere la cultura dell’olio e per dare ai nostri produttori opportunità concrete, valorizzando un prodotto che è parte della nostra identità e del futuro del nostro territorio».
Tanti gli incontri in programma che prevedono l’abbinamento con l’oro verde. Oltre ai classici con il cibo, il pane e la pizza, ci saranno: “Pesca e Olio”, l’esperienza di pesca dal Trabucco di Santa Croce con la degustazione guidata di oli EVO (in collaborazione con l’associazione La rinascita del Trabucco); “Mixoilogy”, la masterclass di cocktail all’extra vergine con Riccardo Santovito di Gargano Dry Gin; “Benessere e Olio”, meditazione di consapevolezza mindfulness tra gli uliveti secolari con Nerina Di Nunzio.
Immancabile il collaudato format “A tu per tu con il produttore”, che quest’anno prevede due incontri con le aziende, Olio Intini e De Carlo, e uno con la Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti (FIOI) e il suo presidente Filippo Legnaioli.
Non mancherà l’appuntamento dedicato ai più piccoli, introdotto con successo lo scorso anno, che questa volta metterà a confronto la bruschetta e la merendina con il laboratorio a cura dell’Associazione Pandolea Donne dell’Olio e con la presenza della presidente del Consorzio Olio di Puglia IGP Maria Francesca Di Martino, insignita dal Ministero del titolo di “Maestro dell’Arte Olivicola Italiana”. E poi il concerto di musica classica tra gli ulivi e la passeggiata tra gli ulivi secolari Presidio Slow Food che sarà guidata dal dottore forestale Giovanni Russo.
Tra gli assaggi guidati la novità sarà la “Tasting experience” (a cura dell’associazione Oleum) con i vincitori del concorso Mignola d’Oro Gargano Extra Virgin Olive Oil Awards. Interessante anche il “Progetto Biodiversità: Kefir di mandorla & Olio” in collaborazione con la Fondazione ITS Agroalimentare Puglia.
A chiudere la 9^ edizione sarà il Talk “La Settimana dell’Olio e Mignola d’Oro: percorsi virtuosi dei produttori garganici” che vedrà l’intervento della senatrice Gisella Naturale.
Tutte le sere la piazza di Marina Piccola ospiterà il Mercatino dei produttori, una vetrina esclusiva delle eccellenze olearie del Gargano, accompagnato dalla presenza di live band.
La partecipazione a tutti gli appuntamenti è ad ingresso libero, ma i posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni, visitare il sito www.settimanadellolio.it.
Partner dell’evento sono Fondazione Grani Futuri, Associazione La Rinascita dei Trabucchi Storici, Associazione Cuochi di Gargano e Capitanata, Oleum Associazione Professionale Internazionale Assaggiatori Olio di oliva, Associazione Pizzaioli Garganici, Gargano Dry Gin, Associazione Pandolea, Unici Eccellenze Daune.
Media partner della 9^ edizione de “La Settimana dell’Olio” è FoodConfidential. Sponsor tecnici dell’evento sono: Acqua Orsini, Tesori d’Apulia e Cianfano.

 

 
 
 
 
 

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